E il Coni ritrova l’indipendenza dal governo

I cmpi da tennis del Foro Italico in Roma, costrtuiti prima della guerra, furono utilizzati anche per i Giochi del 1960 e sono ben funzionanti. Qui i campi da tennis
 

Dopo il bastone, la scelta di Valentina Vezzali, preferita da Draghi, rispetto a Diana Bianchedi, schermitrice azzurra anch’essa, pratica di dirigenza e attiva nella ‘battaglia’ per i giochi a Roma, persa per volere della Raggi.

Il Governo ha approvato il Decreto con cui, dopo due anni la politica italiana riconosce la necessità di restituire indipendenza al Comitato olimpico

E’ giunto, infatti, l’atteso benestare della Camera e il CONI ritrova stabilmente l’autonomia persa due anni fa. Anche la Camera ha infatti approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione del decreto “Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento del Comitato olimpico nazionale italiano”.

I voti favorevoli sono stati 397, quelli contrari appena 11. Il provvedimento era stato già approvato dal Senato il 10 marzo scorso, doveva essere approvato entro il 30 marzo e diventa così legge. La norma garantisce al Coni una dotazione organica nella misura massima di 165 unità di personale, fra cui 10 dirigenti.

Anche la piscina, la cui disponibilità è stata riconosciuta al Coni fa parte del Foro Italiaco. Il complesso è tutt'ora di grande bellezza. Il Foro Italico è gestito adesso da Sport e Salute, filiazione del Coni.
Anche la piscina olimpica, la cui disponibilità è stata riconosciuta al Coni fa parte del Foro Italiaco. Il complesso è tutt’ora di grande bellezza. Il Foro Italico è gestito adesso da Sport e Salute, filiazione del Coni.

Al Coni vengono assegnate anche alcune proprietà immobiliari, vale a dire i Centri di preparazione olimpica di Formia e Tirrenia, l’immobile Villena al parco del Foro italico e il Giulio Onesti, di cui restano nella disponibilità di Sport e Salute le sole unità immobiliari destinate alle attività della Scuola dello Sport, della Biblioteca dello Sport. Al Coni resta anche l’usufrutto di Palazzo H, le cui disponibilità va ripartita con Sport e Salute e con l’Università del Foro Italico. Rimodulate anche le risorse spettanti al Coni, che passano da 40 a 45 milioni l’anno, e alla Sport e Salute, che passa da 368 milioni a 363 milioni annui.

Frattanto, l’olimpionica Valentina Vezzali (come abbiamo pubblicato approfondito stamani), per quanto contestata da alcuni, è tutta da godere: una volta tanto non c’è dubbio che possa considerarsi ‘persona giusta al posto giusto’.

(Gesse)

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