Nuove regole e i militari per farle rispettare

Esercito in strada ferma i possibili trasgressori. “Quest’epidemia è come una guerra”, ha detto Donald Trump dopo un primo momento di ‘negazionismo’ simile a quello di Boris Johnson, rientrato a sua volta… Polizia, vigili e soldati letteralmente a caccia dei ‘ribelli’. La massa concorda: ‘fanno bene, devono …acchiapparli tutti’.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva sancito, con un decreto del Governo, di chiudere in tutta Italia bar, ristoranti e negozi consentendo le uscite soltanto per comprovate esigenze di lavoro e familiari‘. Non bastava. Viva le regole! Si farà dunque un nuovo provvedimento della durata di due settimane. Più giù ‘il vademecum’ con tutte le novità che stanno per entrare in vigore…

Mentre i media fanno il possibile per seminare non una ‘colta prudenza’, ma il panico – che si sa è più dannoso dell’epidemia in sé – emerge, già nel linguaggio, ‘l’Italietta’ da due soldi che non ha perso il complesso del ‘morto di fame’ e del travet tipo Policarpo de Tappetti. La vera Italia è un’altra da tempo, ma la nostalgia è forte, soprattutto in chi comanda. In quel Re, nudo da tempo, che – però – non se ne fa vergogna…

Espressioni come “si può andare a fare la spesa” o “si può passeggiare il cane“, o ancora “non bisogna dir bugie ai vigili“, ripetute dai nostri telegiornali, rappresentano la miserevole qualità della cultura media italiana già nel linguaggio. E’ – chiariamo – una sottocultura evidentemente ‘imposta’… 

Uscire per …fare la spesa? Ma no: …per acquistare tutto il necessario dal cibo agli oggetti di prima necessità. Passeggiare il cane? Ma no: quantomeno, portare a spasso il cane Non bisogna dire bugie ai vigili? Ma no, gli adulti non dicono bugie, semmai mentono, dicono menzogne!

Ma usare un linguaggio più forbito – appena più consono – avrebbe avuto l’aria di parlare a delle persone a dei cittadini ‘veri’ e responsabili…

Ma ecco le nuove regole che entreranno in vigore dal 25 marzo. Sarebbero dovute bastare delle ‘raccomandazioni’, per di più  ‘raccomandazioni di massima’ , ma ciò avrebbe potuto significare che ‘il potere’ avesse un minimo di considerazione per la dignità e l’intelligenza del cittadino medio. Un inciso: per far crescere un giovane, il miglior atteggiamento è di dargli fiducia. O no? Ma lo Stato vuol far crescere i suoi cives? Non sembra proprio! E non sono necessari neppure questi ‘puntuali’ esempi! Meglio tenerli mediamente ignoranti e puerili, per poi – magari – fare come in questi giorni quelle che hanno tutta l’aria di essere ‘prove generali di dittatura‘.

La paranoia di ...fare dispensa ad oltranza. Altro che fare la spesa? E' il festival del consumismo. A Natale la gara è all'albero più grande, adesso è al carrello più pieno! Si fanno provviste come se tra poco ci fosse la guerra. L'alcol è scomparso da tutti gli scaffali. Anche se basta diluire la candeggina nell'acqua per ottenere un ottimo disinfettante per le mani e le superfici di casa (se ce ne fosse bisogno, ma non c'è). C'è chi fa bollire l'acqua ...del rubinetto. Ma il virus non sopravvive nell'acqua...
La paranoia di …fare dispensa ad oltranza. Altro che fare la spesa? E’, come diciamo sin dell’inizio dell’epidemia, il festival del consumismo. A Natale la gara è all’albero più grande, adesso è al carrello più pieno! Si fanno provviste come se tra poco ci fosse la terza guerra mondiale. Ogni categoria sociale, ogni organo governativo, ogni speculatore fa la propria parte… L’alcol è scomparso da tutti gli scaffali. L’amuchina è un mito. Anche se basta diluire la candeggina nell’acqua per ottenere un ottimo disinfettante per le mani e le superfici di casa (se ce ne fosse bisogno, ma non c’è). C’è chi fa bollire l’acqua …del rubinetto. Ma il virus non sopravvive nell’acqua neppure pochi attimi…

Le nuove regole

1. I supermercati restano aperti anche nel fine settimana

I centri commerciali, i supermercati e i negozi che vendono alimentari rimangono aperti anche il sabato e la domenica. Le limitazioni chieste da alcuni governatori non sono state accolte dal governo nella convinzione che la chiusura in alcuni giorni avrebbe aumentato la presenza in quelli di apertura. Rimane la regola di entrare uno per volta a seconda della metratura dei negozi e di mantenere la distanza sia all’interno, sia mentre si è in fila fuori. E la raccomandazione di usare guanti e mascherine.

2. Uffici pubblici e privati

Gli uffici pubblici rimangono aperti. Per gli uffici privati resta la limitazione di dover dimostrare di non poter esercitare l’attività in smart working, ma questo lascia comunque libertà di movimento ai dipendenti. Alcuni uffici pubblici hanno comunque deciso autonomamente di non consentire l’accesso al pubblico, come l’Agenzia delle Entrate-Riscossione che ha chiuso gli sportelli e sospeso i pagamenti, dalla rottamazione alle nuove cartelle fino al 25 marzo, data di scadenza del primo decreto di chiusura.

3. I parchi: Limiti alle passeggiate, tempo e distanza

L’ordinanza emessa dal governo vieta l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici. La disposizione serve a impedire alle persone di passeggiare e soprattutto di stare troppo tempo fuori di casa.

