Nonostante di recente siano venute chiare conferme da parte della classe medica e degli esperti del problema che le cosiddette “droghe leggere” siano molto spesso la strada verso quelle pesanti e la relativa “dipendenza”, un’intera classe politica e un piccolo esercito di “fans” si battono per il “… ma sì, che importanza c’ha!”
Sulla cannabis light un gruppo di deputati, adesso, ci riprova. Una trentina di onorevoli di M5s. Pd, Leu e +Europa ha presentato un emendamento al decreto Milleproroghe, in discussione alla Camera, per liberalizzare la cannabis light. Solamente un mese fa una proposta simile, presentata come proposta di modifica alla manovra, fu dichiarata inammissibile.
Dopo la bocciatura del sub-emendamento alla legge di Bilancio da parte della presidenza del Senato, una trentina di deputati di M5s, Pd, Leu e +Europa torna, dunque, all’assalto della diligenza.
Tali “onorevoli” hanno presentato un emendamento al “famoso decreto omnicomprensivo” in discussione alla Camera.
Il fine è, anche stavolta, di rendere possibile la vendita della canapa industriale al di sotto di una certa soglia di contenuto di Thc. In sostanza i deputati chiedono la liberalizzazione di fatto della cannabis light. Il primo firmatario della norma è Riccardo Magi, di +Europa.
I richiedenti vogliono che si aggiunga all’elenco dei prodotti anche la possibilità di ottenere dalla coltivazione di canapa i preparati contenenti cannabidiolo (CBD), il cui contenuto di tetraidrocannabinolo (THC) non superi lo 0,5% per qualsiasi uso derivanti da infiorescenze fresche ed essiccate e oli”. Ovviamente è richiesto anche che possano essere commercializzati.
L’On.le Magi appoggia la proposta sostenendo che “…è trascorso troppo tempo senza che il Parlamento abbia risolto una questione che colpisce migliaia di lavoratori e centinaia di realtà produttive del Paese legate ai prodotti con cannabis light. Se si fosse trattato di un altro settore, il governo avrebbe già fatto un decreto, ma parlando di cannabis, pur in una forma che non ha alcun effetto drogante, si va per le lunghe”.
Non è il primo ad affermare di premurarsi a favore di …quei lavoratori che con la cannabis ci mangiano.
“Anche stavolta – afferma in sostanza Magi – il rischio per la norma è quello di essere giudicata inammissibile dalla presidenza della Camera, in quanto estranea alla materia affrontata dal provvedimento, in maniera simile a quanto già avvenuto al Senato”.
A Palazzo Madama la decisione della presidente Elisabetta Casellati ha da poco provocato proteste più che …vivaci.
Impressiona, in una situazione in cui le notti in discoteca costituiscono un grave problema e in cui tutto ciò che riguarda la droga dovrebbe essere il tema di un vasto discorso educativo, mirato alla completa “dissuasione” da ogni uso, si discuta di droghe storiche del livello della marjuana con tanta leggerezza.
Aldo Brandini
(Corrispondenza da Roma)
Impaginazione, titoli e didascalie di Germano Scargiali
