Marina di Cala del Sole sottoposto a sequestro

Una panoramica notturna del Marina di Cala del Sole a Licata. E’ stato realizzato in un lato in fatiscente abbandono dello storico porto.

Un’opera provvidenziale per lo sviluppo e la crescita della Città di Licata, che è stata – tuttavia – oggetto di contestazioni sin dalla sua progettazione. Il Marina di Cala del Sole, ricavato in un angolo abbandonato dello storico porto licatese non ha avuto, sinora, molti amici nella città in cui sfocia il fiume Salso ed in cui si specchia sul mare il pittoresco Monte Sole, che ospita anche alcune ville Liberty da valorizzare….

E’ il caso di dire che “tanto tuonò che piovve”. L’opera non ha avuto un adeguato sostegno dalle banche ed è nata tutta sulle spalle dell’imprenditore e ideatore Francesco Luigi Geraci, coadiuvato solo dalla sua famiglia…

Una visione della banchina di riva piena di barche a vela ospiti. I particolari tecnici, spsso inediti, sono stati progettati dall'ideatore del porto Luigi Geraci, oggi indagato.
Una visione della banchina di riva piena di barche a vela ospiti. I particolari tecnici, spesso inediti, sono stati progettati dall’ideatore del porto Luigi Geraci, oggi indagato.

Il porto turistico ha fatto parlare di sé in tutta Italia e partecipato a più edizione del Salone internazionale della Nautica di Genova.

Sono stati, adesso, illustrati presso la Procura della Repubblica di Agrigento, presente il procuratore Luigi Patronaggio e i comandanti delle forze di Polizia che hanno lavorato all’inchiesta, il Col. Fabio Sava della Guardia di finanza, il comandante Parisi della Capitaneria, coordinati dal pm Alessandra Russo, gli estremi dell’operazione di Polizia giudiziaria che ha portato  al sequestro del porto turistico, denominato appunto “Marina di Cala del sole” di Licata, ed alla denuncia di 22 persone per vari reati, tra cui un danno erariale di circa 7 milioni di euro.

Non ci si meravigli troppo, in una regione in cui è stato di recente incriminato anche Vittorio Morace, titolare della Ustica Lines (che ha tamponato con un buon servizio le storiche pecche della Siremar), fondatore di un cantiere per la costruzione di aliscafi a Trapani e presidente della fortunata (da quando c’è lui) squadra di calcio granata…

Il risultato dell’inchiesta? Poi si vedrà! Noi e i licatesi con la testa sulle spalle ci auguriamo che tutto finisca in un’assoluzione. Non sarebbe la prima volta… Anche perché ci sembrano coinvolte persone che, con gli eventuali reati c’entrano appena di striscio.

Al centro di quest’ultima vicenda c’è la realizzazione del complesso denominato “Porto turistico Marina di Cala del sole”, con alcune centinaia di posti barca e altri servizi annessi, in parte ancora da realizzare o completare, fra cui una spiaggia privata, camere abitative dette tecnicamente in Italia “cabine marittime”, parcheggi e area di ristorazione.

L’inchiesta ha già avuto un precedente con il sequestro avvenuto nel 2014 ed è stata alimentata da intercettazioni telefoniche soprattutto specie quelle tra il dirigente del Dipartimento urbanistica del Comune di Licata, Vincenzo Ortega, e dell’imprenditore nisseno, Luigi Francesco Geraci, titolare della società che ha realizzato la struttura.

Il progetto è stato realizzato dalla società “Iniziative immobiliari S.p.a”, di cui Geraci è legale rappresentante e, nel 2006, ha ricevuto una concessione di area demaniale marittima su cui, in seguito, ha costruito svariate strutture.

Ad Ortega si contesta di avere avuto un atteggiamento di favoritismo nei confronti della società, che in un primo momento realizzò pure un centro commerciale, in seguito venduto a un gruppo calabrese, facendogli risparmiare oltre 7 milioni di oneri concessori che – come sostiene il pm Maggioni – sarebbero stati dovuti per la realizzazione.

Ventidue, come detto, le persone sottoposte ad indagine: Francesco Luigi Geraci, 74 anni, di Sommatino, Andrea Occhipinti, 49 anni, di Licata, Giuseppa Maria Pia Amato, 60 anni, di Licata, Vincenzo Ortega, 58 anni, Paola Vizzini,  69 anni, di Villalba, Salvatore Geraci, 40 anni, di Palermo, Bartolo Consagra, 43 anni di Licata, Giuseppe Licata, 39 anni, di Licata, Gaetano Licata, 44 anni di Licata, Giuseppe Amato, 77 anni, di Licata, Rosa Maria Comparato, 74 anni, di Licata, Antonino Pira,  45 anni, di Licata, Alessandro Ignazio Giacchino,  63 anni, di Milano, Eugenio Guagenti, 48 anni, di Palermo, Vincenza Amato, 44 anni, di Montevarchi, Michele Gattuso, 49 anni, di Ravanusa, Angela Picone, 69 anni, di Ravanusa, Vito Giovanni Rago, 47 anni, di Canicattì, Santino Pillitteri, 62 anni, di Mussomeli, Amedeo Angelo Strata, 72 anni, architetto di Milano, Patrizia Fazio Tirrozzo, 66 anni, di Canicattì, Giacinto Marzullo, 32 anni, di Licata.

Dispiace che la costruzione dei porti turistici, tanto attesa e necessaria (il turismo nautico è la porta d’ingresso di tutto il turismo di qualità), dovuta per il 90% circa alla privata iniziativa e osteggiata dai cosiddetti “nemici dei porti“, che si trovano lungo l’intera scala sociale, vada incontro anche ad eventualità tanto gravi. Si consideri che, nell’inerzia del potere pubblico, tale sviluppo è dovuto ai “sogni” di privati che gettano letteralmente il cuore oltre l’ostacolo. Uno di questi è risaputamente Luigi Geraci, già imprenditore edile a Caltanissetta, con una salda posizione economica personale, che ha voluto impegnarsi, al limite dei 70 anni ed oltre, in una realizzazione che resterà comunque in eredità a Licata ed alla Sicilia. Essere imprenditore in Italia è una condizione veramente difficile e pochi di noi dubitano quanto occorra brigare “border line” per ottenere puramente e semplicemente quello che sarebbe il diritto di fare impresa…

Notizie raccolte e commentate da Germano Scargiali

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