Dalla Botteri a Grasso e la Boldrini i cattivi maestri…

L’aspetto tipico, ben poco rassicurante, di Giovanna Botteri.

Tutto incomincia con Giovanna Botteri, definita pubblicamente “la più ostinata dei giornalisti contro Donald Trump”. Purtroppo per lei, Trump ha stravinto le elezioni americane, nonostante con i suoi servizi Tv avesse cercato di scongiurarne l’eventualità. La Botteri è l’esempio del cattivo giornalismo, fatto dai cattivi maestri, che appoggiano, vestiti di buonismo, non esistiamo a dirlo, il peggio dell’umanità… Trump si è presentato al voto dichiarando con coraggio e tracotanza: “ripulirò il fango di Washington“. Ma certo comprendeva anche e soprattutto il fango di Wall street, quello fatto da uomini che vogliono fare denaro con altro denaro e , meglio ancora – per loro – con denari altrui…

Giovanna Botteri parla imitando il tono di coloro che traducono dall’inglese o da altre lingue i discorsi altrui in Italiano. Forse vuol fare intendere – nei suoi propositi – di affermare solo ciò che “i fatti” la costringono ad affermare. Lei non c’è. Lei è “il giornalista perfetto”. Non si accorge di essere affettata, supponente e fastidiosa. E’, giornalisticamente, il peggio del peggio. Eppure sta lì e il guaio è che “fa scuola” nei modi e nei contenuti. Lei fa parte del pensiero unico e, al contempo, lo alimenta, lo crea, dato il pulpito da cui predica: La Rai da New York. Niente di più “teoricamente” vero. Tanta gente “ci crede”: una rovina, lo ripetiamo, per il mondo, per l’Italia…

Volando a Roma, il peggio è rappresentato dal “passaggio” di Pietro Grasso e di Laura Boldrini alla politica. Quale politica? La rifondazione comunista, un rigurgito di marxismo fuori dal partito Comunista che già esiste e che fa capo a Marco Rizzo, una persona per bene, una volta tanto, a dispetto della sua mai abbandonata fede marxista. Rizzo, addirittura, cita ancora Marx in Tv. Ne parla con riferimenti quasi poetici: “che cos’è l’onestà?” Lo spiga anche Marx… Ridicolo, ma esiste già in Italia. No, essi si fanno “il loro” comunismo italiano, come se non ce ne fosse stato abbastanza, da 1968, che dico dal 1945 ad oggi, per massacrare l’economia, il benessere, la qualità della vita, la morale sociale, il futuro degli italiani…

Chi non capisce che le peggiori accolite di stampo massonico proteggono da decenni ormai la cosiddetta sinistra perché vogliono lo statalismo per controllare – von finalità diverse –  l’economia allo stile delle vecchie monarchie europee, che cercavano di imbrigliare ogni attività sotto lo stretto controllo dello Stato. I grandi speculatori di oggi lo fanno per controllare con gli strumenti dello Stato l’intera economia e soprattutto la finanza. Contro tale principio “statalista” nacque l’intera scienza economica ad opera del liberale Adamo Smith, come …quella scienza che studia i motivi della ricchezza e dalla povertà delle nazioni. E’ ancor oggi n ecessario ripetere quelle lezioni che hanno fatto sì che tutti i Nobel dell’economia fossero, poi, liberali e liberisti?

Così scrive Marco Travaglio: “La libera stampa (si fa per dire) è letteralmente sdraiata a zerbino, commentatori e giureconsulti e intellettuali si consumano le ginocchia e sfiniscono le ghiandole salivari con peana imbarazzanti per magnificare e giustificare ogni stranezza del Re Bizzoso”.

Se lo dice lui

Scaramacai

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