“Accorgetevene: il tempo cambia!” Parola di Sergio Costa

Il Ghiacciaio del Monte Bianco: è il Planpincieux, unpo’ francese, tanto italiano. Quanto ghiaccio però pur dopo tanto surriscaldamento! Ma è il più “monello” di tutti: vuol sciogliersi come un ghiacciolo! Però, ci è già nevicato sopra. I vecchi dicono che non è la prima volta che minacciala la valle. Ma è tempo di cambiamenti climatici. Che dire? Ma sì, certo, è il clima che cambia…

Ormai tutti se ne sono accorti“, ha affermato ieri il ministro dell’ambiente Andrea Costa sui mutamenti climatici. Sono le sue “letterali” parole in Tv… Chiediamoci se questo è il modo di parlare e di ragionare di un uomo colto. Chiediamoci se questo è il modo di esprimersi di un ministro…

Quando lo dicevano tutti gli scienziati (e non era vero che lo dicessero tutti e che fornissero le prove) transeat, ma “ora che ce ne siamo accorti tutti” è il momento di correre – ormai – ai ripari…

Dopo gli strafalcioni dei nostri politici, ecco una castroneria da ignoranti bella e buona!

C’è da “sbellicarsi” dalle risate, né è una sorpresa che un 5Stelle abbia di questi svarioni… Da un movimento di neofiti non c’era da spettarsi troppo. Lo sapevamo… Ma qui siamo al colmo: tutti se ne sono accorti, “providemus igitur!” E se non se ne fossero accorti? Se i mutamenti climatici fossero una cosa seria?

Che cosa mai di tecnico o scientifico c’è nell’affermazione di questo ufficiale dei Carabinieri di Napoli chiamato al vertice del ministero dell’ambiente? Lo giudichi chi ci legge…

Dovremmo “accorgerci” ad occhio dei mutamenti climatici? Dovremmo essercene accorti. Mah! Il clima dovrebbe essere cambiato “a vista d’occhio”? Allora saremmo belli e fritti! Che ci credano le comari del cortile, non chi ha fatto quanto meno le medie o, meglio ancora, “il superiore”!

La polemica di “chi ci crede” procede sulla stessa solfa, ma questo sarebbe nulla se i Tg di stato stamane non parlassero della “manifestazione mondiale”, nientemeno che “pro Greta“- già il Pride for climate – ignorando la lettera di 500 scienziati che hanno sottoscritto che le osservazioni sul clima sono una mega bufala. Mentre i firmatari a Kioto erano una cinquantina. La “carica dei 500” conferma ciò che da sempre sostenevamo noi: si tratta della truffa più grande degli ultimi cento anni. Perché è la prima truffa politicamente orchestrata a livello “global“. E’ proprio “il potere“, assieme ai “cattivi del mondo” che lo sostengono. E ubriacano davanti a un castello di carte l’opinione pubblica per approntarecostosi ripari.

Pochi minuti prima lo stesso Tg aveva precisato, nelle previsioni del tempo, che stanno per verificarsi “le condizioni tipiche della stagione che avanza“, ignorando – come quasi sempre avviene – ogni e qualunque riferimento alle supposte variazioni climatiche.

Frattanto, sul ghiacciaio pericolante sotto l’amato Monte Bianco è caduta la neve. “Ah, maledizione! Non facciamo che npon si squaglia più?” Ma non è abbastanza! Ecco la consolazione…

Verrà – state tranquilli – la neve verrà“. state tranquilli! L’anno scorso ne cadde anche troppa, in anticipo e troppo in fretta. Mentre nelle interviste – quando trasmesse numerose – i vecchi cdi Courmayeur hanno precisato che …non è  la prima volta che il ghiacciaio “fa il monello”. C’è da pisciarsi addosso!” Scusateci le rimembranze da caserma. Del resto, anche chi scrive è un ufficiale (in congedo) dei Bersaglieri e questi sono abbastanza “franchi” nel parlare…

Ma, tornando seri, pubblichiamo un pezzo saliente della lettera dei 500 scienziati che ieri abbiamo riportato per intero e che troverete ancora nel precedente articolo sul tema.

Il passo cui ci riferiamo.

 È pertanto crudele nonché imprudente sostenere la perdita di trilioni di dollari sulla base dei risultati di modelli così imperfetti. Le attuali politiche climatiche indeboliscono inutilmente il sistema economico, mettendo a rischio la vita nei Paesi a cui è negato l’accesso all’elettricità permanente a basso costo.

Ogni parola – diciamolo – è in linea con ciò che affermiamo da sempre. Così come osserviamo da sempre anche che sia in atto da decenni (dallo spirare degli anni ’80 del 900 è evidentissima) una manovra a livello planetario per rallentare o stoppare la crescita e il cosiddetto sviluppo in tutto il mondo in cui sia possibile. Tale mondo è “quello occidentale”. Ciò nella errata convinzione che il cosiddetto Occidente sia ancora e comunque la parte più progredita, quella “vincente”, più attiva e più ricca – anche in prospettiva – del mondo. Non è più così, ma mezzi adoperati sono tutti quelli a disposizione: super tassazione, burocratizzazione, persuasione “morale e civile” con un vasto supporto mediatico. Un’operazione tanto vasta da divenire un’ossessione. Un bombardamento in cui moltissimi cascano per carenza culturale o intellettiva. L’occidente, invece, già non esiste più e questi super poteri, queste oligarchie bancarie che, assieme ai massimi monopolisti, vogliono impoverire il “loro” mondo per “mantenerne il controllo”, andranno a fondo assieme a quello stesso Occidente. A  meno che non cambino rotta o siano fermati in tempo.

Per questo occorrerebbe scendere in piazza. O anche per proclamare ufficialmente la fine dell’Occidente e la supremazia di una nuova realtà, attorno ad Europa, Asia, Africa, che ruota attornio al Mediterraneo. Altro che orgoglio per il clima! Altro che orgoglio gay! Ben altri motivi sono presenti fra noi per esserne orgogliosi!

Germano Scargiali

 

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