Palermo scoppia

Palermo: basta che ce sta o’ sole, che c’è rimasto o’ mare…
Il tram unico 'rimedio': viaggia vuoto, costa, peggiora il traffico cittadino, rende impossibile spesso l'uscita dalla Città. Occupa le strade verticali 'mare - monti' che sono un'eccezione nella topografia cittadina. E' una pazzia!
Il tram unico ‘rimedio’: viaggia vuoto, costa tanto, peggiora il traffico cittadino, rende spesso ‘difficilissima’ l’uscita dalla Città. Occupa le strade verticali ‘mare – monti’ che sono un’eccezione nella topografia cittadina. E’ una pazzia!

Anche Guido Francesco Guida, medico cardiologo e giornalista, uomo colto e moderno, che ci gratifica con la sua frequente collaborazione al nostro giornale, è fra i tantissimi palermitani indignati per le condizioni della Città, a partire dalla penosa situazione del traffico cittadino, della viabilità. La situazione dell strade palermitane è alla preistoria. Si parla di tram, mentre le città ‘civili’ di similare collocazione e pari dignità storica e grandezza vivono già su più ‘altezze’: al centro e nelle zone nevralgiche: due o tre città una sull’altra. La soluzione sono sopraelevate e sottopassi. A Palermo le strade asfittiche vengono ‘strozzate’ da iniziative come il tram e da continui lavori che si sa solo quando cominciano, ma in genere durano anni con grandissimo disagio soprattutto per chi sulle strade ‘ci lavora’. Diciamolo: Palermo è la città dei disservizi e persino dell’incultura, nonostante i …proclami. La cultura c’è, ma è chiusa nelle turris eburnee di piccole comunità isolate dal tessuto sociale e civile. Niente si fa per migliorare la situazione. I palermitani sanno, per lo più, che nella loro città …c’è il sole e …tanta storia. Se questa è cultura… (G. Sc.)

Da qui Guido Francesco Guida 

Bloccate la Circonvallazione, la via Cristoforo Colombo/via Messina Marine e la via Roma. Oggi la città sotto il caldo torrido era impazzita. Automobilisti, TIR e mezzi pubblici sono rimasti incolonnati per ore ovunque. Incolonnati in una bolgia infernale con ambulanze e vigili del fuoco impossibilitati a trovare una via di transito. È forse questa l’estate che la giunta comunale vuole servire nel post-COVID ai cittadini palermitani ed ai pochi esterrefatti turisti? La vita riprende con grandi difficoltà in tutta Italia, ma non a Palermo. Gli antichi problemi, adesso decuplicati, riaffiorano. Lockdown e strade libere non sono per nulla serviti a risolvere gli annosi problemi del traffico cittadino. Apprendiamo che in questi giorni è passata in consiglio comunale, quasi all’unanimità (20 voti a favore ed uno astenuto) la mozione di sfiducia individuale all’assessore recidivo (terza volta) all’ambiente e mobilità Giusto Catania, esponente di Sinistra Comune. La mozione però, pur avendo un effetto politico, non ha ripercussioni sulla permanenza della giunta in quanto, per legge, hanno efficacia giuridica soltanto le mozioni di sfiducia al sindaco.

La giunta in carica, quindi, continua imperterrita a sostenere il Catania affermando che “è il migliore assessore alla mobilità che Palermo abbia mai avuto”. Il sindaco, Leoluca Orlando, ne è il promotore e ritiene che il suo operato sia fondamentale per la salute e la “ visione ecologista” della città. Sarà, ma parlando con i comuni cittadini la loro opinione è che le parole del sindaco illuminato e dei suoi assessori sembrano venire da chi da tempo ormai vive in un’altra dimensione che non gli consente di vedere come stiano realmente le cose.

Sono quei palermitani che giornalmente si confrontano con le 1200 bare accatastate nei cimiteri cittadini, con l’immondizia ammassata dentro e fuori i cassonetti, con il limite dei 30 km orari sanzionato dagli autovelox del ponte Corleone ridotto ad una corsia, con mezzi pubblici inefficienti, con la micro e macrocriminalità. Con le auto e moto in divieto di sosta, in seconda e terza fila mai sanzionate al contrario di quelle in zona blu. Con una ZTL che deprime commercio ed aggrava, senza reali alternative, la mobilità.

Già il sindaco illuminato che prova a far cambiare mentalità ai propri concittadini all’insegna del multiculturalismo, dell’apertura indiscriminata ai migranti, all’Islam. La risposta è da anni slogan, utopie, promesse di soluzioni prossime. Tanto ci pensa il reddito di cittadinanza a creare l’immobile Los o occupazionale assoluto condito dal sottopagato “lavoro nero”. Come se il professore Orlando non governasse da trent’anni, come se la città fosse stata governata dagli oppressori razzisti della destra capitalista, come se fossimo tutti stupidi e non vivessimo nel quotidiano affanno alla ricerca di una vita tranquilla degna di una storia e di una cultura millenaria. Come se la mafia fosse soltanto uno slogan da cavalcare e non una realtà intrisa nel sottobosco delle periferie, dei mercati, della disoccupazione cronica, della burocrazia e della carenza di infrastrutture. E già perché i palermitani che lo contestano sono dei visionari, individualisti ed insensibili utilitaristi. Ma per fortuna nel 2022 la parola passerà a loro! Ed in piena libertà valuteranno per il bene della città.

Guido Francesco Guida

Ma il Genio, qui alla Villa Giulia, non verserà qualche lacrima di notte per la città di cui è l'anima segreta?
Il Genio, qui alla Villa Giulia, non versa qualche lacrima di notte per la città di cui è l’anima segreta? E’ più volte rappresentato in città. E’ un simbolo pagano. Ma, a quanto pare, non ha il potere di salvare la Palermo di oggi. 

Nota

Il sindaco è qui dal secolo scorso, Palermo è ‘la città dei capi mandamento’, non si sa da quanto. Sempre gli stesi nomi… Non ha fatto nulla per migliorare la situazione. Forse è questo il polso più autentico e definitivo di una realtà massonico mafiosa che determina – nell’equilibrio ‘perfetto’ fra le due realtà di differente livello – l’oscurantismo sostanziale e il sonno di Palermo.

(Impaginazione e ‘dida’ di G. Scargiali)

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