Luciana Littizzetto in favore dei bulli? Si rivolge alla professoressa colpita dagli alunni e le dice: “ con gli alunni ci vuole empatia”

L’uscita in difesa degli alunni, che hanno sparato a pallini contro la loro professoressa, da parte della nota comica Luciana Littizzetto è emblematica su un certo modo di pensare e di agire di certi soggetti. Forse, per questo, paradossalmente, l’attrice andrebbe addirittura ringraziata perché il suo intervento, al di là delle sue intenzioni, fotografa la situazione reale di tante scuole italiane.

Che cosa ci dice, in sintesi, la Littizzetto? Che lei ha insegnato nelle scuole per nove anni, che riusciva a cavarsela in classe con gli alunni, anche se i problemi non mancavano neanche allora, poi, però, si è stancata e ha preferito cambiare mestiere. Lei, in verità, c’è riuscita e chi non può andrebbe, invece, disprezzato, come mostra di fare lei?

Noi vorremmo chiederle, cara Littizzetto, se a un professore è richiesto solo di cavarsela con i propri alunni o se anche di insegnargli la disciplina per la quale ha ottenuto la cattedra. In verità, tra i professori che hanno un buon rapporto coi ragazzi ci sono pure quelli che di questo secondo aspetto non se ne preoccupano granché. La comica cita pure l’empatia, qualità che sarebbe necessaria per relazionarsi con gli alunni. L’empatia, certo, può essere utile, ma i ragazzi, a scuola, più che di un comico hanno bisogno di una guida, di una persona, insomma, che lavori e li faccia lavorare.  

E’ solo un caso che i programmi scolastici da vari anni diventino sempre più striminziti, gli esami, per il passaggio da un ciclo a un altro, aboliti, le verifiche semplificate e via discorrendo?

Poi c’è chi si lamenta e vorrebbe tornare indietro, alla scuola di una volta, ma non si può perché mancano le condizioni e la prima, quella fondamentale, si chiama educazione civica. Ora vogliamo mandare in aula le professoresse alla Littizzetto, quelle tanto amiche, tanto compagne, ma a proposito: “Compagne di chi?” Forse dei tanto, da lei, demonizzati “arrivisti di successo?” 

La Littizzetto che, invece di schierarsi dalla parte della sua collega, che non ha avuto la sua fortuna, la colpevolizza accusandola, in pratica, senza neppure conoscerla, di non sapere insegnare, ma lo sa che, in tal modo, le sta facendo una sorta di mobbing? Ricordiamo, infatti, per chi non lo sapesse, che la professoressa in questione, per la quale lei l’empatia certo non la dimostra, non solo è stata colpita, fisicamente e moralmente, dai suoi alunni, ma deve pure subire l’ironia e il biasimo di chi avrebbe, invece, il dovere di difenderla?

Gli alunni della professoressa, in questo caso, non meritano comprensione alcuna, non hanno alcuna giustificazione per il loro gesto, vile e cattivo. Hanno fatto un’azione gravissima e meritano una punizione esemplare anche perché, nel caso non dovessero averla passerebbe un bruttissimo segnale: quello che a scuola si può fare quel che si vuole, tanto poi non succede niente.

Di più, in barba al politicamente corretto tanto professato, l’attrice piemontese si è mostrata, in questa circostanza, accondiscendente con i bulli, perché è proprio così che si allevano i boss tanto stigmatizzati. 

Lydia Gaziano Scargiali   

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