Speciale 74esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – sabato 2 e domenica 3 settembre – DAILY#2

Nel fine settimana il Lido è affollato dagli USA rappresentati da George Cloney e dalla Francia da Guédiguian e Anna Fontaine, dall’Italia da Paolo Virzì, ma soprattutto dal coraggioso Samuel Maoz autore di un irriverente FOXTROT.

dal Lido di Venezia Luigi Noera con la gentile collaborazione di Marina Pavido – Foto per gentile concessione della Biennale.

Un fine settimana con tanti titoli attesi dall’Europa e dagli USA. Ma andiamo con ordine. Iniziamo dall’icona GEORGE CLOONEY

Left to right: Julianne Moore as Margaret and Matt Damon as Gardner in SUBURBICON, from Paramount Pictures and Black Bear Pictures.

con il suo SUBURBICON  scritto a sei mani insieme a fratelli Coen. Oltre al soggetto anche il cast è stellare con Matt Damon, Julianne Moore, Noah Jupe e Oscar Isaac. In una cittadina americana ideale l’arrivo di una famiglia di negri getta nello scompiglio la comunità e fa da sfondo ad un crimine efferato. Oltre allo stile dei Coen si ritrovano tanti riferimenti alla filmografia Hitchcokiana. Purtroppo a Matt Demon viene affidato il solito ruolo del cattivissimo. Il film vale il premio ai costumi.

SAMUEL MAOZ con FOXTROT (Israele, Germania, Francia, Svizzera, 113’) mette a nudo il tema universale se esiste la guerra giusta. Quanti genitori hanno pianto i propri figli “caduti” per la “patria”. Eppure si può morire anche per una banalità.

La proiezione di mezzanotte non riserva sorprese con il film di CRAIG ZAHLER – BRAWL IN CELL BLOCK 99 dove per 132’ gli interpreti Vince Vaughn, Jennifer Carpenter, Don Johnson, Udo Kier fanno i duri e puri.

Invece ROBERT GUÉDIGUIAN, selezionato per Orizzonti, ci presenta sullo sfondo di una storia borghese LA VILLA interpretato da un cast eccezionale (Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Jacques Boudet, Anaïs Demoustier, Robinson Stévenin). Una piece teatrale ambientata in uno scorcio incontaminato della costa marsigliese dove il protagonista è l’empatia. In fondo i personaggi non hanno dubbi ad aiutare i piccoli giunti dalla sponda meridionale del Mediterraneo scampati alla guerra e alla miseria.

Sempre nella sezione Orizzonti JASON RAFTOPOULOS ha presentato  WEST OF SUNSHINE.  Dall’Australia una stereotipica storia di un padre che non riesce a badare al proprio figlio, il quale sarà motivo di riscatto per l’adulto. Storia già vista .

Sempre in Orizzonti un film che mette una ipoteca sul premio. E’ la regista ANNE FONTAINE ed il suo  MARVIN  (RECENSIONE) ci parla delle diversità. Finnegan Oldfield, Isabelle Huppert, Grégory Gadebois, Vincent Macaigne in una storia di sotto proletariato che combatte il proprio riscatto grazie a Marwin un giovane omosessuale con alle spalle una storia di bullismo e di famiglia disturbata. Ci chiediamo se la sua storia poteva andare diversamente.

Fuori concorso un documentario di STEPHEN NOMURA SCHIBLE sul compositore RYUICHI SAKAMOTO. Ammalatosi del male del secolo l’artista continua  a produrre per la settima arte colonne sonore, anche se sa che il suo tempo è limitato.

Infine dall’Italia l’omaggio a Paolo Villaggio di Mario Sesti che ha presentato il suo ultimo doc La voce di Fantozzi. Un emozionante viaggio nell’Italia degli anni ’70 quando Paolo Villaggio rivoluzionò il modo di fare TV. Il suo lessico è entrato nella lingua italiana a pieno titolo con lo stile fantozziano. Tante interviste, ma soprattutto la inconfondibile voce in terza persona di Paolo Villaggio che tutti vorrebbero imitare senza riuscirci. Vi proponiamo la presentazione che ne ha fatto lo stesso autore (VIDEO)

Per completezza aggiungiamo la recensione appena giunta di Marina Pavido sul film HUMAN FLOW di Ai WEI WEI che resta il capolavoro di questa 74ma Mostra. (RECENSIONE).

Per  l’articolo completo di Luigi Noera (ARTICOLO)

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