4 Milioni della Regione per 4 Porti turistici

Un’immagine dall’altodel porto di Pantelleria com’è. Un antico molo romano è visibile semisoffolto in mezzo al porto e – allo stato attuale – costituisce anche pericolo…

Arrivano dalla Regione i fondi per i porti turistici in Sicilia. Qualcuno dirà “finalmente”, se èvero che il turismo naitico viene definito come “la porta d’ingresso del turismo” e trattasi di ospiti ben qualificati… Oltre 4 milioni di euro sono stati stanziati per mettere in sicurezza i porti di 4 Comuni dell’Isola, tre dei quali giacciono nel “surriscaldato” alveo dei famosi arcipelaghi che circondano l’Isola.

Sono piovute, anche quest’estate, le polemiche per i disservizi nei trasporti marittimi, soprattutto verso le “Sette ninfee eoliane”, mentre per il mini scalo aeroportuale da realizzare a Lipari, che doppierebbe quelli di Pantelleria e Lampedusa – isola piccolissima in cui l’aeroporto non nuoce certo, anzi neppure si avverte – tutto tace da anni nel ricordo di vecchi dinieghi. Ma ai no ponte e ai no tav (spesso paradossalmente del luogo) si affiancano certo anche i no airport: è l’animo “no progress” che serpeggia e ama – comunque – essere, prima o poi, anche sconfitto. La debacle arriva…

Lo stanziamento è stato adesso deciso dal governo Musumeci, che ha rimodulato le risorse del Fondo di sviluppo e coesione, inserite all’interno del Patto per il Sud, dando priorità a progetti cantierabili, con l’obiettivo di dare speditezza la spesa delle risorse.

“Sentiamo come un dovere – ha specificato il presidente Nello Musumeci – il potenziare le infrastrutturali portuali turistiche e commerciali siciliane, rendendole collegate adeguatamente con il sistema dei trasporti via terra. E’ una mini intermodalità che diviene sempre più un must anche per il settore turistico e coinvolge gommato, ferrovie e, ovviamente, trattandosi del cuore del Mediterraneo, le vie aeree…”

La ristrutturazione programmata al momento è indirizzata a quattro strutture, delle quali tre nelle isole minori, i cui progetti esecutivi sono già pronti o di imminente consegna.

A Pantelleria, con 2 milioni di euro, si interverrà “sul muro paraonde e sul ripristino della fruibilità dell’area della diga foranea e del dente di attracco”.

A Santa Marina Salina, il previsto stanziamento di 1,3 milioni di euro prevede il “consolidamento del molo commerciale. Basteranno 140 mila euro, invece, per il completamento della la banchina commerciale di Lampedusa, dove, però, il sindaco Totò Martello prevede altri più grandi interventi…

“Grande impegno – ha precisato l’assessore all’Economia Gaetano Armao – si assume la Regione per le infrastrutture portuali delle Isole minori, il cui rilancio è assolutamente utile al turismo, asse di sviluppo teso a rafforzare la qualità dell’offerta e la competitività del sistema Sicilia”.

Lo stanziamento di fondi Fsc è stato possibile, infatti, anche tramite l’intervento dell’assessorato all’Economia che ha apprezzato e valutato la proposta di rimodulazione delle risorse approvata dalla Giunta regionale…

Il quarto intervento riguarda proprio la Sicilia: Nel Comune di Castelvetrano, terra dell’Olio e di inestimabili siti turistici in provincia di Trapani, è stato programmato il …potenziamento della struttura di Marinella di Selinunte. Si inizierà con il dragaggio dei fondali, il consolidamento delle opere strutturali esistenti, l’illuminazione e l’adeguamento dei pontili (1° stralcio). Sono a disposizione a disposizione 585mila euro.

“Attraverso questi interventi – come ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone di Trapani – il governo vuol dare la stura al rafforzamento della infrastrutturazione portuali della Sicilia, sia dal punto di vista commerciale che turistico”.

Si evidenzia come un grande fermento si noti da qualche tempo nella vasta area che coinvolge Selinunte con la valle dei Templi, l’antica cava da cui provengono le pietre – considerata un sito archeologico unico al mondo – con la vicina spiaggia di Marinella che mantiene caratteristiche di rusticità e persino gli odori di località balneari dimenticate. Anche la vicina Triscina, oggetto di scandalo per gli abusi edilizi, vuol rifarsi il look e ridarsi dignità di luogo di soggiorno e villeggiatura lungo spiagge che, per lunghissimi chilometri sono, al contrario, letteralmente selvagge. Un patrimonio da recuperare, insomma, in giro per tutta la Sicilia, che conserva angoli da scoprire (si pensi, fra tante, alla zona di Capo Passero) assolutamente incontaminati e certamente da valorizzare pur preservandoli.

Germano Scargiali 

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