Pronto un decreto svuota carceri

Carceri in rivolta: hanno vinto i rivoltosi?

L’Italia si ricorda di essere il paese di Cesare Beccaria, nonno materno di Alessandro Manzoni, propugnatore a livello mondiale della redimibilità del reo e di pene non soltanto punitive. Ricordiamo il suo “Dei delitti e delle pene“.

Incrementare il numero dei braccialetti elettronici come uno degli strumenti per consentire al sistema delle carceri di reggere l’emergenza Coronavirus. Ecco ciò che starebbe valutando – a quanto si apprende – il Guardasigilli Alfonso Bonafede in vista del prossimo decreto del governo, previsto fra oggi e domani. Si punterebbe dunque a procedure velocizzate per i detenuti perché fruiscano, in tempi brevi e tenuto conto della buona condotta, dei braccialetti elettronici. Il provvedimento, opportuno in linea generale, assume l’aria di un ‘placet‘ nei confronti delle recenti sommosse: un precedente che potrebbe avere conseguenze non certo positive

Quella sui braccialetti è solo una delle norme di un “pacchetto” cui il ministro sta lavorando per permettere al sistema carcerario di reggere l’emergenza Coronavirus.

E’, invece, di ieri la notizia dell’immissione in servizio anticipata di oltre mille nuovi agenti di polizia penitenziaria, destinati agli istituti di tutta Italia. Questo è certamente un provvedimento più opportuno e meno intempestivo…

Aldo Brandini

(Da Roma)

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