Basta panzane! Basta con le balle!

U.S. President Donald Trump and Russia’s President Vladimir Putin talk during the family photo session at the APEC Summit in Danang, Vietnam November 11, 2017. (secondo le “panzane” due guerrafondai)

E’ l’ora delle panzane? Se ne sentono, in questi giorni, letteralmente a 360 gradi. Da dove iniziare dunque?
Dagli americani che accusano Trump di essere “troppo amico” dei Russi? Ma la volontà di una pacificazione – del dialogo e della pacificazione – non sarebbe, invece, encomiabile? E mai ipotizzabile, inoltre, che Donald Trump voglia “vendere” gli States – lui così nazionalista – all’amico Putin? Perché di questo si tratterebbe… Ovvero, in subordine, si potrebbe pensare che voglia fare da Viceré del nuovo Zar a Washington, ossequiando Mosca? Ce lo vedete, Trump, nei panni di un novello Governatore Maqueda, che amava Palermo, sì, ma in nome del Re di Spagna?

Atri tre "cattivoni" : Berlusca che fa stringere le mani di due violenti dittatori come Putin e Bush. In galera!
Ancora un trio di “cattivoni” : Berlusca che fa stringere le mani di due violenti dittatori come Putin e Bush. In galera!

Ed ora l’ultima sul referendum “anti Renzi”? Ma quanto sarebbero abili questi Russi di Putin – non tanto nello spionaggio, tutti ce l’hanno, persino l’Italia – quanto “nell’immischiarsi” nei fatti altrui! Avrebbero determinato il famoso NO… Ma non lo sappiamo tutti che abbiamo votato no senza neppure leggere le riforme che Renzi proponeva? Abbiamo detto No a lui e basta, perché si desse quel che a Roma dicono “una regolata”. E, persino in casa sua, aveva mezzo Pd che gli rimprovera di non essere più comunista… Poteva farcela mai? C’era bisogno dei russi? E che torniamo al dossier Mitrokhin? Or non è più quel tempo… Persino Di Maio – in questa rara volta – ha potuto dire la cosa giusta al “povero” Pd: “Via! Sono fake news! Tirate fuori qualche prova… Ora – dice qualcuno – saremo più tranquilli? Pace alla nostra coscienza: è stato Putin!

A proposito di Pd: sembra uno scarafaggio nella stoppa. Dobbiamo essere noi, anticomunisti viscerali (così ci definivano), a spiegare che il socialismo non è morto. A dir chiaro come debbano “decidersi” a cancellare Marx (e, scusate tanto, il suo epigono nazional-popolare Gramsci), rileggendo – magari, ma solo un po’ dato il tempo passato e il mondo che è cambiato – Proudhon, Falan, Saint-Simon, Fourier, Owen, Leroux, Cabet, Blanc: ce n’è per tutti i gusti. Escludano, magari, i violenti (almeno quanto Marx ed Engels) Babeuf, Buonarroti, Blanqui…

Come, dunque, evitare altre stramberie, anzi …strambate? Per rifondare un socialismo, rivolgendo la prua della sua barca verso un futuro moderno, occorre anzitutto escluderne le aspirazioni dittatoriali. Essere socialisti non sia il solo atteggiamento possibile… Già quei socialisti ottocenteschi per primi guardavano all’intera società e non alla …loro immagine allo specchio. Essi si impegnavano ad approfondire anche l’aspetto teorico delle proprie proposte confrontandole con quelle di diverso segno e con i nuovi “accadimenti”: i fatti, le novità… Questa non è certo una caratteristica del marxismo, figlio dell’idealismo platonico hegeliano e dell’amore per i dictat, che fu anche il limite dell’ Illuminismo. Le teorizzazioni dei socialisti di allora, notoriamente stigmatizzati da Engels e poi da Marx come utopistici, aprono, invece, la via ad un socialismo nelle varie accezioni, soprattutto alla socialdemocrazia, intesa anche modernamente come “liberal socialismo”.

Volevano la politica mediterranea e pro Africa. La pacifica amministrazione Obama ha sancito la loro condanna e scatenato la guerra.
Volevano la politica mediterranea e pro Africa. Addirittura due banche “autonome” una per ciascuna dell 2 realtà. La pacifica amministrazione Obama ha sancito la loro condanna e scatenato una serie di guerre, fra cui quella persa dagli Usa contro Assad. In Siria, per colpa di chi guidava Obama, l’America ha perso anche la faccia.

