INUTILE INSISTERE CON PROMESSE VARIE !

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Inutile insistere con promesse di vario tipo, fintanto che non si rescinde la Convenzione di Dublino, l’Italia è destinata ad essere l’unico “porto sicuro” di tutta la UE, indipendentemente dalla registrazione nautica della nave di “rescue” a spasso nel Mediterraneo in cerca di occasioni da beneficiare!
C’è da discutere sul significato legale di “naufragio” e di quando concorrono i termini della “Legge del Mare”, nonché del significato di “porto sicuro”.
Diciamolo in breve: l’Italia è diventata un centro di raccolta e assistenza immigrati al costo di circa 4,5 miliardi/anno (DEF 2018).
In Italia sono stati stabilizzati circa 2,5 milioni di stranieri su una popolazione aliena di circa 5 milioni di persone, ovvero quasi il 10% della popolazione totale italiana MA la disoccupazione, sempre in Italia, ha superato i 5 milioni di individui in età occupazionale e ai quali fu promesso il RdC.
E’ ovviamente una forte incongruenza: o noi o loro ma non c’è posto per tutti!
La causa principale è la governance della UE: fin quando le stupidissime e inconcepibili strategie economiche UE continuano a distruggere l’economia italiana, di lavoro per gli italiani ce ne sarà sempre meno perché la paga oraria offerta dalle imprese è meno conveniente dei sussidi governativi.
D’altra parte l’immigrazione stabilizzata occupa soprattutto cantieristica e manovalanza non specializzata (i famosi lavori che gli italiani non vogliono più fare), rimangono libere posizioni d’élite ma anch’esse non offrono retribuzioni comparate con il costo della vita e col livello di specializzazione richiesto ed ecco per chi può la fuga all’estero.
Cosa si dovrebbe fare?
L’Italia deve mostrarsi coraggiosa e per prima cosa rescindere dalla Convenzione di Dublino per mutate condizioni operative (non sono più accettabili 120.000 sbarchi l’anno) bloccando comunque le navi “rescue” appellandosi alla definizione di naufragio che non può intendersi 50 persone in un canotto di appena 3 metri in grado di fare solo una decina di km in mare aperto e spacciarli per “naufraghi”.
In questi casi le navi ONG di raccolta, devono trovarsi altri lidi per rilasciare i “naufraghi” ma non certamente in Italia, altrimenti dovranno riportarli da dove sono partiti e bisogna essere cinici altrimenti non si finirà mai!
La questione UE non finisce qui ma abbiamo altre cose da rigettare: la prima è l’innesto dell’Italia nella “guerra per procura” contro la Russia.
Se gli USA vogliono condannare la UE ci stanno riuscendo per benino e il colpo di grazia lo daranno imponendo l’acquisto delle LORO forniture di energia ad un costo molto maggiore di quello un tempo praticato e contrattato con i russi.
E’ chiaro che i soldi che stanno spendendo per sostenere l’armata ucraina, qualcuno glieli deve restituire: ovvero gli Stati della NATO e quelli concorrenti DEVONO PAGARE LA LORO PARTE !
FacciamoCI guerra… oltre al danno la beffa…
Ovvero ci stiamo penalizzando per fare il grande favore agli americani di proteggere i loro interessi specifici oltremare, condannando le nostre famiglie a vivere in una paurosa recessione!
MA SI PUO’ ESSERE PIU’ STUPIDI DI COSI?
Nessuno si preoccupa dei cittadini ucraini ma tutti sono interessati a inviare armi e soldi per continuare l’azione bellica e i generaloni guerrafondai ancora insistono che è una “lotta per la libertà dei popoli”!
Menzogna pura e semplice amplificata dalla corruzione giornalistica: nessuno parla dei 14.000 ucraini russofoni martirizzati dalle milizie naziste Azov, benemerite dell’attuale Presidente.
Nessuno ricorda che nel 1991 la Russia di Eltzin prese un impegno ben preciso nel proteggere le quattro grandi etnie ucraine e nessuno ricorda che scesero in campo proprio per la protezione della minoranza russofona e per bloccare la pulizia etnica condotta dagli Azov !
Negli articoli pubblicati, abbiamo più volte riportato notizie in merito, ci resta solo che sperare in una pace da tradurre con la concessione di autonomie locali, come fu chiesto già nel 2017 dai russi e mai ascoltati (forse perché si voleva proprio la guerra!).
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Un’altra forte nota di rammarico la esprimo contro la decisione definitiva della UE d’introdurre tra i commestibili autorizzati anche la farina di insetti, obbligando i pani/pastifici a tenere ben separati i farinacei e i prodotti da granaglie, da quelli realizzati con farine alternative.
Un po’ la storia delle granaglie OGM (organismi geneticamente modificati). Questi non presero piede perché contenenti frammenti di DNA di scorpione.
Ora dalla UE, non contenti ci impongono l’intero insetto!
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Orami la UE si è dimostrata perdente su tutta la linea, prima che sia troppo tardi chiudiamo la Commissione UE, licenziamo il Parlamento UE e voltiamo pagina verso il FEDERALISMO EUROPEO: poche leggi comuni e ogni nazione potrà gestirsi al meglio, anche con doppia circolazione monetaria, come ai tempi dell’ECU! 
Del resto in 20 anni di gestione da parte del Parlamento UE, sottomesso alla Commissione UE non sono stati raggiunti nemmeno il 50% degli obiettivi prefissati e la scelta di seguire gli errori di una guerra per procura contro la Russia è stato il colpo di grazia.
Faremo ancora in tempo a recuperare l’economia con una nuova Federazione degli Stati Europei?!
Non so ma – secondo me – sarà possibile cambiando radicalmente politica economica, abbandonando l’attuale neoliberismo e attuando una vera politica socialista liberista, come ho codificato nel seguente libro:

“New Economy & Socialismo” – Lorenzo Romano

Ed. EtaBeta-ps  ISBN 979-12-59687-71-5
Lorenzo Romano (da Roma)

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