Fratelli d’Italia presenta a Palermo i candidati alle nazionali

Visibili nella foto Adolfo Urso e Tania Pontrelli

Può sembrare un paradosso – e non è, certo, l’unico del momento – che dalla destra, che non sputa certo sulle manifestazioni (se pacifiche) di Casa Pound e Forza Nuova, si inizi a parlare con un’invettiva contro i passi indietro della democrazia in Italia. L’invettiva è quella di Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia, la cui invettiva è rivolta contro la legge elettorale. In effetti, anche un bambino si accorgerebbe, ormai, che, esprimendo due “voti secchi” solo “al partito”, sia al Senato, sia alla Camera, venga escluso dalla scelta dei suoi rappresentanti. E – non dimentichiamolo – deputati e senatori sono i rappresentanti diretti del popolo italiano.

Nello Musumeci in una recente immagine ( foto Mike PALAZZOTTO X Ansa)
Nello Musumeci, Governatore della Sicilia, in una recente immagine ( foto Mike PALAZZOTTO X Ansa): così acceso anche ieri durante l’invettiva contro il sistema elettorale…

E’ come se la Nazione – cioè l’insieme dei cittadini – sedesse nelle poltrone di Palazzo Madama e Montecitorio. Questo dovrebbe essere. Ma ciò resta relegato in una visione certamente ideale, perché – parliamoci chiaro – non è mai stato così: i candidati sono stati scelti sempre con una decisa partecipazione dei partiti. Ma adesso, né la forma, – tantomeno – la sostanza vengono rispettate. E poi, dopotutto, al “tempo delle preferenze”, molte sorprese si verificavano. Qui assisteremo prima ad una scelta strategica dei partiti che indicano i candidati (tu sì, tu no), poi la scelta dei collegi migliori dove piazzarli (sicuri, mezzi sicuri, proibitivi): c’è da esser certi al 100% che questo rosatellum è una degenerazione del porcellum e, tanto più, del mattarellum

Ha ragione Nello Musumeci che ieri nella sala congressi del San Paolo Hotel ha rinunziato ad aprire il discorso presentando le elezioni  (lo faccio a malincuore, ha detto)  e si è dedicato all’invettiva contro il sistema elettorale…

Il neo Governatore della Sicilia ha accennato certamente ai presenti, che saranno in lista, ha raccomandato di votare compatti con tutta la famiglia per il suo partito, ma poi ha detto francamente che non poteva non cedere alla tentazione di parlare di questi primi giorni – un’ottantina – di esperienza al governo della Sicilia. Governo, per modo di dire, stando alle sue parole: perché lo ha trascorso e lo continua a trascorrere cucendo i brandelli di quella che fu la Regione. Una soma enorme, pari a quasi 800 milioni di Euro sta per tornare non spesa all’Europa e i tempi sono ormai strettissimi. Come impegnare delle cifre se non esistono progetti? Nonostante questo, tanti euro sono stati impegnati, nulla rispetto a quelli che mancano. Ma opera già una commissione di ingegneri per progettare in fretta opere da realizzare e che si possano portare avanti con i soldi europei…

Non sono mancati, poi, momenti di humour, quando si è notato che, dopo la nomina a commissario per l’acqua, Musumeci abbia provveduto facendo istantaneamente …piovere. Come dire che un po’ di “fattore c” non guasta mai!

Adolfo Urso, apprezzato Viceministro al Commercio con l'Estero nel Governo Berlusconi
Adolfo Urso, apprezzato Viceministro al Commercio con l’Estero nel Governo Berlusconi

Poi si sono succeduti al microfono i presenti. Fra questi, il più noto dei presenti Adolfo Urso, a lungo sottosegretario al Commercio estero, notoriamente apprezzato per il suo lavoro, dentro e fuori l’Italia, con il governo Berlusconi. Urso si porta in Sicilia (Camera), sua terra d’origine e dove ha anche vissuto.

Prima a parlare, Elena Ferraro, imprenditore (si è autodefinita al maschile) del settore sanitario, titolare del Centro polidiagnostico di Castelvetrano. E’ nota come la “Signora antiracket” per aver denunciato un tentativo di estorsione nei suoi confronti da parte del clan di M. Messina Denaro…  La Ferraro si è detta impegnata in queste elezioni al fine di instaurare un clima di onestà e di professionalità nel settore imprenditoriale.

Poi si è parlato di arte e cultura con Carmelo Caruso, personaggio noto nel mondo della musica come ex direttore del conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo. Caruso ha sottolineato l’opportunità di accettare di buon grado stanziamenti da parte di chi dall’estero ammira l’Italia, come il sultano di Oman che ha donato 2 milioni di euro alla Sicilia…. Poi ha esortato accoratamente i presenti a rendersi conto dei problemi del settore musicale, laddove occorrerebbe assolutamente riformare le leggi relative alle Fondazioni musicali e sinfoniche che sono inappropriate.

