Il tradimento della Città murata: cronaca del centro storico

L’asse centrale della città storica è precluso agli anziani, che non hanno i piedi d’una volta. Né chi deve fare acquisti vuol necessariamente passeggiare. Notorìamente non vi sono parcheggi circonvicini. Guardate la foto: i passanti a piedi sono un optional. I negozi chiudono o languono. Il meglio della città storica è sequestrato da bici e giovani non particolarmente qualificati. Non c’è cultura che non sia quella di un gelatino o di un panino. Il tessuto umano del centro è stato esiliato. Palermo è stata uccisa in ciò che ha di più sacro:i cives e la loro memoria storica.

Il modo in cui è gestito il centro storico palermitano – la Città murata – è assurdo, deleterio ma anche ridicolo. Il risultato è rappresentato dalla impercorribilità. E’ irraggiungibile ai più: ciò significa ore e ore di strade vuote (guardate la realtà di c.so V. Emanuele e v. Maqueda dai Quattro canti alla Stazione), negozi abbandonati, il tessuto umano e civile scomparso, poi sostituito da ‘altro’, altra popolazione, molti extracomunitari, niente a che fare con la realtà storica nei palazzi e nelle strade che – con il Piano Programma – vorrebbero conservare la relativa conformazione… Ma a che serve, se i palermitani non ci sono più se non per eccezione?

Infine, ecco il bluff del percorso Arabo Normanno Bizantino, da cui la parola Bizantino è stata in pratica cancellata, perché prova della profonda cristianità di quell’arte, a tutto favore di una presenza araba che – di fatto – non è neppure ‘al lumicino’: nella Cattedrale non ‘più niente’ di arabo.cioèdi qando fu moschea: desiderio dei Normanni, da paladini della cristianità, fu di cancellare il ricordo delle moschee e dell’appropriazione delle chiese dai parte di musulmani. Lo fecero con decisione ed anche con la spietatezza che li caratterizzava ovunque. …Anche nell’Inghilterra conquistata (1066), sconfitti gli anglosassoni, ne uccisero i capi uno ad uno per non avere potenziali nemici ‘in casa’. Lo stesso trattamento riservarono ai musulmani di Sicilia che – per chiarire – non erano neanche arabi, ma egiziani, nord’africani, comandati al loro sbarco da un iracheno. 

Vogliamo ricordare che ‘tutti i mosaici del ‘percorso’, fra cui gli splendidi ‘Cristo Pantocratore’ sono assolutamente di artisti bizantini, chiamati – appunto – dai re Normanni, cristiani convinti. Essi – contrariamente a ciò che si diceva un tempo – non vollero artigiani musulmani, né questi avrebbero costruito chiese. Questo la dice lunga sulla reale cultura dei palermitani, che spesso ignorano tutto ciò, a favore – oggi – di verità demagogiche. Prive – tra l’altro – di ogni logica. Prima ancora he i veridicità storica…

Ecco che cosa pensa del centro storico e di tutto ciò il consigliere comunale e presidente della VI commissione Ottavio Zacco. (Dal suo comunicato)

L’asse pedonale turistico più rappresentativo della nostra città, trasformato in Velodromo. 

Il percorso Arabo-Normanno dichiarato dall’UNESCO “Patrimonio mondiale dell’umanità” abbandonato al suo triste destino, un asse viario dove regna la totale anarchia, più che un’ isola pedonale sembra un vero e proprio velodromo, dove sfrecciano fregandosene dei malcapitati pedoni con passeggini a seguito e gruppi di turisti esterrefatti ed impauriti dalle gincane effettuate da bici, motorini elettrici e monopattini, causando ripetuti incidenti e costringendo i commercianti e gli avventori a litigare con una massa incontrollata di incivili. 

Più che isola pedonale, la via Maqueda è diventata una zona franca dove tutto è concesso e purtroppo verso lo stesso  triste destino si sta avviando via Vittorio Emanuele.

Tutto questo accade malgrado nel 2018, a seguito di delibera approvata nel 2017 dal consiglio della I Circoscrizione , la pista ciclabile sia stata revocata con ordinanza dalle vie Maqueda e Vittorio Emanuele

Occorre un massiccio e costante controllo del territorio da parte della polizia municipale con un presidio fisso coadiuvata dalle forze dell’ordine, non basta una semplice ordinanza per scoraggiare gli incivili. 

È compito prioritario di chi governa la città di garantire la sicurezza di turisti e cittadini

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Cronaca del 21 giugno.

“Come ampiamente prevedibile, stamattina mezza città è letteralmente paralizzata, con decine di migliaia di persone bloccate nelle loro auto sotto il sole cocente. E con loro tante ambulanze, mezzi dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’ordine.

La folle e scriteriata decisione di chiudere il Foro Italico in un giorno lavorativo non poteva avere che questa conseguenza, ma ovviamente l’assessore Catania non si pone i problemi dei cittadini normali, chiuso nella sua ignoranza e arroganza.

Vergogna! 

Ancora di più oggi dobbiamo impegnarci perché Catania e Orlando siano al più presto cacciati da Palazzo delle Aquile.”

Marianna Caronia

 

Lo dichiara Marianna Caronia

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