Avete dubbi su chi sia il Cav? La notizia la apprendiamo al volo sul Televideo Rai, voce – si fa per dire, perché scrive – che si distingue per obiettività. Già: dove trovare vero giornalismo in Tv? Diciamolo, non è facilissimo…
Mattarella abbraccia il Cav e si tratta di Silvio Berlusconi: “Basta con i populisti!”. Questo il senso che sembra dare il Presidente a quell’abbraccio… Ridiamo a crepapelle, un po’ come abbiamo fatto per la “contentezza” quando la Roma (delle frequenti delusioni da sempre) ha dato lezioni di calcio nientemeno che al Barcellona di Nessi. Ma ora ridiamo per tutti coloro che risero, ridevano, ridono di Berlusconi e – soprattutto – lo ridono, lo accusano di tutto. Tranne – dice lui, che ama le battute – del delitto di Cogne.
Eccolo lì, ottantenne, chiamato al capezzale dell’Italia senza governo da un altro che gli “anta” rendono più saggio.
Silvio Berlusconi, non appena Matteo Salvini ha terminato la sua comunicazione a nome di tutto il centrodestra ha approfondito, a modo suo, il solco con i Cinque Stelle con l’ormai famoso: “Mi raccomando – ai giornalisti – siate bravi e sappiate distinguere i veri democratici da chi non conosce l’abc della democrazia”.
Parole impreviste, che non piacciono agli alleati, perché rendono impossibile il dialogo già compromesso dal “gran ritorno” del leader del centrodestra.
Dopo l’exploit polemico del Cavaliere – lo chiamano sempre e ancora così, nonostante… – e le solite prese di distanza sia pentastellate che leghiste, la realtà è quell’asse infernale “Salvini – Cinque Stelle” si è spezzato come la corda troppo tirata… Da una parte il centrodestra ha saputo mostrare he la propria natura granitico (è quasi un sol partito e, come tale, ha vinto realmente le elezioni) non era la favola del paese. Una delle tante, una delle solite…
Così, Silvio Berlusconi assieme a Giorgia Meloni, ha chiesto a Salvini di parlare a nome della coalizione con il fine visibile di legarlo stretto al ruolo di “leader” dell’intero centrodestra e non solo del suo partito.