In una notte di duemila anni fa accadde un miracolo: nacque un bimbo in una grotta e un bue e un asinello lo riscaldarono col loro fiato. Il bimbo divino era sceso sulla terra per la salvezza di tutti gli uomini. Non nasceva in una famiglia ricca o importante, però Maria e Giuseppe lo vegliavano con tanto amore.
Eppure quel minuscolo esserino, nato in povertà e a rischio di morte, avrebbe cambiato la storia.
C’è un prima e un dopo Cristo. In tutto il mondo contiamo gli anni dalla nascita di Gesù.
Un evento apparentemente banale ha cambiato le vite di milioni, anzi miliardi, di persone.
La nascita e la vita di Gesù contraddicono le più diffuse convinzioni umane sul valore prioritario da attribuire a denaro, successo e potere. Gesù, infatti, tutto quel che realizza nel corso della sua esistenza lo fa tramite un solo mezzo: l’amore. Tutti gli altri mezzi, infatti, generalmente considerati dalla gente necessari per ottenere dei risultati importanti, con Lui, si dimostrano, invece, inutili, se non addirittura dannosi.
Gli apostoli che lo seguirono, all’inizio, erano solo dodici, ma col tempo questo numero si è moltiplicato infinite volte e i cristiani oggi sono oltre due miliardi. Sia pure attraverso tante difficoltà e persecuzioni il numero dei cristiani aumenta continuamente nel mondo e non c’è paese che non ne abbia almeno una rappresentanza. Certo, purtroppo non tutti quelli che si dicono cristiani sono tali realmente, ma nonostante i grossi limiti che la natura umana ha, i seguaci di Gesù sono la prova più clamorosa dell’avvenimento straordinario che la sua nascita ha causato.
Stringiamoci, perciò, attorno alla grotta e ammirando la poetica scena di una povera stalla illuminata dalla luce di una stella facciamo rinascere in noi i sentimenti che più ci avvicinano a Dio: l’amore per gli altri esseri viventi, la gioia di vivere, la speranza in un futuro di pace e serenità.
