Gli agrumi di Sicilia spariscono dai mercati romani? Riceviamo e pubblichiamo un accorato appello personale da parte di Antonino Macaluso, che ha creato e coordina la nostra redazione romana, tenendo anche i contatti con alcuni corrispondenti della Penisola. La nostra è tutta opera di volontariato e non abbiamo mai percepito un vero contributo. Qualche pubblicità istituzionale solo per il cartaceo molti anni or sono…
La lettera (Perché non si ripeta un altro anno come il 1918).
La Rivista “Palermo Parla” è stata per lungo tempo promotrice delle Arance di Sicilia, la stessa dedicò due pagine intere ad un Convegno presso la Camera dei Deputati, realizzato con eminenti personalità della Politica e della Sanità, con eloquenti foto, a mia firma.
Da quella stessa Aula parlamentare, la Storia, ci riporta di una risoluzione, promossa dal PD, con la quale un manipolo di rappresentanti di detto partito, decretava, la fine degli aiuti agli agricoltori siciliani di agrumeti, a favore di agricoltori extra-europei.
Il tradimento criminale di questa risoluzione ha affossato l’economia siciliana e italiana, ma ha inferto anche un duro colpo alla Salute degli Italiani, in quanto è scientificamente provato che la alimentazione mediterranea corretta, corroborata anche da somministrazione di Arancia di Sicilia, costituisce una equilibrato apporto e un salutare arricchimento di Vitamina C.
La regolare circolazione delle merci agroalimentari non è in discussione, ma in questo caso, il problema è che qui ci troviamo di fronte ad una operazione dannosissima per la agricoltura italiana.
Criminale è, infatti, la “Sostituzione” dei Prodotti agricoli Italiani con quelli altri di Paesi europei e soprattutto extra-europei. Questa situazione non è eticamente e socialmente sostenibile, costituisce, anzi, un esproprio della Cultura Eno-gastronomica Italiana ed Europea, a favore di Paesi Extra-Europei.
E’ questa una situazione di assoluta illegalità che deve essere fermata in ogni modo, la difesa delle tradizioni Agricole Italiane è un Valore assoluto che non può e non deve essere sottinteso.
Grazie per la tua cortese attenzione.
Antonino Macaluso (da Roma)
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Nota.
Si tenga presente che la Coca Cola si fa vanto di produrre la Fanta solo con arance siciliane. Di recente ha promosso l’utilizzo del “pastazzo”, ciò che resta dalla lavorazione per produrre biomasse.
La dizione “succo di arance siciliane” è usato come garanzia di alta qualità, ma non sempre è “veritiero”. Il succo di arance rosse in tetra pack dà risultati di gusto migliore, ma spesso viene simulato con coloranti e aromi. E già tanto quando il colore è prelevato dalle coccinelle, il cui “rosso” non è dannoso per la salute. Meglio, insomma, sempre mangiare e spremere vere arance siciliane. Resta la soddisfazione che la produzione siciliana in materia agroalimentare venga considerata garanzia di maggiore genuinità. La Sicilia è la prima regione al mondo in fatto di biodiversità e di coltivazione vitivinicola…
(Germano Scargiali)