Dal guscio della folle Ztl nasce un pulcino mostruoso (Qui Palermo)

Una “normale” mattina in via F. Crispi, una “circonvallazione a mare” che “dovrebbe” bypassare il centro storico “Ztl” e dare ingresso al porto (Tir e turisti). Il Comune è stato definito al Presidente Cannatella il “maggior nemico del porto” in città. E’ il colmo perché trattasi del massimo polo industriale palermitano e della Sicilia occidentale.

La follia della Ztl, così come è stata applicata a Palermo, nata in obbedienza alla generica demagogia dell’UE, non ha mancato di incepparsi gravemente e di danneggiare in modo grave la cittadinanza. Il colmo è che tale restrizione alla vita cittadina sia stata assunta con l’aria dell’originalità e non del pedissequo uniformarsi all’uso generale. Le Ztl sono ovunque, sia che la città sia a clima continentale che marittimo, come Palermo: l’importante è che la Ztl ci sia, è una cosa che “fa buono” e …rende al Comune. Sappiamo bene, però, che la realtà non è altrettanto uniforme. Ciò che è possibile in un posto “magari” non lo è in una altro…   La notizia del giorno è che …centomila multe sono state elevate per infrazioni alla Ztl. E sono multe salate, nei confronti di persone che spesso non “potranno” pagarle. Anche per questo spesso non hanno pagato la cifra che le avrebbe rese “meno inquinanti”…

Ebbene, saltiamo a piè pari di considerare (lo diciamo da sempre) che se Palermo fosse inquinata, le città dell’interno (a clima continentale) dovrebbero essere evacuate in tutto il mondo, che le polveri sottili, qui, provengono in gran dalla sabbia del deserto africano e non da veleni vari, che la Conca d’Oro è spazzata giornalmente dai 4 venti e che la pioggia la lava spesso a fondo senza che i divieti, fra l’altro, subiscano duttili e intelligenti interruzioni. Ma di intelligente – sappiamo – si vede ben poco in giro… Se le “colonnine” danno valori alti o sono mal tarate o male collocati. Tanti tecnici, anche dell’Ispra e dell’Arpa, i due enti preposti nell’ambito dell’amministrazione pubblica, lo hanno ipotizzato.
Il primo danno – il più grave – è, però, che i palermitani che lavorano e che, comunque, vorrebbero incontrarsi, lo fanno ormai con estrema difficoltà. Di regola, rinunciano…

Una "normale" mattina alla Circonvallazione dopo le Ztl.
Una “normale” mattina alla Circonvallazione dopo le Ztl. Non si va da un capo all’altro della città, né dal centro né dalla periferia…

Sappiamo dalla geografia, vista in chiave politica e sociale, che i luoghi della terra hanno un valore che si misura dalla possibilità di far incontrare gli esseri umani fra loro. Ma questo tipo di cultura (autentica) è bandita dalla aspirante “città della cultura”. È una città dove i mezzi di trasporto cronicamente sono inefficienti, i taxi collettivi “veri” aspettano d’essere inventati, dove mancano le strade alternative, i parcheggi, i bypass. Ma dove chiudere le strade, iniziare lavori a tempo indeterminato – proprio sulle vie verticali al mare che scarseggiano – sia il principale scopo dell’amministrazione comunale.

Ultime arrivano le temute “multe a raffica”. Temute perché tristemente attese, visto che il ricavato delle contravvenzioni è una voce ufficiale e fondamentale delle bilancio cittadino. Che si tolgano altri soldi dalle dissanguate tasche dei cives non ha importanza. Che si riduca la città delle chiusure, delle saracinesche abbassate ancora più povera non cale. Palermo è in ginocchio. Qualcuno ne dubita?

Ma c’è chi difende la città e i suoi cittadini. Speriamo bene…

“Dopo una attenta ricognizione e studio da parte della nostra consulta giuridica – reagisce finalmente il presidente dell’Unione dei Consumatori, Manlio Arnone – siamo giunti alla conclusione che ricorrono svariate anomalie e che in più casi si può agire per tentare l’annullamento dei verbali. Pertanto abbiamo predisposto un vademecum utile agli automobilisti”.

Insorge anche Lillo Vizzini di Federconsumatori: “Il sistema di segnalazione ai varchi della Ztl a Palermo non è da ritenere ancora valido. Servono più cartelli informativi. Troppe le multe: bisogna introdurre un minimo di tolleranze per l’orario di inizio e fine”.

Frattanto, centinaia di automobilisti stanno facendo ricorso. In molti casi si è trattato di verbali seriali elevati nel medesimo giorno.

“Sono contestabili i verbali elevati nella stessa giornata – prosegue Vizzini – quelli per pass scaduti (in questo caso si consiglia un pronto rinnovo del pass), quelli notificati oltre il 90esimo giorno dalla data dell’infrazione e sono contestabili i verbali elevati in prossimità di alcuni varchi (questa valutazione viene fatta per ogni singolo caso). Per fare ricorso il cittadino ha solo 30 giorni dalla data di notifica del verbale”.

Secondo taluni, piuttosto che cercare la sanatoria, le unioni dei consumatori dovrebbero difendere tutta la cittadinanza e non solo i furbi che approfittano dell’assenza dei vigili per transitare oltre i divieti, né dei “distratti” che dimenticano di rinnovare i pass… Questo atteggiamento giustizialista cozza, però, contro la realtà di una città e di una nazione oberata dai problemi della sopravvivenza, dalle necessità stressanti di lavoro – soprattutto di chi vive di commercio e libere attività in genere – dalle scadenze di imposte spesso impossibili da pagare e dalle tante altre incombenze che fanno parte, oltre che del lavoro, delle pastoie burocratiche… C’è chi non si accorge dell saracinesche chiuse, degli angoli morti, dove un tempo c’era la vita…

La foto fa notizia perché "Operai Gesip" minacciano il suicidio dal Ponte di Crleone, etrna incompiuta
La foto fa notizia perché “Operai Gesip” minacciano il suicidio dal Ponte di Corleone, eterna incompiuta. Chi parla dell’ampliamento e della modifica tentata senza fortuna (la ditta fallì) dal “cattivo” Cammarata? Il suicidio è un’alternativa nelle fasce povere cittadine. Frattanto il traffico (in gran parte di chi cerca di raggiungere la zona Oreto) continua ininterrotto e indifferente al dramma  che si vive a pochi metri… (Palermo “A’Ziz” sec.XXI).

Viviamo in una Palermo in cui, al limite, i medici non riescono a raggiungere i malati, né i malati i medici. E’ storia…

La Ztl, come altri provvedimenti – che definiamo anche puerili – non fanno che acuire il disagio di una vita non più a misura di uomo, anche e soprattutto per anni di malgoverno. Chi ha, infatti, ridotto Palermo così invivibile, se non chi l’ha governata per tanto tempo?

Soluzione per i multati? Tolleranza zero! Possibilità di rateizzazione? Se ci riesci, l’ennesima! Chi di noi, a forza di rateizzare, capisce più quanto guadagna?

Dal guscio in cui la Ztl ha chiuso la città nasce adesso non un pulcino ma – inevitabilmente – null’altro che un mostro.

Scaramacai

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