Al Teatro Massimo di Palermo il XVI Symposium Cotec Europa Con la partecipazione dei capi di stato di Italia, Spagna e Portogallo

ANG_0003aIl Cotec, Fondazione per l’Innovazione, ha organizzato, nella giornata del 27 giugno 2023, nel capoluogo siciliano, il suo sedicesimo incontro internazionale per parlare di Innovazione tramite la Finanza sostenibile.

L’evento, di grande risonanza mediatica, ha dato lustro alla città di Palermo che lo ha ospitato. Sono intervenuti, infatti, personalmente, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, il re di Spagna Felipe VI e il presidente della Repubblica del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa, oltre ai presidenti Cotec delle rispettive nazioni e a vari illustri relatori.

I paesi aderenti all’Onu, con l’Agenda 2030, cioè con il patto sottoscritto per la sostenibilità ambientale, si sono impegnati a raggiungere, in pochi anni, obiettivi molto ambiziosi, che richiedono ingenti risorse e sforzi colossali.

Fondamentalmente, per raggiungerli, occorre soprattutto molta innovazione, accompagnata da una finanza sostenibile, cioè da una finanza creata su misura per aiutare le aziende a trasformarsi secondo i nuovi indirizzi.

Da più parti si sottolinea che, per favorire il cambiamento, occorrono nuove tecnologie, economiche e funzionali. Le aziende devono capire che questa trasformazione è necessaria e fondamentale, per cui – è stato detto – le imprese che fanno una scelta sostenibile meritano di essere finanziate più di altre. Si parla di investimenti notevoli, di circa 500 miliardi in tre anni.

La Finanza pubblica dovrà affiancare quella privata. Anche le Agenzie di rating dovranno trasformarsi.

La Questione ambientale è al centro di tutto. Occorre svilupparsi senza compromettere le generazioni future e, a questo scopo, dobbiamo assumere comportamenti individuali differenti da quelli tenuti in passato. Naturalmente la sostenibilità sociale deve affiancare quella ambientale, per cui un supporto finanziario è necessario per realizzare le politiche verdi. La Banca deve accompagnare lo sviluppo sostenibile.

In passato, le imprese affrontavano un rischio per ottenere un dato rendimento. Oggi, invece, non si parla più solo di rischio –rendimento, ma anche di impatto, cioè va considerato anche l’impatto, sia sociale sia ambientale, dell’impresa. La sfida della sostenibilità, però, è legata soprattutto all’innovazione e hanno un ruolo, in tutto ciò, gli enti finanziatori, compresi quelli istituzionali.

L’Italia si colloca tra i primi paesi, in questo campo, per studi e ricerche.

Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’economia, ha sottolineato l’importanza della strategia europea, al fine di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità prefissati, come pure di “tassonomia verde”, cioè di una valutazione che possa stabilire se un’azienda può essere definita ecosostenibile o meno.

La finanza sostenibile guarda, però, a tutte le imprese, anche a quelle che non sono green, ma che iniziano questo percorso.

Secondo Gian Maria Gros Pietro, presidente di Intesa San Paolo, “i problemi da affrontare sono immensi, tra questi: la riduzione della biodiversità nel mondo, gli squilibri sociali, la riduzione delle risorse… comunque noi abbiamo creato una cabina di regia con manager preposti al raggiungimento degli obiettivi e abbiamo una grande collaborazione con le istituzioni”.

Secondo Luigi Nicolais, presidente Cotec Italia, invece, la rigenerazione culturale deve affiancare quella industriale e sociale. Il convegno, infine, si è concluso con le relazioni dei capi di stato dei tre paesi mediterranei, tutti concordi nell’affermare la volontà di voler collaborare per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, e non solo per quanto riguarda i paesi europei, ma anche per i paesi in via di sviluppo, ai quali va dato adeguato supporto affinchè non si creino, poi, pericolosi squilibri di natura politica o sociale.

Foto di Angelo Modesto

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