Bruxelles equipara fascismo e comunismo

Equiparati – lo ha deliberato Bruxelles – fascismo e communismo. Adesso neppure i simboli comunisti possono essere usati in pubblico. L’illustrazione che parla da sola è stata da noi trovata su da TPP News rivista online.

Vietato inneggiare a falce e martello e bandiera rossa così come andare in giro con la croce uncinata o la camicia nera. Ci ha pensato l’Europa, la legge è a una svolta…

Fascisti e comunisti giocavano a scopone, affermava una canzone italiana dell’anteguerra: non possono più farlo. Dovranno trovarsi altre due “insegne”, due nuove magliette per giocare e, forse, un altro mazzo di carte. Dovranno nascondersi, mentre giocano, chiusi nelle …segrete stanze. Guai a farlo al bar, in treno, alla taverna!

Tanto tuonò – può ben dirsi – che piovve: vietato “da un giorno “l’uso dei simboli del comunismo così come è vietato l’uso dei simboli del fascismo.

La data è da considerare storica. La drastica decisione – che definiamo …a sorpresa – è stata assunta avanti ieri, 19 ottobre 2019, a grande maggioranza dal Parlamento Europeo. Bruxelles ha bandito il Comunismo e i totalitarismi. Un momento di piena lucidità, dunque? Una bella eccezione, nell’azione di un “governo” alla continua ricerca di se stesso…

Carta da parati inneggiante il comunismo
Carta da parati inneggiante il comunismo. Vietata la vendita. Se volete tappezzarci il salotto cercatela al mercato nero.Ma, forse, vi sembrerà di inneggiare al fascismo…

E’ stata una delibera di condanna netta che sta alimentando già varie polemiche politiche in tutti i paesi del continente. Ma tant’è… Forse in UE hanno, finalmente, preso atto di ciò che si è trovato dietro il muro di Berlino e di quanto sia costato – in denari – prendersi carico della Germania Est – che versava in pieno dissesto economico – da parte di tutto l ’Occidente. Anche l’Italia ha contribuito con fondi e concessioni speciali. Perché la Germania di Bonn si rifiutava di caricarsi dell’onere intero… Le situazioni di ingiustizia sociale erano, peraltro, quelle di una caduta di senso civile, un autentico disastro…

Lo portavano pure al dito:(anello comunista).
Non potranno più  portarlo neppure al dito: (anello comunista).

Se ne sta parlando ben poco,ma la decisione ha coalizzato gran parte delle forze politiche rappresentate nell’Europarlamento, compresi i partiti italiani che, invece, alle 2 Camere di Roma si contrappongono su posizioni decisamente avverse.

Il Parlamento Europeo, infatti, ha adottato avanti ieri, 19 settembre la risoluzione 2019/2819 (RSP) con la quale ha espresso la propria totale condanna per “tutte le manifestazioni e la diffusione di ideologie totalitarie, come il nazismo e lo stalinismo, all’interno dell’Unione”.

Alla stesa maniera il Parlamento Ue, con la risoluzione “condanna il revisionismo storico e la glorificazione – si legge nella risoluzione – dei collaboratori nazisti in alcuni stati membri dell’UE. L’Europa di Bruxelles è molto preoccupata per la crescente accettazione di ideologie radicali e per i “rigurgiti” di fascismo, al razzismo, alla xenofobia e ad altre forme di intolleranza nell’Unione europea e si dice turbata dalle collusioni fra leader politici, partiti e forze dell’ordine con movimenti radicali, razzisti e xenofobi di varia denominazione politica in alcuni Stati membri. Invita, dunque, gli Stati membri a condannare con la massima fermezza tali accadimenti, in quanto “…compromettono i valori di pace, libertà e democrazia dell’Ue”.

Durissima la presa di posizione del Partito Comunista italiano guidato da Marco Rizzo che sulla propria pagina Facebook pubblica i nomi di tutti gli europarlamentari italiani di vari partiti che hanno votato tale risoluzione.

Significativo: “PD – LEGA – FDI hanno votato in blocco la risoluzione anticomunista”.

I comunisti italiani tuonano dalla propria pagina Fb condannando in modo particolare l’equiparazione del comunismo con la violenza ed il sangue provocato dai nazisti, ricordando l’intervento fondamentale dell’URSS nella sconfitta della Germania di Hitler per porre fine alla Seconda Guerra Mondiale…

Tale atteggiamento, però, è frutto di una errata e demagogica valutazione politica: i soldati rossi contribuirono alla sconfitta della Germania e dell’Italia al termine di una rivalità di natura politico militare. La Germania era accusata per le sue forti mire espansionistiche sul territorio e sul mondo…

E’ avvenuto con 535 voti a favore, 66 contro e 52 astenuti che Bruxelles ha approvato la mozione di condanna dell’uso dei simboli del comunismo, chiedendo la rimozione dei monumenti che celebrano la liberazione avvenuta ad opera dell’Armata Rossa ed equiparando il comunismo al nazifascismo.

Un’empia decisione per gli ultimi nostalgici della “falce e martello”, un’attesa e opportuna equiparazione per quanti si stupivano dei “due pesi e due misure” con cui venivano trattati i due fenomeni, indubbiamente forieri di errori delitti. Basti pensare alle deportazioni Siberia dei tempi d i Lenin e Stalin, ma non solo… Alle accuse di follia e conseguenti ricoveri in manicomio per i pensatori e gli artisti dissidenti…

Quanto i al conteggio dei torti e dei misfatti, invece, sarebbe certamente ora di “metterci sopra” la agognata “pietra tombale“…

Germano Scargiali

Nota. Non abbiamo notato che i Tg di stato abbiano ancora dato notizia di questo storico evento… Oppure la stanno dando così fugacemente tanto da non accorgercene. Prudenza, ci vuole, prudenza…

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