Il Renziario prima della tempesta – L’Italia alla svolta

Dite la verità è la migliore della settimana

Si avvicina il redde rationem? Da imitatore e figlio putativo di Berlusconi – o aspirante tale – Matteo Renzi è diventato di tutto: per molti, il Pinocchio nazionale, ma di fatto, ancora il “probabile” puparo politico d’Italia. Intendiamoci, si fa per ridere, perché i pupari sono “altri”, cioè quelli che non si vedono: quelli che lo hanno portato su ed ora lo tengono sull’orlo del burrone. Gli daranno o no una spinta con 4 dita da dietro la schiena, come hanno fatto ad altri ed è loro costume ad ogni livello?

Lo chiamano Pinocchio Si sono già stancati – ad esempio – dei 5Stelle o li terranno ancora da Roma alle periferie, per rompere i giochi quando serve? Frattanto danno prova della loro maestria a Torino, Roma e ovunque, com’è evidente, li hanno rotti eccome… Ed anche della Raggi Pinocchia non mancano le caricature.Per riprendere in mano Roma e l’Italia “ce vorrebbe un fachiro”: così dicono nella Capitale dove fachiro significa anche mago. Ci vorrebbe competenza e carattere. Dove trovare le persone giuste? Fra gli ex comunisti? Oppure fra gli ex nulla?

E' nasona pure quella...
E’ nasona pure quella…

Si dice, però, che caricaturare, far girare barzellette – epiche quelle su Mussolini, solo storiche quelle sul libro non finito su Berlusconi – equivalga, almeno in parte, a rafforzarne l’immagine. Sarà… Si dice fosse così per il Duce… Ma erano cose dei tempi in cui c’era lui, caro lei…

Sul giovane premier nazionale, leggi Matteo ex sindaco di Firenze, se ne dicono e se ne fanno di pesanti, col malcostume del giorno d’oggi in cui si vive nell’eterna attesa di …toccare il fondo. Ma anche nelle sfere della politica di malcostume non ne manca. Se il merito di Renzi è di aver capito che bisogna riformare il comunismo verso un socialismo “molto” liberale – strada senza ritorno – il maggior torto è di aver governato col vecchio motto “tutto mio tutto mio”: cariche di sottogoverno etc tutte ai suoi amici e conseguente defenestrazioni senza guardare alla qualità dello scarto ed a quella del sostituto, spesso peggiore anche di molto…

Dobbiamo stare vicini vicini
Dobbiamo stare vicini vicini

Abbiamo detto sfere e Checco Zalone ha inchiodato Renzi nella sua “Canzone all’Italia” repubblicana col verso: “… piuttosto che tagliare il Senato, mi taglio un coglione”. Non è fine, ma i comici sono comici…

Sul “prendo tutto” Renzi non ha avuto limiti. Se preso …il più bel fico del bigonzo. Al femminile, poi… Senza remore, fra le ire di sua moglie, se la tiene accanto. Chiamalo stronzo dicono a Rom,a. Bedda è, dicono a palermo. Facevano così anche Mussolini e Hitler. Paragone eccessivo. Meglio Togliatti… Tutte bedde in verità erano…

In realtà – ripetiamo – non tutto il renzismo è da buttare. Il neo – neo compromesso storico, intendiamo il Patto del Nazareno in un momento drammatico per l’economia in genere, per lo star in Europa, per i guai dell’euro, dell’impossibile colmare il disavanzo, per la trasformazione in atto nel Mediterraneo, per la delicata ed auspicata svolta in Africa e Medioriente, ce n’è …con le coffe. Letteralmente.

Foto tessera: Matteo in "cosa farò da grande" : Lo Zar di tutte le Italie
Foto tessera: Matteo in “cosa farò da grande”, Lo Zar di tutte le Italie…

La cosa “carina” è che solo le stravaganze sessuali di Berlusconi arrivano in Italia davanti al giudice. E i gradi di giudizio non sembrano più tre, ma 6, 9, 12, 18… E non certo da oggi, tempi di intensa caccia alle streghe per le …molestie sessuali. Già, in tempi di attentati, “tentati” dietro la porta di casa, il reato più sbandierato dai media è se, dietro le porte, qualcuno allunga le mani sulla bella collega. Dante è il primo a ricordare quanto sia grande la porta dell’inferno. Basterà per far passare tutti?

Ma Il Berlusca ha i suoi nemici giurati: caricaturato, imitato, barzellettato come pochi, una vera cornucopia per gli umoristi, ha i nemici giurati: in tribunale e nello spettacolo. Ah, fanno anche sul serio…

Berlusconi? Ce penso io a servillo! Che dico? Servillo!
Berlusconi? Ce penso io a servillo! Che dico? Servillo! Il giullare antiberlusconi N.2. Ma è Arte con la A maiuscola. Da Oscar. Ma l’avevate mai visti dei film storici su personaggi politici vivi? C’è sempre una prima volta… Ma chi c. era sto’ Tony prima fare Berlusconi?

C’è il giullare N.1, Benigni “Roberto, Roberto” (che oca quella sera l’amata Sofia) e il giullare N.2. Tutti da Oscar! La campagna anti Berlusca scatenata prima delle “siciliane è, invece, un’altro error di un PD sempre più acefalo: nella peggiore ipotesi (per la destra) non potrebbe giovare che ai 5Stelle…

Stavolta l'ammazzo: Boccassini Ilda, quasi Gilda e perciò rossa come l'indimenticata Hayworth...
Stavolta l’ammazzo: Boccassini Ilda, quasi Gilda e perciò rossa come l’indimenticabile R.Hayworth… (foto accanto)

(Scaramacai)

Gilda Rita Hayworth

 

 

 

 

Inseriamo questo articolo dolce amaro e con qualche spunto di riflessione – come si usa oggi – speriamo gradito, fra gli articoli di costume. Perché, se cambiamento si voleva, questo – un po’ lo sarà anche nel sociale. Tanti topi sono già saltati dalla barca che affonda. Chi ha fatto comoda carriera da “lecchino” delle sinistre e delle massonerie e relative mafie, che hanno comandato sono ad oggi, potrebbero restare a mare, come fossero stati sul Titanic… (D.)

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