La Questione palestinese si potrebbe risolvere, se solo si volesse…

La questione palestinese si risolverebbe con la definizione precisa e controllabile dei confini tra Stato d’Israele e lo Stato della Palestina nella ‘’striscia’’ di Gaza, SOLO CHE NESSUNO LI VUOLE!

L’attacco di forze combinate con mezzi militari anche risibili (deltaplani e aeri superleggeri), è stato un gravissimo errore strategico da parte di Hamas, perché oltre a causare soprattutto danni alle persone, fatto gravissimo di per sé, ha dato a Israele la copertura politica per una sua risposta militare ben più pesante  e profonda ed è quanto sta accadendo in questi giorni !

Sembrerebbe quasi un “canto del cigno”.

Di certo è un periodo nel quale anche i coloni non sono stati tranquilli e la loro voglia di espandersi oltre i confini teorici tra Israele e Palestina non si è mai sopita.

Di tanto in tanto ecco qualche scaramuccia, un grilletto tirato che alla fine lascia partire un colpo e allora Hamas attacca in forze sperando di trascinare l’islam nella guerra contro Israele.

L’immediato messaggio dell’imam iraniano è stato un chiaro invito alle forze islamiche di unirsi per una battaglia che potrebbe decretare la fine di Israele ma anche la possibilità di cancellare lo stesso Iran con uno scambio di bombe atomiche. Difficilmente ci sarà una risposta realistica.

Nessuno parla di pace ma solo di colpe ancestrali, di eventi che risalgono a 3.500 anni fa la cui realtà è dispersa in tanti documenti taluni dei quali dichiarati sacri.

 
Vale la pena tornare così tanto indietro nel tempo per dimostrare una realtà divenuta ormai irreversibile?

Allora è INUTILE sostenere l’uno o l’altro dei contendenti.

Le forze militari arabe (quindi non il popolo palestinese della ‘’striscia’’ di Gaza che è il vero martire innocente) si ricordino che per ogni conflitto contro Israele, di volta in volta hanno fatto perdere un po’ di territorio al popolo palestinese (vedi grafica).

Il risultato di questa ultima guerricciola potrebbe essere la perdita di tutta o di parte della ‘’striscia’’ di Gaza perché – per quanto gli arabi vorrebbero – nessuno può permettersi una guerra allargata ove subentrerebbero le armi nucleari e ciò significherebbe la totale distruzione delle nazioni cobelligeranti.

Una soluzione potrebbe essere il ritiro da una buon parte dei territori occupati da Israele nel nord dell’area, per crearvi la “nuova e moderna Palestina”, con i soldi ricavati dalla vendita a caro prezzo della ‘’striscia di Gaza’’ a Israele e finalmente costruirvi confini seri e invalicabili, controllati dall’ONU.

Inutile supporre il ritiro dal Golan e dagli altri territori occupati senza una buona contropartita, Israele li considera giustamente ‘’zone cuscinetto’’ per proteggere le sue principali strutture da eventuali attacchi a sorpresa…

L’accennata soluzione di ‘’spostare’’ Gaza va in questa direzione!

Lorenzo Romano (da Roma)

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