ZTL colpo di grazia alla Città che muore: sola speranza il TAR

Tante indicazioni per le strade chiuse. Non si dice che chiusa è la storica Città Murata. Essa coincide con la parte più preziosa, nobile e amata di Palermo, ma la cultura cittadina non è all’altezza (colpa delle istituzioni) di capire al volo il messaggio… E dire che è l’unica, forse, carta topografica (o geografica) al mondo storicamente rappresentata col Sud in alto: a motivo della prospettiva dal mare della nostra cara Panormos… Qui su è invece rappresentata in modo tecnico col Nord in alto

Palermo chiude i battenti, ma l’amministrazione della città non solo sta a guardare – magari! – ce la mette tutta – invece – per accelerare la rovina di ogni attività economica ed anche socio civile.

Le strade, spesso inondate da immondizia ed erbacce, anche nei cosiddetti “quartieri alti – come le vie Valdemone – Liguria (al buio di sera per oltre metà dell’anno), sono contornate da ex negozi le cui saracinesche sembrano chiuse per sempre. Sono intasate alla base da materiale terroso e, spesso, piccole forme di vegetazione (altre erbacce…). Siamo passati dalla piazza del Borgo vecchio in questi giorni, per scendere da via Quintino Sella a Corso Scinà, attraverso una stradina di pochi metri che fa da collegamento: un vecchio “passaggio semi segreto che serve ad esorcizzare il traffico intasato dalla chiusura di tante strade e dal blocco “temporaneo”, ma si fa per dire, di altre. La metà dei negozi hanno chiuso, sono chiusi!

La città muore, questa è la verità, in mano ad un sindaco schizofrenico e corrotto. Tutta Palermo sa della sua speculazione nel centro storico, che dice di amare tanto… Voleva che gliela dichiarassero Patrimonio Unesco, con la collaborazione del Prof. Gianni Puglisi, responsabile nazionale della grande istituzione. Ma noi sappiamo – in camera caritatis – che lo stesso Puglisi gli rise in faccia. L’Unesco poté dargli il “premio di consolazione” del percorso Arabo normanno bizantino. Non fu la stessa cosa: le case del Centro storico, la avita Città murata, svalutate da una vera persecuzione e acquistate da pochi speculatori a basso prezzo, non balzano per questo alle stelle. Gli speculatori continuano a comprare “nummo uno”, tradotto “pe’ na lira”, grazie alla beneamata chiusura. Già, …la moda delle chiusure docet. Anche Porto Palo di Capo Passero, e probabilmente Rocca Cannuccia (centro storico metri 38) hanno la loro “brava” chiusura. Magari non hanno altro di ciò che servirebbe alla cittadinanza….

Come Palermo, senza nettezza urbana, senza mezzi pubblici, ma neanche strade, neanche illuminazione notturna adeguata ad una vita civile, senza parcheggi al centro, né in periferia, tranne quelli male ubicati e peggio collegati che pochi usano. Solo zone blu, solo tram inutili su linee dove erano stati aboliti i bus, perché viaggiavano vuoti, che rendono ancora più asfittiche le strade, più ingorgate le altre. Nelle quali i lavori di nuove opere misteriose durano anni e, con essi, le chiusure al traffico…

Solo tram, dicevamo? Quando mai! Anche contravvenzioni, multe, multe, multe, multe…

Palermo non vive più, sopravvive come un agnello sacrificale già ferito, come un toro nell’arena già dissanguato dai picadores e dai bandererilleros. Palermo muore.

Pubblichiamo l’ennesimo accorato comunicato di Angelo Figuccia, forse il solo consigliere attivo al Comune, assieme all’avvocato Nadia Spallitta, divenuta una sua imprevedibile amica e compagna di mille battaglie, ex orlandiana di ferro…

“Finora, il Comune e l’Amat hanno incassato soltanto un milione e 350 mila euro dalla vendita dei pass per la ZTL, mentre questo provvedimento sta provocando danni incalcolabili al tessuto economico del centro storico”. Lo afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “E’ uno dei dati resi pubblici dal presidente dell’Amat Antonio Gristina durante l’udienza presso la Terza e Settima Commissione Consiliare. Ma il dato ancora più incredibile è che a rischiare di finire in mezzo ad una strada – perché costretti a chiudere i propri negozi e perdere così il proprio posto di lavoro, nonché quello dei dipendenti – siano soltanto i commercianti che svolgono la propria attività durante il giorno, mentre i proprietari dei pub e dei locali della movida sono stati completamente esentati dalla ZTL, come se, con le luci della sera, le automobili improvvisamente non inquinassero più, ma diventassero quasi delle aiuole profumante ambulanti.

Sembra quasi che la lobby della movida abbia avuto, sul sindaco e sull’assessore Catania, molta più influenza e sicuramente più potere delle associazioni dei commercianti, che da oltre un mese protestano senza avere neanche la possibilità di discutere con la Giunta eventuali modifiche alla ZTL.

Speriamo che il Tar, che si pronuncerà il prossimo 23 novembre, accolga il ricorso presentato da centinaia di palermitani ed associazioni ed tolga per sempre un provvedimento che sta soltanto facendo morire un’ampia fetta della nostra città”.

 

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