570 mila i crocieristi nel 2018 tra Palermo, Trapani e Porto Empedocle

Palermo dai monti ad est (Santa Maria di Gesù) cresciuta da millenni nella Cionca d’Oro attorno al suo porto.

Pasqualino Monti, dopo il suo recente arrivo, aveva osservato che il Porto di Palermo lavora solo per una percentuale delle sue potenzialità, ma adesso si fa ottimista: “Se per l’Italia delle crociere – afferma il neo presidente dell’ dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale – l’aumento sarà del 7,30%, Palermo farà ancora meglio, cioè attorno al 16,28%”.

Non può dirsi una novità in assoluto: il porto palermitano fa, da tempo, parte dei “top ten” nazionali ed è fra i più gettonati in Mediterraneo in fatto di crociere. Per questo lo scorso anno nella la grande sala congressi di Villa Igiea è stata scelta per uno dei maggiori meeting internazionali del settore…

Non c’è dubbio, tuttavia, che, anche in questa materia, date le caratteristiche della città e del porto, posto presso il centro storico, con un’ansa – l’antica Cala – all’interno della storica “Città Murata”, ricca di tradizioni e vestigia, il Capoluogo della Sicilia, che resta una grande porta d’ingresso di tutto il turismo isolano (seconda solo a Messina, perché comprende Eolie e Taormina, ma è anche la via per l’Etna e Siracusa) può fare ancora di più…  Il vecchio etimo cittadino, Panormos (tutto porto, ormeggio), ha, del resto, un perdurante significato nella bontà del golfo, protetto dal maestrale.

Al recente “Seatrade Cruise Global”, che si è tenuto in Florida, la Cemar Agency Network di Genova ha diffuso le previsioni sul traffico crocieristico 2018, secondo cui l’Italia andrà incontro a una netta ripresa. Il presidente Sergio Senesi si è in particolare soffermato, durante la presentazione, sull’aumento del traffico crocieristico nei porti dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Palermo, Trapani e Porto Empedocle…

“Le previsioni di Cemar per il 2018 – ha spiegato da Fort Lauderdale il presidente dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti – ci danno grande soddisfazione. Indicano, infatti, 570.000 passeggeri nei nostri tre scali, di cui 534 mila solo a Palermo con un aumento di oltre il 16% rispetto allo scorso anno ‘quando i crocieristi sbarcati in città erano stati 459.229’ e quindi ben oltre la percentuale complessiva italiana che si assesta al +7,30%. Il nostro lavoro, avviato sei mesi fa con un’operazione di riqualificazione e pianificazione, ha corso tanto, fino ad arrivare alla fase di progettazione, partendo, non dimentichiamolo, da una situazione davvero sconfortante.

Tutti questi dati sono un incoraggiamento alle azioni portate avanti, all’impegno profuso, e un’iniezione di entusiasmo per proseguire la nostra marcia verso l’obiettivo di rendere i porti all’altezza dei rispettivi territori. Iniziando dalla prossima demolizione dei silos e dall’adeguamento del molo Vittorio Veneto a Palermo, fino alla realizzazione di un piccolo terminal a Trapani e alla riqualificazione della stazione marittima”.

Insomma buone premesse e promesse per il futuro dell’attività portuale fra Palermo, Termini, Trapani e Porto Empedocle. Certo molto dipenderà dalla bontà dell’inedito ordinamento da pochissimo in atto, della cui “efficienza” qualcuno – come di consueto – dubitava. Tuttavia, va osservato che il “sistema portuale” Palermo – Termini era andato avanti, già da più anni, senza scossoni e con visibile giovamento generale.

Germano Scargiali (rielaborato da comunicato ufficiale)

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