Giuseppe Giunchiglia atleta della Waterpolo attraversa a nuoto lo Stretto di Gibilterra in meno di 4 ore

347127309_527569896251596_1663502984528639778_nGiuseppe Giunchiglia, nuotatore della Waterpolo, incurante del freddo e dei pericoli connessi a una simile impresa, ha attraversato lo stretto di Gibilterra in sole 3 ore e 47 minuti.

Giunchiglia, però, non è solo un grande nuotatore, è anche un oculista di valore, il creatore del Circolo Velico Sferracavallo (insieme all’olimpionico Francesco Bruni), nonché il padre di due campionesse di vela, Sofia e Marta, e tante altre cose ancora.  

Lo Stretto di Gibilterra non è certo facile da attraversare se si considera che mette in comunicazione le acque del mar Mediterraneo con quelle dell’oceano Atlantico. Gli antichi navigatori pensavano che costituisse la fine del mondo e immaginavano che Ercole, il semidio, vi avesse posto due colonne per segnarne i confini. Attraversarlo significava sfidare l’ignoto, ma l’essere umano tende sempre a sfidare ciò che è ancora sconosciuto, come dimostra simbolicamente la vicenda di Ulisse narrata nell’Inferno da Dante Alighieri, uomo del medioevo, ma già proiettato in avanti nei tempi.

Infatti, inizialmente, i viaggi dei navigatori portoghesi lungo le rotte del continente africano, poi, la scoperta dell’America, faranno conoscere al mondo intero anche i continenti della terra posti al di là dello Stretto di Gibilterra e fino a quel momento rimasti sconosciuti. Oggi, invece, lo Stretto è attraversato continuamente da navi e imbarcazioni di ogni dimensione e anche questo lo rende particolarmente insidioso.

C’è chi si chiede come mai si affrontino tali sfide e tali fatiche, perché per un’impresa natatoria di questo genere occorre una preparazione fisica e mentale non di poco conto, ma a questa domanda non è facile dare una risposta, i motivi possono essere tanti o uno solo, di certo l’essere umano ha bisogno di sentirsi libero, di vivere nella natura e di mettersi in gioco. Da qui nasce lo sport per il quale si dà tutto e forse anche di più.

Lydia Gaziano Scargiali

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