Evitiamo, dunque, le …strambate? Ciò che conta – ribadiamo – è che il socialismo si convinca di essere una delle posizioni politiche possibili, tale da convivere e collaborare alla gestione della cosa pubblica ed al progresso sociale, civile e culturale della nazione. Basti pensare che la cultura – come l’arte – è libertaria per necessità e definizione… Pensate, invece, che si è parlato per quasi un secolo di una cultura che potesse essere esclusivamente social comunista. bastava meno a capirlo: si è perso del tempo prezioso.

Ossequio all’Europa? La perniciosa malattia del provincialismo conduce a sentirsi gli ultimi della classe, tranne, poi, in certo casi, ad abbandonarsi alle facili esaltazioni: …siamo i migliori del mondo. Poco equilibrio, poca obiettività… Dobbiamo portarci al livello dell’Europa? Sì: ammoderniamo le nostre città con piani urbanistici attuali, ricorrendo magari agli stessi architetti italiani: Renzo Piano, la compianta Gae Aulenti, che ha certo lasciato degli eredi. No, li chiamano da tutto il mondo e meno …in patria. Le “nostre” città non si toccano: città d’arte, le migliori del mondo… Il provincialismo affiora sotto forma di presunzione. Non ci si accorge che già Bilbao è una città che sovrasta le città italiane per modernità, pur rispettando la tradizione architettonica dove serva… Ci accorgiamo che, quando Amsterdam pareggia e poi batte Milano traspare un “”…ma l’avete vista Amsterdam?” Ciò non significa che dobbiamo ossequiare l’Europa. Dobbiamo, se mai, far meglio. Ed è chiaro che ne siamo capaci…

Civiltà nell' ex Benelux: Amsterdam Le donne in vetrina. Paesi bassi alla ribalta...
Civiltà nell’ ex Benelux: Amsterdam Le donne in vetrina. Paesi bassi alla ribalta… Un modello?

Parlando di UE, dove vogliamo parare? Che è assurdo, riguardo alle leggi sulla famiglia, sull’aborto, sull’eutanasia, sul matrimonio gay, affermare: “l’Europa lo fa già”. Ma chi? La Danimarca, l’Olanda, la Svezia? Ma l’Italia è quella che ha imposto al mondo la vera civiltà: Roma, l’Umanesimo e il Rinascimento, la Cristianità. E le leggi? Il diritto romano, pur rinnovato prima dal bizantino Giustiniano, che era latino, poi rimodernato dal Codice Napoleonico, resta un faro nel mondo. E’ il diritto mondiale. In Italia e in Grecia parlarono di scienza medica e relativa deontologia Ippocrate e la Scuola Salernitana. O no? Ora saremo un po’ volgari: ma che ci frega che in Olanda pratichino l’eutanasia? Non, forse, dice il giuramento di Ippocrate che …mai provocherò la morte, né insegnerò ad alcuno come uccidersi?

A proposito di eutanasia. Fateci caso: non è che ci sia la libertà di provocarsi la morte, quando non se ne può più di vivere. Non è che ti vendono, dietro ricetta medica, un kit per farti fuori da solo. Devi farti ricoverare in clinica e, possibilmente, farti togliere il tubo dell’acqua o dell’ossigeno. In modo che muori di sete o asfissiato. Di sete e fame è morta Eluana Englaro, una ragazza che rispondeva agli stimoli, che è morta dicendo Mamma e che si sarebbe potuta risvegliare come tanti altri come lei… Dat, disposizioni anticipate date prima di nuove scoperte, cure o invenzioni mediche, da persone che non sanno come verranno lasciate morire dal medico di turno. E il no all’obiezione di coscienza che stride col giuramento di Ippocrate. Ma …così fanno in Europa? Sia l’Europa ad apprendere dall’Italia, faro da sempre di civiltà nel mondo. Non viceversa. Le obiezioni sono molte: come essere sicuri che l’infermo, trovandosi in stato di debolezza, non venga indotto al consenso da qualcuno vicino a lui che vi abbia interesse? Sa l’interessato al momento el Dat di che cosa, poi, starà soffrendo e conosce in anticipo quali nuove cure saranno pronte in quel momento? Come si vede tutto il discorso el Dat – spacciato come civilissimo – è invece da ignorantissimi… Come altri provvedimenti di questa cultura a buon mercato che serpeggia da qualche decennio, è proposto e sarebbe assunto da chi non ha un’ adeguata esperienza né di leggi, né di vita…

Eluana Englaro è stata lasciata morire priva di cibo e acqua.
A sx: Eluana Englaro è stata lasciata morire priva di cibo e acqua. Sopra: un prete ha scatenato un putiferio. “Ha ucciso di più Riina o Emma Bonino?” (Si è vantata di aver abortito ed ha sostenuto l’opportunità dell’aborto).

