Palermo, Ricordato il S.ten Sergio Barbadoro, fulgido esempio di patriottismo e abnegazione


“Signor Maggiore stia tranquillo che di qui non passeranno, farò io stesso il puntatore e con i miei soldati non molleremo” così disse il S. Ten. Barbadoro al Magg. Francesco Morelli che gli comunicava l’arrivo degli “Alleati”. 

E’ stato ricordato il 22 luglio scorso il s. Ten. Sergio Barbadoro che 80 anni fa sacrificò la propria vita per impedire l’ avanzata degli americani verso Palermo.

Il 22 luglio del 1943 a Portella della Paglia, tra Monreale e San Giuseppe Jato lungo la strada provinciale n.20 in direzione Palermo Barbadoro, insieme ad altri commilitoni, si appostarono armando un pezzo da 100/17 “Skoda” in un posto, tatticamente efficace e cercarono di sbarrare l’avanzata degli americani.  Grazie alla loro abilità riuscirono a colpire numerosi mezzi corazzati americani “Sherman”. Il loro fuoco di sbarramento riuscì a fermare per ben 9 ore l’avanzata della 2ª divisione corazzata statunitense.

Gli americani, guidati dal generale Patton consapevoli della loro superiorità in mezzi e uomini, pur se sbigottiti dal coraggio della squadra, fecero arrivare un potente cannone di assalto con il quale investirono il S. Tenente e la sua squadra. Barbadoro ed i suoi morirono così con la pistola in pugno fedeli al loro dovere di militari e patrioti.

Quell’atto eroico fu il coronamento di una vita che, pur se breve, si era compiuta all’insegna del coraggio e dell’amor patrio. Barbadoro, nato a Sesto Fiorentino, visse e studiò a Roma dove si iscrisse all’università. Scoppiata la guerra rifiutò da universitario il rinvio e si arruolò volontario il 17 marzo 1941. Assegnato al 27° Reggimento artiglieria pesante semovente, di stanza a Milano da soldato semplice, fu nominato prima caporale e poi sergente, il 17 giugno 1941. Operò a Bari, Durazzo e Firenze, dove ottenne l’ammissione al corso Auc (Allievi ufficiali di complemento) di Nocera Inferiore. Nominato sottotenente di artiglieria specialità divisione fanteria, fu assegnato al 13° Reggimento artiglieria da campagna «Granatieri di Sardegna» di Roma, dove prestò il suo primo servizio in veste di ufficiale. Oggi infatti in questa caserma, si trova una lapide a sua perenne memoria. Il 4 aprile del 1943 raggiunse il fronte in Sicilia dove fu comandato presso il deposito del 25° Reggimento artiglieria divisione fanteria «Assietta».

Nel frattempo il 10 luglio, dopo due mesi di infami bombardamenti da parte dei «liberatori» che di fatto stavano massacrando proprio i civili, le truppe angloamericane sbarcano in Sicilia. Assecondati in diverse occasioni da gruppi organizzati, in altri casi dovettero ingaggiare 12 giorni di battaglie. Alle prime luci dell’alba del 22 luglio gli Alleati stavano avanzando verso il capoluogo siciliano, ma su quella strada si imbatterono con il s. Ten. Barbadoro. Il resto è la storia di coraggio, sacrificio e patriottismo di questo italiano e dei suoi commilitoni.

Alla commemorazione di giorno 22 luglio 2023 erano presenti diverse associazioni d’arma tra cui l’Associazione Nazionale Fante Sezione di Palermo, l’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia e l’Associazione Nazionale Ufficiali d’Italia in Congedo, che hanno negli anni scorsi restaurato e completato il monumento commemorativo nel luogo del sacrificio e costituito il Circolo Barbadoro con sede a Palermo. Questa la motivazione della medaglia d’argento assegnata alla memoria di Barbadoro: “Comandato a sbarrare, con un pezzo, un passo di montagna all’avanzata di una colonna corazzata nemica, animava i suoi uomini trasfondendo in loro la sua fede. Durante l’impari combattimento durato nove ore e reso più aspro dalla mancanza di ostacoli anticarro, senza collegamenti e senza speranza di aiuto infliggeva gravi perdite all’avversario, aggiungendo nuova gloria alle gesta degli artiglieri italiani. Caduti o feriti i serventi continuava da solo a far fuoco sino a quando colpito a morte cadeva sul pezzo assolvendo eroicamente il compito affidatogli. Luminoso esempio di dedizione al dovere”. Portella della Paglia (Palermo) 22 luglio 1943″.

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