Adolfo Urso, che pochi giorni fa all’Hotel Wagner aveva ricordato come personalmente, quando privo di incarichi politici operativi, si era dedicato alla propria professione di consulente alle imprese (…sono tornato al mio lavoro come mi ha insegnato mio padre), ha espresso un concetto preciso. “Stiamo per superare positivamente queste imminenti elezioni, ma notiamo che il peso del Meridione e della Sicilia si rivela già decisivo per il risultato. Comportiamoci con la consapevolezza che la Sicilia è una regione cui il governo italiano deve tutto”.

Solo così, in altri termini “…facendo – secondo Adolfo Urso –  di questa Regione quella cui il governo deve tutto il proprio potere, in virtù del decisivo contributo elettorale, potremo ottenere tutto ciò che è stato negato all’Isola, a partire da ciò che lo Statuto speciale le riconosce”. Urso ha presentato anche Tania Pontrelli, non perché ce ne fosse bisogno, ma per sottolineare il contributo che la presenza e la partecipazione di questa donna politica nell’ambito del partito è stata sempre notevole e in alcune occasioni decisiva.

Hanno poi parlato Raoul Russo, molto applaudito ed Alessandro Aricò, anche lui ben accolto dai presenti: due giovani, ma anziani per militanza, nella politica di destra della Città di Palermo. Presente anche Gianpiero Cannella, che non è andato al microfono.

In prima fila una candidata al Senato, una sostenitrice di Palermoparla, che, a propria volta, la sostiene: Margherita Lanza di Scalea.

Sempre in prima fila, il “grande vecchio”, Guido Lo Porto, che ricordiamo presidente per un quinquennio dell’Assemblea regionale di palazzo dei Normanni al tempo. E’ stato il solo quinquennio, fra quelli recenti – ci permettiamo di far notare – in cui presidente della Regione (Cuffaro) e presidente dell’assemblea fossero sulla stessa linea politica e dello stesso ordine di idee. Non ci stupiamo se quello fu il tempo in cui si aprirono in Sicilia strade e acquedotti e stavano per realizzarsi i termovalorizzatori ed altre opere di primaria importanza, bloccate, poi, congelate o poste nel nulla dai governi Lombardo e Crocetta: Dieci anni che passano alla storia come il decennio nero della storia dell’autonomia siciliana…

Giusi Savarino attivissima nella genesi di "Diventerà Bellissim" ch prende il nome da un'espressione di Paolo Borsellino, che fu attivo nel M.S.I e in Alleanza Nazionale.
Giusi Savarino attivissima nella genesi di “Diventerà Bellissima” che prende il nome da un’espressione di Paolo Borsellino. Il magistrato palermitano, compianto e indimenticabile,  fu parte attiva nel M.S.I e in Alleanza Nazionale. Sono ancora fra noi i suoi amici dei tempi del volantinaggio giovanile…

Fra i giovani in prima fila, importante la presenza di Giusi Savarino, una presenza decisiva fra i fondatori di Diventerà bellissima, un movimento che è divenuto un partito in occasione delle recenti Regionali, considerate lungo la Penisola come la prova generale dell imminenti elezioni nazionali.

Fra i simpatizzanti in platea, nelle primissime file, anche la Signora Costanza Afan de Rivera, nipote di Donna Franca Florio e, per parte di padre, discendente diretta della Famiglia spagnola dei Rivera, la cui nobiltà risale alla presenza spagnola in Sicilia che diede il nome alla città di Ribera.

Presenti anche il Direttore editoriale di Palermoparla, Signora Lydia Gaziano, docente di Lettere e Filosofia, ed il redattore, Guido Francesco Guida, cardiologo. Riconosciuto in platea anche Diego Torre, presidente provinciale della Milizia dell’Immacolata, organizzatore della marcia per la Vita.

Germano Scargiali

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A margine della manifestazione di ieri al San Paolo.

L’invettiva di Musumeci è proseguita contro le violenze politiche lungo le strade d’Italia e del mondo. Il chiaro riferimento è ai fatti di Palermo e alla violenza nei confronti di un esponente di Forza Nuova. Il Governatore ha sottolineato che le sue parole non sarebbero state meno accese se si fosse trattato di una violenza “di destra” nei confronti di una pacifica espressione degli esponenti della sinistra. “Giusto – ha affermato Musumeci – manifestare anche vivamente il contenuto delle proprie idee, purché lo si faccia nel rispetto della controparte e nei limiti imposti dalle regole, scritte e non scritte, della società civile”.

A proposito di Adolfo Urso, ecco una aneddoto. Chi scrive queste che si trovava alla Breda, fabbrica di vagoni ferroviari ed altre componenti per le ferrovie…

“Urso – ci dissero i dirigenti, per lo più di origine napoletana – è un uomo politico come non si erano visti prima. Parte con la valigetta vuota e torna con la valigetta piena”. Il riferimento era ai viaggi di Adolfo Urso da viceministro al Commercio con l’estero ed ai suoi viaggi, soprattutto nell’area Mediterranea, in Africa e Medioriente. ‘In un altro pianeta’, rispetto alla …regola, ci permettiamo di commentare noi.

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