“Le Vie dei Tesori” ultimi giorni a Palermo

Lo scalo di Boccadifalco univa Palermo con il mondo al tempo dell’elica, cioè fino ai primi anni del dopoguerra. Sostituito da P. Raisi, conserva mille ricordi sportivi e militari. Svolge ancora una funzione nel cuore cittadino. La visita è interessante…

Quinto e ultimo week end per Le Vie dei Tesori a Palermo. Come capitale italiana della cultura la Città ha coinvolto palermitani e ospiti in una serie di viosite inusitate e interessanti… Le visite narrate nei muse, i depositi e le collezioni, gli antichi siti che narrano della storia di una “Perla del Mediterraneo” sono state molto gradite al pubblico… Luca Vullo ha accompagnato i visitatori lungo i segreti del palcoscenico del Teatro Massimo aperto da gioovedì. All’itinerario contemporaneo si aggiungono il Museo del D (riteniamo si tratti del Museo del Disegno di Nicolò D’Alesandro, ndr), il Percorso delle Botteghe artigianali, le Passeggiate guidate…

Dagli affreschi dimenticati dell’Abatellis ai salotti sontuosi di Palazzo Mirto, dai sollazzi normanni alla roccaforte difensiva voluta dagli arabi. La visita al palcoscenico del Teatro Massimo, anticipata a giovedì 1. E ancora, l’ex aeroporto militare di Boccadifalco, che apre in notturna, le piccole chiese che raccontano storie di millenni, fino al regista e performer che “maneggia” la lingua dei siciliani. E le passeggiate degli esperti, che salgono a Montepellegrino e o cercano le rovine dei bombardamenti.

Una chiusura col botto quella de Le Vie dei Tesoriche nelle scorse settimane ha toccato quota 220 mila visitatori e si prepara all’ultimo weekend con un programma, se possibile, ancora più appetitoso. Che avrà anche una coda, visto che il prossimo finesettimana – dal 9 all’11 novembre – si aggiunge la Notte Bianca che aprirà gratuitamente i nove siti dl percorso arabo – normanno – bizantino, patrimonio dall’Unesco, a Palermo, Monreale e Cefalù. 

La piccola Cuba o Cubola è stata "visitabile" all'interno dell'antica Napoli. Come la Cuba si trova lungo il corso Calatafimi ma un po'ì distante e dalla parte opposta.
La piccola Cuba o Cubola è stata “visitabile” all’interno dell’antica Napoli. Come la Cuba si trova lungo il corso Calatafimi ma un po’ì distante e dalla parte opposta.

Intanto questo weekend apre già eccezionalmente solo giovedì 1 novembre dalle 10 alle 17il retropalcoscenico del Teatro Massimo, che è da sempre tra i luoghi più richiesti del festival. Sarà l’ultima occasione per quest’anno, di scoprire i segreti conosciuti solo a scenografi, macchinisti e datori luci, tutto un mondo affascinante che deve per forza funzionare come un orologio. 

Altro giro, altro tour. Partendo dai musei e siti istituzionali dove domenica (4 novembre) si potrà scegliere tra l’ingresso gratuito (come ogni prima domenica del mese, dalle 10 alle 13) e la visita guidata proposta dal Festival. Da Palazzo Abatellis dove verranno raccontati gli affreschi dimenticati che arrivano da Palazzo Sclafani, e i cicli aggiunti nel 1634 da Pietro Novelli, esposti nella (di solito chiusa alle visite) stanza della direzione. La mano del Novelli si ritrova anche nell’enorme affresco dell’ex ospedale Fatebenefratelli, che per Le Vie dei Tesori apre anch’esso soltanto la domenica.

Da Palazzo Abatellis a Palazzo Mirto è un passo, ma di rara preziosità: perché il secondo, (aperto domenica dalle 10 alle 13, turni di visite guidate ogni 40 minuti) è un museo di per se stesso della famiglia Filangeri. Arredi settecenteschi, porcellane, salotti, e un segreto “girevole” che vi spiegheranno sul posto nel corso di una particolarissima “visita in tre tappe”: dopo un’introduzione all’ingresso, la visita sarà estesa al primo piano per scoprire il particolarissimo organo di Beyer – un organo a cilindro del XIX secolo, costruito dal viennese Anton Beyer, “meccanico di corte” del Regno delle due Sicilie, considerato un po’ l’antenato del juke-box  – raccontato dall’artigiano e restauratore di strumenti antichi, Ugo Casiglia. Seconda tappa davanti al prezioso salottino restaurato due anni fa da Le Vie dei Tesori, su votazione on line dei visitatori: lo racconterà Ginevra Lo Sciuto, restauratrice della cooperativa Properart. La visita si chiuderà con il restauratore Marco Di Bella che mostrerà anche alcuni modelli e volumi originali della “biblioteca Hackert”.

Opportunità di visite dedicate anche per la Zisa e la Cuba, autentici sollazzi dei sovrani normanni nel cuore del “Genoardo”; ma anche per San Giovanni degli Eremiti e per il Castello a Mare, voluto dagli arabi e conservato nei secoli; quando si pensò di abbatterlo, nel 1923 si sollevò un’intera città e dovettero desistere. Da non perdere il Museo archeologico Salinas (aperto fino alle 17,30) che conserva la Pietra di Palermo con l’elenco dei 15 faraoni, a cui fanno la guardia inossidabili tartarughe acquatiche (possibile un brunch/break al Cafè Culture del museo) e le sculture “antiche” di un russo contemporaneo come Evgenij Antufiev, visitabili solo fino a questa domenica. Infine, il Museo d’arte contemporanea Riso che ospita anche un’antologica su Croce Taravellae alcune installazioni della “Foresta urbana” che si scopre en plein air a piazza Bologni.

Elicottero da lavoro a Boccadifalco.
Elicottero da grande carico a Boccadifalco.

Visto che di musei si tratta, l’occasione è buona per segnalare, sia la bella collezione archeologica, sia quella numismatica e figulina della fondazione Branciforte, dove fino a domenica il percorso comprende anche la visita al bellissimo salone della biblioteca, affrescato dal Moncada… Da segnalare ancora i depositi della GAM (Galleria arte moderna), che conservano un numero di tele e dipinti in genere di grandissimo valore artistico e storico… Si visitano su prenotazione sabato 9,30 – 13 e 15,30 – 17, 30 e domenica 9, 30 . 12,30 e 15,30 – 17 sul sito www.leviedeitesori.i

Boccadifalco notturna. Sono tantissimi i luoghi che Le Vie dei Tesori apre in questo ultimo weekend. Con una sorpresa giunta in corsa, organizzata proprio per festeggiare l’enorme affluenza che ha avuto Boccadifalco. Venerdì, sabato e domenica, alle 19 e alle 22, sono state organizzate visite serali di 90 minuti a piedi all’interno dell’ex aeroporto militare che nasconde ben tre bunker, ma anche la torre di controllo e l’hangar risparmiato dai bombardamenti della guerra. Le visite saranno soltanto previa prenotazione sul sito www.leviedeitesori.it  (biglietto singolo 3 euro), per massimo 40 persone per volta…

(Testo da comunicati raccolto rivisto e impaginato da Germano Scargiali)

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