Eluana EnglaroLe lamentele contro le fake news provengono da certi giornalisti e persino da alcuni personaggi politici. Che cosa accadrà – sarebbe, dunque, il colmo – se la gente non crederà più ai giornali? Che cosa accadrà se la gente  crederà alle Fake news? Forse, diciamo forse, sarebbe meglio che la gente – cosa che sta avvenendo – impari a filtrare al lume della propria ragione le fake news, ma anche le bufale che vengono contrabbandate dai media: testate giornalistiche, Tv, network…

Il giornale unico: così lo ha chiamato il polemista Marco Travaglio. Noi dicevamo “il coro dei media”. E’ evidente come sui fatti internazionali “copino” o si uniformino al Times ed alle altre grandi testate americane, che appartengono ancora ai finanzieri delle mega banche: il peggio degli Usa. E’ chiaro che D. Trump, come Nixon e gli stessi Kennedy abbiano preso o prendano, nel caso dell’attuale presidente, le distanze da questo potere., che fa capo alla massoneria atlantica e al Bilderbergh. Da lì i poteri subalterni dei “viceré” alla Federico De Roberto. Che dire delle fake news: sono la pollution della libertà d’espressione del secolo XXI°. Una libertà ovviamente insopprimibile. Controllabile, forse, con le leggi vigenti relative al rispetto della persona umana: calunnia e diffamazione. Due reati puniti con estrema severità, affiancati all’omicidio…

Libertà vo’ cercando… Siamo sempre lì! Questo lapidario intercalare torna sulle labbra di una nostra cara amica. Ci torna alla mente quando si parla dei massimi principi. Sarebbe d’uopo definire un concetto prima di accettarlo per buono o meno… Non c’è dubbio che si stia scambiando la libertà per l’arbitrio. Non il libero arbitrio, ma l’arbitrio più prosaico, più materialista quello che non rispetta la vita, il perché l’umanità è al mondo, l’indole che accompagna l’individuo e le comunità dal tempo dei tempi. Matrimoni omosex, scegliere il sesso all’età della ragione o ancor prima, i genitori che ti aiutano a cambiarlo perché sembra loro che non sei un vero maschio o una vera femmina? Dire anni prima se voglio essere ucciso quando mi piscio addosso? Diceva un capo servizio in redazione, alzando gli occhi dall’ennesimo articolo appena giuntogli, che lui stava rileggendo: “ma siamo impazziti?” Sono molte le frasi tipiche, ripetute da amici e conoscenti che mi tornano in mente. Saranno gli anni che passano e i ricordi incisivi tornano e contano sempre di più. Ricordi di saggezza…

Il materialismo storico… Scusatemi, ma ce l’ho sempre con Marx da morire. Sempre e da sempre. Fra gli incalcolabili danni del marxismo alla società, c’è quello che consegue alla stessa definizione del suo pensiero. Legando tutto unicamente al benessere materiale, inclusi i sentimenti, la civiltà, la libertà individuale, ecco che oggi per libertà si concepisce la facoltà di poter fare “ex legge”  tutto ciò che le tue possibilità economiche ti consentono. Insisto: è così. E’ per questo che si riconoscono le libertà – sempre più incondizionate – di divorzio, aborto, eutanasia, matrimonio omosex e via dicendo. Tutto dev’essere facile e veloce: se puoi pagare i diritti di urgenza. Guardate che è così: sei libero, sì, ma di comprarle. Il sopravvenuto benessere generalizzato, non certo piovuto sulla società grazie al marxismo – anzi al contrario – ti consente non di gioirne moralmente e materialmente in modo consono, quanto di fare tutto quel che vuoi, in spregio di quello che …la storia avrebbe dovuto insegnarti fosse la dignità.

Il consumismo,  va detto, non è un’invenzione comunista. Questo ne peggiora i sintomi e la dinamica e fu la disperazione di P.P.Pasolini prima della morte. In America il consumismo è figlio della società opulenta e il divorzio – non certo i sacchetti di cipster – è una delle sue espressioni più esemplari. Se con la regionalizzazione avremo la possibilità in Italia di differenziare le leggi del territorio, sarà possibile recarsi nel posto “giusto” come in America avviene col Nevada, a Reno o a Las Vegas. Puoi chiedere l’urgenza, divorziare e risposarti in giornata. Puoi recartici in treno col supplemento rapido. Questione di soldi. Anzi, si potrà anche risparmiare su internet: un’amazon per eutanasia, aborto, divorzio e matrimonio gay…

