Noi fra il potere e le parole

Donald Trump da giovane con il padre. Significativo: gli mostra Manhattan con l’aria del tipico “…tutto questo un giorno sarà tuo.” Estroverso e aggressivo, con le parole, contro i suoi avversari, è “l’ideale” per prestare a propria volta il fianco ai suoi”detrattori. Essi hanno una riconoscibile, anche articolata, “fisionomia” Il tycoon – però – rilancia sempre a “tutta forza”. Lo prendiamo a simbolo del nostro discorso. E’ solo un esempio, certamente tipico: il nostro discorso è, però, generale…

Poche e semplici parole “a valle” dell’assoluzione piena di Trump. C’è ancora una giustizia in questo mondo, dunque…

Non c’è più dubbio che, dietro certe “crisi di rigetto“, la mano sia sempre la medesima!

Donald e Melania Trump: i "nemici veri"dipersonaggi del genere fannoleva sull'invidia sociele,sull'antipatia per il campioneesuiquellideologieche sottovalutanoil valore individuale perun incolto convettodell'eguaglianza...
Donald e Melania Trump, due fans – fra l’altro –  dell’Italia: i “nemici veri” di personaggi del genere fanno anche leva sull’invidia sociale, sull’antipatia ideologica per “il campione”. Tale idea preconcetta,  sottovaluta il valore individuale  a causa di un concetto dell’eguaglianza basato su una sostanziale incultura ed un ‘peccato’ di sotterranea superbia personale… (Donald e Melania sono una coppia felice, di quelle in cui la moglie non esita a fare la claque alle barzellette del marito, ma, all’occasione, …gliele canta. Come è avvenuto quando si è battuta a favore dei bambini …in gabbia e The Donald le ha…ubbidito).

Donald Trump, come altri grandi capi di stato, che potremmo definire ‘pur disinvoltamente’ similari, rappresenta visibilmente un tipo di potere politico, il quale, in forza del mandato popolare, prevalga su ogni altra “presenza” all’interno della realtà socio civile…

Non vorremmo esprimerci con un’iperbole. Ma chiamateli sovranisti o populisti, etichettateli come volete, anche senza premuravi di spiegare che cosa vogliate esattamente intendere, …sono ciò di cui stiamo parlando.

Come non accorgersi di quante volte “l’ostracismo” per certi “capi” politici nasconda questo oscuro intervento di un’opposizione non già “sana” e costruttiva, bensì torbida e fraudolenta? Capace persino di nascondersi dietro i paraventi di forme simili ad una socialdemocrazia a sfondo liberaleggiante?

Cambia la fisionomia dei “notabilati”, ma questo fenomeno è ovunque presente ed ormai evidente. Contro ogni governo che abbia …appena un’aria “decisionista” si oppongono forme politicamente “camaleontiche” dall’aria liberal democratica – senza precisi colori – destinate  chiaramente a …farlo fuori. In certi altri casi, intervengono “movimenti” destinati a “rompere il gioco”. Quello “sano” può anche essere quello dell’alternanza. Il “nemico” di tali malcelati poteri – certamente forti e …occhiuti – è “qualunque governo che …governi“.

E’ un fenomeno contemporaneo dall’aspetto preoccupante, perché il cosiddetto territorio e la società civile divengono – di fatto – la preda di questi organismi di fisionomia tumorale. E non c’è dubbio che tali fenomeni siano presenti, sia a livello nazionale, ma persino infra nazionale, ma certamente a livello “transnazionale” e, infine, tristemente totalizzante: globalista.

Contro tutto ciò si oppongono figure e “contro movimenti” la cui fisionomia non può non essere individuata, essere ignorata, essere snobbata e sottovalutata. E’ la sola speranza perché la sovranità popolare prenda corpo, abbia un senso, venga “in qualche modo” rappresentata. Fuori da troppo entusiastiche illusioni, intendiamoci. In questo mondo”, almeno fino ad oggi e nell’imminente, “si fa quel che si può“. Poi, forse,un giorno…

Non c’è dubbio – però – che la società umana, nel corso della storia …ci stia provando. E questo basti. Ma individuiamo chi …tiri al contrario!

Un governo che governi è la solaentità” atta a rappresentare la volontà popolare, quella che la democrazia considera da sempre il traguardo per eccellenza. Anzi, quella vera e propria Dea laica di cui tanto, in sostanza, oggi si parla, ma quasi sempre a sproposito. Letteralmente “a vanvera“, di certo con il “contributo” di chi lo fa in mala fede. Ma con un’imprecisione e un’ignoranza verso la politica, la sociologia e la stessa fede, motivate, addirittura, della poca conoscenza del valore degli “etimi“.

Come, infatti, battere i pugni sul tavolo, come tanto spesso avviene, ignorando le stesse basi del linguaggio e della comunicazione? Non saremo i primi a dire che la linguistica sia (sarebbe) la base di ogni conoscenza (della stessa filosofia)… E’ proprio ciò che avviene: in una “società evoluta” risulta certamente allarmante. E’ anche – per inciso – ciò che si cerca di giustificare, concedendo, quasi come una premialità consolatoria dei “nostri tempi”,quella forma degenere di libertà che consiste nel “relativismo etico“, il quale è esso stesso, sia una forma di ignoranza, sia una concausa perché questa si radicalizzi.

Chi può mai dubitare che, sul territorio, inteso come articolata realtà circostante, si configurino ovunque delle “presenze” che si “organizzano” sotto forma di “uno stato nello stato“? Mafie, massonerie, insediamenti allogeni, forze ‘centrifughe’ antireligiose… Vanno, forse, trattate – come qualcuno ‘pur vuole’ che accada – con un …cordiale “ben vengano“?

Germano Scargiali

 

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