Ma non tutto il Covid vien per nuocere!

Un disegno opera del figlio Michael dell’autrice dell’articolo, durante i forzati ‘soggiorni’ in casa per lockdown. Riscoperte vecchie gioie casalinghe e un nuovo modo di lavorare: lo smart working.

E’ facile per noi di Palermoparla che, seguendo la nostra linea, dimostriamo come il cosiddetto Covid.19 sia una gran truffa dei’cattivi del mondo’che da decenni frenano lo sviluppo per mantenere in pugno il controllo della situazione economico finanziaria globale.

Basti dire che Covid-19, questo nome apparentemente nuovo di definirne la malattia, spacciandola per ‘la peste del momento‘ era in realtà ‘vecchio quanto il cucco‘: non significa altro che influenza 2019… Letteralmente in inglese “corona virus disease (malattia) 2019″. Tutte le influenze della storia sono in lingua inglese ‘Corona virus disease”. Tutte le ‘influenze’ di questo mondo sono state e saranno sempre provocate da Virus Corona!

Prima di questa c’erano state tutte le precedenti, più o meno gravi, più meno mortali per anziani, cardiopatici e bambini: ogni anno il virus muta: Quindi Covid 2018, 2017, 2016, 2015 e  scendere all’infinito. Quindi siamo già al Covid-20 (i mutanti spacciati come da varie provenienze sono un fatto altrettanto normale). E siamo alle soglie del Covid-21 che arriverà in autunno.

Ma se avessero cambiato correttamente il nome sarebbe andato giù in caduta verticale il ‘mito’ del Covid-19, appunto ‘la peste del momento‘. Infatti, c’è chi lo ha ‘seriamente’ paragonato alla peste (Mah). Comunque, altrettanto virale e di provenienza iniziale asiatica…

La famosa Spagnola, la Asiatica e la Sars furono influenze, ovverossia Covid, dei relativi anni passati! E’ evidentissimo il menzognero atteggiamento della main sream mediatica e la voglia di drammatizzare il tutto, di spacciare per ‘morti per Covidtutte le persone comunque defunte!

Una  sola cosa è certa fra tutte: il Covid-19, così mitizzato, ha danneggiato e sta danneggiando – con la complicità di buona parte dei politici, riverenti ai ‘massimi poteri’ del deep state e dell’elite – in modo ‘megagalattico’ l’economia mondiale.

In precedenza, per bloccare la crescita e lo sviluppo (vedi Pil a meno dell 1% annuo) erano stati messi in azioni sindacati, imposte, tasse, burocrazia, politica finanziaria e monetaria: ad esempio il dramma della nascita della UE e dell’euro. Una crescita vicina allo zero è impossibile: dati i meccanismi dell’economia moderna di mercato e l’apporto continuo di nuovo know how, c’è qualcosa di grosso e di molto losco sotto, se non si cresce!

Ma ci scrivonogiustamenteda Roma e, sinceramente, lo avevamo notato anche noi, per quanto non pubblicato, che ‘i cattivi del mondo’ sono anche inciampati in un grosso sasso o se preferite in una buccia di banana: non tutto il Covid è venuto per nuocere!

Ci scrive personalmente Nino Macaluso, prezioso coordinatore dei corrispondenti da Roma e da tutta Italia, quanto segue… 

Ogni fatto e ogni moneta della vita, ha sempre il suo rovescio: Anche la pandemia, ha avuto il suo lato umano e positivo, ha regalato maggior tempo da dedicare agli affetti familiari e, “a ritrovar se stessi”.

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Ma noi, alla umana ed anche romantica ispirazione degli amici romani aggiungiamo dell’altro

Sottolineiamo qualc0sa di prosaico, forse, chei cattivi del mondoguarderanno – però – con grande amarezza: Il Covid-19 e il suo mito, per altro verso, ci stanno facendo crescere sul piano materiale… L’epidemia ha abituato il mondo allo ‘smart working‘. Questo sta arricchendo la produttività e procurerà una crescita economica generalizzata oltre che un miglioramento della qualità della vita. Proprio ciò che essi combattono strenuamente, nel tentativo di accentrare tutto il potere della produzione mondializzandola e tenendola stretta fra pochi ‘grandi capitalisti’ sotto le redini dell’alta finanza (banche americane). Qui siamo al capovolgimento del buon liberalismo che è liberista liberale e libertario. Qui il turpe disegno sarebbe: liberismo e speculazione al vertice per pochi e collettivizzazione piatta, in pratica socialismo – schiavitù alla base

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Prende le mosse dal sentimento l’ispirazione di questo significativo articolo di una delle nostre corrispondenti da Roma, Simona Sciarria, la cui ‘musa giornalistica’ taceva da un po’. E anche questa è una bella notizia!

