Favignana torna a “calare” la storica tonnara

Uno scorcio del grande complesso della Tonnara Florio di Favignana, oggi museo. Per “tonnara” si intende un diritto (di pesca), ma anche l’impianto a terra (in questo caso vi si svolgeva anche la lavorazione), poi l’impianto a mare, uno a terra e,infine, il periodo (i giorni) in cui ha luogo (es….c’è tonnara): trattasi dunque di un termine dai tanti significati.
I tonni sono nella "camera della morte". Domani "sarà cibo prezioso e denaro per tutti". Questo avveniva storicamente. Il tonno era nei giorni di tonnara cibo popolare... Frattanto avveniva la conservazione, cioè la salatura delle interiora - la delicata bottarga - e l'inscatolamento. E' uno di quegli animali di cui l'uomo ...non butta niente. Oggi sulla vita reale incombono leggi discutibili: quote tonno in un Mediterraneo in cui i tonni rischiano il tamponamento e in cui da altri continenti vengono a pescarli senza permesso...
I tonni sono nella “camera della morte”. Domani “sarà cibo prezioso e denaro per tutti”. Questo avveniva storicamente. Il tonno era nei giorni di tonnara cibo popolare… Frattanto avveniva la conservazione, cioè la salatura delle interiora – con la delicata bottarga – e l’inscatolamento. E’ uno di quegli animali di cui l’uomo …non butta niente. Oggi sulla vita reale incombono leggi discutibili: quote tonno in un Mediterraneo in cui i tonni rischiano il tamponamento e in cui da altri continenti vengono a pescarli senza permesso…

Riapre la tonnara fissa di Favignana, avamposto d’identità e vero gioiello di museo industriale, riassumendo quella funzione produttiva di pesca del tonno rosso per cui primeggiò nella storia. Sarà”calata” a partire dalla prossima stagione.

Si tratta, nei fatti,  di una delle più grandi tonnare del Mediterraneo e probabilmente della più famosa. E’ stata anche fra le ultime a rimanere in attività. Da alcuni anni il grande complesso a terra, che comprendeva sia i grandi hangar (trizzanò) per conservare le barche (muciare), sia i magazzini per la lavorazione e soprattutto l’inscatolamento – prima della Florio e negli ultimi anni della Parodi – sono stati trasformati in museo. L’allestimento è moderno e assistito da “suoni e luci” e da immagini sonore in movimento.

In seguito all’attività impressa dall’attuale Governo regionale, la tonnara di Favignana ritorna al suo antico splendore. La decisione è stata assunta il 13 novembre 2018
Edy Bandiera a preso a cuore le sorti della pesca siciliana, danneggiate da norme inadatte, spesso nate dall'esperienza oceanica e non da quella mediterranea... Inoltre i problemi di spopolamento della fauna pelagica (cui il tonno appartiene) sono relativi rispetto a quelli del pesce stanziale (fauna bentonica).
Edy Bandiera ha preso a cuore le sorti della pesca siciliana, danneggiate da norme inadatte, spesso nate dall’esperienza oceanica e non dalla realtà  mediterranea…
Inoltre i problemi di spopolamento della fauna pelagica (cui il tonno appartiene) sono relativi rispetto a quelli del pesce stanziale (fauna bentonica).

“È stato – afferma Edy Bandiera, assessore all’agricoltura e alla pesca – un complesso e proficuo lavoro di squadra con il comune di Favignana, che ha visto l’Assessorato impegnato nei confronti del Ministero per far valere le ragioni legate alla produttività della tonnara come tonnara fissa, a determinare l’ufficializzazione, da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della ripresa delle attività di pesca del tonno rosso”.

“La storica Tonnara di Favignana – precisa Edy Bandiera – sarà affidata alla storica azienda Nino Castiglione s.r.l. a conclusione di un’operazione strategica per la Sicilia e per il rilancio dell’intero indotto delle Isole Egadi, alla quale l’Assessorato aveva lavorato con costanza fin dal lontano mese di marzo, quando si parlò di nuove attribuzioni di quote”.

Era stato proprio l’Assessore Bandiera, alla luce degli aumenti progressivi del totale ammissibile di cattura del tonno rosso per il triennio 2018-2020, che riconosce all’Italia una quota pari a 3.894,13 tonnellate per l’annualità 2018 (vale a dire 589,31 in più tonnellate rispetto all’annualità 2017), a chiedere contestualmente che le quote venissero distribuite in maniera proporzionale tra i diversi sistemi di pesca, e che particolare attenzione venisse posta alle tonnare fisse, per le quali veniva richiesta una quota non inferiore alle 80 tonnellate.

“Siamo alla fase conclusiva del percorso, i fari adesso sono puntati sull’ultimo step, ovvero quella dell’attribuzione della quota, che deve essere assegnata dal Ministero, e che certamente – conclude  l’Assessore – deve essere tale da rendere l’insediamento economicamente sostenibile, oltre che altamente produttivo. Su questo, sulla tutela della marineria siciliana tutta e sulle nuove attribuzioni di quote tonno, continueremo la nostra azione e il nostro proficuo ed incisivo pressing nei confronti delle istituzioni nazionali e comunitarie”.

Una delle più famose immagini a ricordo della tonnara favignanese con in primo piano l'ultimo rais Gioacchino Cataldo recentemente scomparso (vedi ns articolo) e il suo vice Clemente Ventrone che tirano un tonno valutabile in quasi 300 chili.
Un famoso”scatto” che è diventato anche un disegno e un poster a ricordo della tonnara favignanese con in primo piano l’ultimo rais Gioacchino Cataldo recentemente scomparso (vedi ns articolo) e il vice Clemente Ventrone (biondo) che tirano un tonno do circa 300 Kg.

Una realtà che ha una valenza peschereccia, ma altre valenze etnologiche, storiche e folkloristiche, quindi turistiche, riprenderà vita e avrà un futuro se sortirà un risultato economico positivo da valutare in base ai vari parametri da noi accennati…

(Testo di Germano Scargiali con novità da comunicato ufficiale dell’assessorato)

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