Confimprese e i mercatini

Confimprese Palermo ha presentato venerdì 22 Marzo un piano di riorganizzazione e rilancio dei 23 mercati rionali della città, illustrando anche i motivi di crisi del settore, in un’affollatissima assemblea, che si è svolta nei locali dell’associazione Vampa, in via Mozart n. 8. Gli ambulanti hanno parlato delle loro difficoltà e di quello che si potrebbe migliorare.

A illustrarne i dettagli e fare il punto del settore, il Presidente di Confimprese Giovanni Felice.  Ma a discuterne cercando di elaborare un piano che possa soddisfare tutte le parti in causa, all’incontro sono intervenuti anche il Sindaco Roberto Lagalla, accompagnato da Giuliano Forzinetti, Assessore alle Attività produttive ed Economiche e ai Mercati generali e rionali. E c’era anche Dario Chinnici, capogruppo al Consiglio Comunale di “Lavoriamo per Palermo”. Tantissimi gli interessati pronti a discuterne animatamente, convinti di non essere ascoltati. Ma le parole del Sindaco e di chi lo accompagnava hanno placato gli animi. Si è parlato infatti di un piano di rilancio, che porterà i mercati verso una visione 2.0, incoraggiando una clientela sempre più varia, e cercando di soddisfare anche i residenti nelle varie zone, che si lamentano della confusione. Viene quindi illustrato il progetto pilota che include tutta la Sicilia, e riguarda una forma di vendita che ha una storia millenaria. Gli ambulanti seguiranno un percorso formativo, andando a scuola di web security, comunicazione, digital skill, SEO, Netiquette, allo scopo di sbarcare felicemente anche sul web e affiancare la loro consueta attività a quella on line, che offre servizi come la comunicazione a distanza coi clienti, la consegna a domicilio e il pagamento diversificato, anche in criptovalute. Nel suo intervento Giovanni Felice, che è anche Coordinatore di Confimprese Sicilia, afferma: “Sono passati anni da quando il Comune mise mano all’assetto dei mercati. Quello attuale risale 1982, quando erano solo donne che non lavoravano a fare la spesa al mercato. Oggi, nell’era di Internet, i mercati devono funzionare con un sistema di vendita quasi porta a porta. Si pensa anche ai finanziamenti attraverso il PNRR”. Lagalla replica: “Stiamo cercando di riportare l’ordine in città, senza imporre però le nostre proposte, ma discutendone con le varie categorie. Ecco perché siamo qui”. E continua: “I dati che Confimprese riporta indicano una flessione dell’attrattività del mercato rionale, con un 14,9%  di arretramento in Sicilia, e di 19,5% di arretramento in Italia. E continua: “Dobbiamo sconfiggere per prima cosa l’abusivismo e poi, disponendo di oltre 800 postazioni libere nei mercatini della nostra città, ripensare alle assegnazioni, tenendo conto della sostenibilità”. E aggiunge: “Va migliorata anche la pulizia dei mercati, i rifiuti vanno differenziati. Ma i mercati restano ancora una componente essenziale dell’economia cittadina. Le regole e le soluzioni facciamole insieme”. Il sindaco ha anche promesso di potenziare i controlli da parte dei vigili urbani.  Giuliano Forzinetti argomenta: “Siamo a un punto di svolta. I mercatini hanno problemi strutturali ed atavici che stiamo affrontando. Questo cambiamento è richiesto non solo dal Comune e dai residenti ma anche dagli ambulanti. Auspichiamo una sinergia per ottenere risultati importanti come, ad esempio, i bagni chimici, che sono già installati”.  E aggiunge: “Aumenteremo i servizi. Oggi nasce un nuovo modello di mercato da scegliere senza imposizioni dall’alto, ma in accordo con l’intera categoria. La parola d’ordine è mettersi al lavoro, non rimanere fermi”.

Giovanni Felice si sofferma sulla recente notizia, pubblicata da alcuni quotidiani, secondo cui l’Amat   chiede di liberare parecchi spazi occupati dai mercatini: “Non intendiamo replicare all’AMAT – dice Felice – “pensino piuttosto a offrire un buon servizio in quelle zone della città dove i cittadini pagano, e tuttavia i rifiuti abbondano”.  Dal Sindaco e da coloro che lo accompagnano, ancora una voce confortante: “I mercati vanno cambiati, non aboliti, trovando soluzioni congiunte”.

 Nel corso dell’incontro, si è parlato anche della nuova collaborazione con l’associazione “Palermo a km zero” il cui Presidente Salvo Guccione ha già disposto di portare nei mercati prodotti tipici agroalimentari provenienti soprattutto dal palermitano, ed anche qualche bancarella di artigianato.  In conclusione, molto si è detto di quel che si è già fatto, e soprattutto di quel che si potrà ancora fare.  Grandi speranze per tutti, l’incontro è stato un successo. Niente proteste e molti applausi.  

Eliana Lo Castro Napoli

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