Le due foto (sopra il titolo e accanIMG-20201003-WA0035to) si riferiscono ai due lavori eseguiti in casa da suo figlio Michael durante i giorni del lockdown.

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Come il covid-19 cambia anche il mondo in meglio!

I lockdown hanno davvero cambiato il mondo facendo anche crescere i settori tecnologici. La  vita virtuale si è arricchita e continuerà a migliorare anche una volta debellato il virus (diremmo piuttosto: che questa brutta avventura finirà, Ndr). Ed è questo il cambiamento epocale che caratterizza il 2021 (ripetiamo, a due anni dal Covid 19 il virus non più lo stesso, non può mai avere la stessa virulenza di allora, Ndr)

Sembra incredibile che nell’anno dei lockdown, dove tutti ci siamo mossi pochissimo, soprattutto con auto, treni, navi, una delle imprese che ha avuto una forte crescita sia proprio la Tesla, grazie a tecnologie nuove e vincenti e tra queste c’è la macchina elettrica e quella auto guidata. 

La tecnologia è stato lo strumento migliore per neutralizzare l’impatto negativo del virus sull’economia mondiale. 

Aumento di capitale anche per zoom che ci ha permesso l’interazione sociale, scolastica, lavorativa e personale. La crescita di molte aziende ma anche la chiusura di altre, maggiormente “sacrificati” ristoranti, cinema e teatri. 

Il lockdown ci ha permesso di esplorare hobby e interessi che non avevamo mai avuto prima. E i social media hanno dato la possibilità di condividere e confrontarsi con gli altri. 

Le difficoltà di reperire semplici prodotti di consumo, l’impossibilità di fare la spesa nei negozi, il fatto di avere più tempo a disposizione hanno sviluppato doti di creatività da poter condividere sui social.

I genitori sono stati coinvolti in progetti creativi durante il lockdown con i figli

Il Lockdown a livello mondiale ha aiutato anche il clima con la riduzione del biossido di azoto e dell’inquinamento industriale. 

Cosa ci avrebbe dovuto insegnare questa pandemia? Il futuro del pianeta, la sostenibilità ambientale e anche qualche lezione di vita. Siamo tutti uguali, la salute è preziosa, la vita è corta, la nostra società è diventata troppo materialista:  quanto è importante la nostra vita familiare!

Altruismo, dolcezza e generosità per un mondo migliore. 

Simona Sciarria

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Nota

E venne il tempo dello smart working

Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.

La definizione di smart working, contenuta nellaLegge n. 81/2017, pone l’accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l’accordo individuale e sull’utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone).

Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento – economico e normativo – rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie. È, quindi, prevista la loro tutela in caso di infortuni e malattie professionali, secondo le modalità illustrate dall’INAIL nellaCircolare n. 48/2017.

A partire dal 15 novembre 2017, le aziende sottoscrittrici di accordi individuali di smart working possono procedere al loro invio attraverso l’apposita piattaforma informatica messa a disposizione sul portale dei servizi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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Insomma, per una volta, la legge italiana ci aveva pèensato per tempo: l’Italia non si è trovata impreparata e, grazie al Covid, ha sperimentato forzatamente, ma felicemente, il nuovo sistema di lavoro, chè ormai in uso a livello planetario…

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Nell’invio dell’accordo individuale dovranno essere indicati i dati del datore di lavoro, del lavoratore, della tipologia di lavoro agile (tempo determinato o indeterminato) e della sua durata. Sarà, inoltre, possibile modificare i dati già inseriti a sistema o procedere all’annullamento dell’invio.

Le aziende che sottoscrivono un numero di accordi individuali elevato potranno effettuare la comunicazione in forma massiva.

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