Giustizia per i “padroni” di casa? Come per le donne violentate

La giustizia non sempre funziona come dovrebbe. Ci sono categorie di persone che, di fatto, in questo paese, diritti non ne hanno. Prendiamo i “padroni di casa” (padroni, naturalmente, si fa per dire): sono colpevoli di tutto, a prescindere. La giustizia, per loro, funziona come per le donne violentate, alle quali oltre al danno si unisce la beffa: “peggio per loro, se la sono cercata!” 

I proprietari trascurano le opere condominiali, peraltro carissime? Non sia mai! Anzi, adesso, arrivano anche gli obblighi Ue (e pazienza, se lo stato desse almeno gli aiuti necessari, al contrario, accade, invece, che i bonus vengono aboliti o resi inaccessibili).

Vogliono sfrattare gli inquilini morosi? E con quale coraggio, sono solo dei poveri disperati (e questo non sempre è vero).

Decidono di vendere l’immobile che è solo una fonte di spese? Non possono farlo, e per una miriade di motivi: o l’immobile non è in regola con la legge, a causa di qualche abuso edilizio non sanato (situazione comune alla maggior parte degli appartamenti), o perché abitato da inquilini morosi, o per altre varie motivazioni.

Solo il padrone di casa forte economicamente, in qualche modo, e con un po’ di fortuna, si potrà salvare, naturalmente pagando: lo Stato, gli inquilini morosi, i lavori condominiali…Farà dei sacrifici, ma almeno qualcosa salverà. Ovviamente, se non appartiene a questa categoria, non solo perderà quei pochi beni che ha, ma rischierà di indebitarsi, di essere moralmente vituperato da tutti, persino di essere considerato un reo per i danni prodotti da altri…

C’è un forte pregiudizio nei confronti dei padroni di casa, infatti, vengono considerati dei percettori di rendite senza merito, degli sfruttatori dei poveri, degli evasori fiscali…ma qualcuno si chiede da dove nascano certi problemi?

Crediamo che il diritto alla casa sia un diritto sacrosanto, per chi non se la può permettere, ma crediamo pure che la strada seguita finora dallo Stato sia sbagliata. Che cosa ha prodotto infatti? Miseria generalizzata, degrado, sopraffazioni, illegalità. Se il cittadino privato venisse, invece, considerato dalle amministrazioni pubbliche un soggetto con cui dialogare, le cose andrebbero diversamente.

Può, infatti lo Stato sostituirsi ai privati? Nel migliore dei casi, può solo affiancarli, costruendo e gestendo le case popolari. Ma, di fatto, quando ciò avviene, il risultato risulta insufficiente e male organizzato (soprattutto la gestione). E’ risaputo, infatti, che le case popolari hanno liste d’attesa infinite, che a precedere nelle graduatorie siano, a volte, persone meno bisognose di altre, che, a volte, l’avente diritto viene preceduto da chi gli occupa la casa tanto agognata prima che ne possa prendere possesso e via discorrendo si verificano infinite ingiustizie, illegalità e soprusi.

Evidentemente le amministrazioni pubbliche, nella gestione degli appartamenti, non risultano più capaci o migliori dei privati cittadini.    

Ecco, allora, che lo Stato (tra l’altro, enormemente indebitato) si ritira dai suoi doveri, come lo fa, del resto, con altri ambiti: sanità, scuola, servizi, e scarica tutto sui privati, in questo caso sui padroni di casa, ma qual è l’esito finale? Spariscono le case destinate agli affitti pluriennali, quelle a prezzi vantaggiosi (non più sostenibili per i proprietari), proliferano i b&b e gli affitti brevi.

Così ricompare di nuovo la narrazione falsata dei fatti:  “i proprietari sono cattivi e non hanno pena per le famiglie, le vedove, le ragazze madri, i separati, gli studenti…”

Per rispondere a chi sostiene simili panzane basterebbe parlare con i tanti, numerosissimi, proprietari di immobili che, traditi dai loro inquilini, ne hanno pagato le spese, ritrovandosi con appartamenti distrutti, vandalizzati, totalmente privi di valore. Si dirà: “piange il giusto per il peccatore”, ma uno Stato, che fosse degno di questo nome, eviterebbe di portare le cose fino a queste conseguenze: se fosse punito chi si comporta male, i poveri onesti potrebbero ancora ottenere un appartamento in affitto, viceversa, ciò non solo non potrà accadere, ma avremo una situazione in ulteriore peggioramento.

Infatti, se non si fa rispettare la legge, finisce che non la rispetta più nessuno. 

Articoli correlati