All’armi son fascisti è il titolo sarcastico di un articolo del Giornale di Sallusti. Cambia la persona del verbo essere: da siam a son. Corrono all’armi gli antifascisti anche se i fascisti non esistono più, non erano quelli. Ma, se i fascisti non ci sono – qualcuno, diciamolo ancora c’è, ma di difficile reperimento – occorre inventarli. Inutilmente fanno opere buone, portano cibo e abiti ai poveri, organizzano feste, convivi, preghiere in comune con i meno abbienti. La colpa è che non sono “di sinistra”. Credono che gli extracomunitari in Italia comincino ad essere troppi. Ma sopratutto, appunto, non votano per uno dei 13 partiti socialcomunisti che esistono oggi in Italia. Allora sono fascisti.

Tornando a Putin: influisce sul voto degli italiani. lui cresciuto nell’allora Urss socialista, fa sì che gli italiani  siano meno socialisti. Lo ha detto Biden, nientemeno che il vice di Obama. “Vedi che mangi!” Berlusconi stesso lo smentisce lui, amico di Putin almeno quanto Trump. Il colmo è che degli italiani plaudano ad Obama ed agli anni in cui c’era lui… Nessuno ha danneggiato l’Italia e il mediterraneo quanto Obama. Ovviamente un’interposta persona, il mero segretario dei soliti noti: ciò che D. Trump non ha esitato a definire “il fango di Washington”. Quello che avalla ciò che avviene a Wall Street.

Termovalorizzatori in Sicilia finalmente arrivano. Naturalmente li avremmo già se avessero mandato avanti quelli già appaltati da Salvatore Cuffaro, ma Lombardo e Crocetta non dovevano far niente (ammesso che sia così, perché qualche guaio lo combinarono, anche a fini “loro”) e niente fecero, disfacendo anche ciò che trovarono in cantiere…  Per fortuna che ora li chiamano di solito termovalorizzatori e non spregiativamente inceneritori. Inutilmente la scienza e la tecnica dicono che non inquinano. Inutilmente, ovunque nei posti civili si trovano praticamente in città. Legambiente siciliana vuole che non si facciano. Questa volta siamo con Renzi: non è il solo caso. L’ex sindaco di Firenze dice in faccia ai socialisti che il socialismo è morto. Più della verità, come spieghiamo più su. Ma giova. Adesso il governo che egli controlla dice sì ai termovalorizzatori in Sicilia. Quello di Pace del Mela è solo il primo. Non avremo più tanta monnezza in giro e non dovremo perder tempo – invece di lavorare – con la ridicola raccolta differenziata che non serve a niente.

Sulle panzane del momento, tacendo quelle sul clima e… “Trump nuovo pericolo per il mondo”, va detto come sia evidente che contro i governanti, che fanno dello Stato e della Nazione il proprio “kantiano” fine, si scatenino da una parte i maligni malversatori nemici della società portatori di grandi interessi privati, dall’altra – anche trascinati dalle calunnie dei primi – si “consorziano” i rappresentanti della mediocrità generalizzata: sono una nutrita minoranza, caratterizzata da meschini sentimenti d’invidia sociale e personale… Per il momento, momento fermiamoci qui…

Scaramacai

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Ancora sulle foto: giurereste che la Englaro, con gli occhi aperti, pur non potendo esprimersi, non vedesse e non sentisse? Eluana è stata lasciata dai medici – che non si sentivano di somministrarle un veleno – senza acqua né cibo: in sostanza è morta di fame e sete, sicuramente soffrendo. Un’infermiera ha testimoniato che sia morta implorando la mamma. In casi del genere, la storia è piena di casi di “risveglio”, anche inspiegabili agli occhi dei medici.

Quanto alla Bonino – purtroppo lodata anche da fonti impensabili – è chiaro che vantarsi di aver volontariamente abortito sia una mostruosità: non c’è donna “normale” che non parli delle proprie gravidanze interrotte se non come un trauma morale indelebile. Lo è sovente anche sul piano fisico…

Quanto a personaggi come Putin, Bush, Trump, Berlusconi… Sono visibilmente capi di stato che “tirano” per la propria nazione. E’ già tanto, in questo mondo corrotto i cui tanti politici tirano solo per sé stessi. Ci vuole un po’ di punto di ferro o no? Preferiremmo i governi smidollati che tanto piacciono alle multinazionali ed ai finanzieri? La politica rappresenta il popolo contro l’interesse. è la sola che può farlo. Che non vi riesca per incapacità po collusione è un altro discorso. Diffidiamo, invece, dei capi che evitano il confronto con le urne degli elettori o lo aggirano…

 

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