Per questo anche le passeggiate con il cane potranno essere effettuate in prossimità della propria abitazione e per un tempo limitato. Le aree verdi senza recinzione saranno vigilate dalle forze dell’ordine oppure dai soldati per impedire a chiunque di entrare.

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Assolutamente ridicoli sono i limiti all’aria aperta così come vengono imposti e ‘spiegati’ in Tv…

Sin dall’inizio “l’informazione” ha cercato di contrabbandare l’idea …dell’aria infetta. Con uno zelo degno di miglior causa.

Tanto tuonò che piovve: adesso, hanno ‘acclarato‘ che i virus corona albergherebbero sulle goccioline della nebbia, come su un aereo,  e si manterrebbero sospesi per…uccidere le mosche al volo. Felici, finalmente, ma non c’è niente di più ascientifico

I virus vivono solo all’interno del corpo animale e si diffondono solamente con lo stretto contatto fra soggetto e soggetto. Ma questo i Tg lo dicono solo di sfuggita… 

La labilità di tutti i virus, nessuno escluso, fa sì che ‘ci teniamo’ come endemici – cioè ininterrottamente in agguato –  i virus dell’HIV e il Virus Ebola. Due minacce ben più gravi che sono costantemente ‘fra noi’ senza che per questo facciamo …tanti drammi.

Ovviamente è opportuno fuggire il contagio che avviene, però, esclusivamente con la stretta vicinanza, possibilmente ‘al chiuso‘, con il ‘portatore’ sintomatico o asintomatico.

Ma questo tutti gli anziani con qualche sofferenza appresso, lo facevano, da responsabili, ad ogni inverno.

Quanto durerà? E’ chiaro: esattamente come ogni altra influenza. Passerà con l’arrivo del bel tempo. Che è già da settimane in Sicilia.

Ma  ecco che è in arrivo la minaccia delle piogge di aprile. Finirà, adesso, il mondo per questo? Dai Tg pare di sìNo ,invece. Le forti piogge sgominano le epidemie e, in particolare, quelle virali. Ricordate il miracolo fondamentale di Santa Rosalia? Scatenò la pioggia su Palermo e ancora ringraziamo lei e…Giove Pluvio…

Scaramacai

Nota

Una tantum qualcuno ‘spara’ la palmare verità: il Re è nudo. Un medico la dice chiara. E’ il caso il caso del Dr. Raffaele Morelli. Testualmente: occorre stare lontano dal contagio, non dal sole, dall’aria e dal movimento. Movimento e ginnastica, respirare all’aria aperta fa parte della migliore profilassi contro qualunque virus, incluso, ovviamente, il Covid – 19.

Così – una volta per tutte in un’intervista televisiva che ha fatto il giro d’Italia – la Dottoressa Roberta Villa

“…Il rischio di contagiarci – ha chiarito l’esperta – non deriva dal fatto che il virus possa circolare nell’aria. Il virus si trasmette attraverso delle goccioline di saliva, quindi la ragione di questa distanza da tenere, è la distanza di sicurezza per cui anche con un colpo di tosse è difficile che il virus possa raggiungere un’altra persona in una quantità sufficiente per contagiarla”.

Continua la dottoressa Villa:  Utile aprire le finestre di casa? “Certo, è importane proprio perché nell’aria non c’è il virus. Non c’è una nube tossica o batteriologica, non ci sono radiazioni, più facciamo circolare l’aria, meglio è. Aggiungo anche che se qualcuno ha un terrazzo, un balcone o un giardino dove far giocare i bambini, non c’è ragione per non farlo, purché non si venga in contatto con altre persone”.

E uscire a far movimento? “Chiariamo le cose: il decreto dice che sono consentite attività motorie all’aperto purché non in gruppo. Il commissario Borrelli però ha precisato che questo non è raccomandato. Secondo me dobbiamo entrare nella logica di non guardare al comportamento che ci provoca la multa, ma a quello che ci aiuta a superare questa situazione. Quindi il buonsenso ci dice: ‘tutti devono fare il possibile per stare il più possibile a casa’, ma se per qualcuno è importante farsi la corsa al mattino presto o in un’area dove non c’è nessuno, non è qualcosa che può compromettere l’efficacia di queste misure. L’importante è comunque mantenere sempre la distanza. Quindi, se in un’area isolata una persona vuole andare a fare una passeggiata, non succede nulla. Ma l’importante è veramente cercare di restare in casa e ridurre il rischio per tutti di contatto tra le persone”.

Sarebbe consentito fare sport all’aperto, quindi

“Alle condizioni appena esposte, cioè cercando il più possibile di evitare il contatto con le altre persone. E direi anche di evitarlo, perché ci espone al rischio di farci male: una banale distorsione o frattura significa caricare il pronto soccorso e il sistema sanitario. Quindi se uno proprio ha un attacco d’ansia e ha bisogno di fare due passi, va bene, ma l’importante è veramente evitare il più possibile di uscire e venire a contatto con le altre persone”. (Il 20 marzo l’ordinanza di cui parliamo sopra ha vietato le attività all’aperto che non siano nei pressi di casa propria, ndr).

Mala corsa fa male?

“Si era parlato di questa cosa – prosegue Roberta Villa –  perché il paziente 1 era un maratoneta, allora volevamo capire come mai una persona cosi in buona salute, un atleta di 38 anni, potesse aver avuto una forma così grave della malattia. Ci sono degli studi che mostrano un eventuale leggero calo delle difese in chi si sottopone ad allenamenti strenui, ma io direi che non è certo la corsa che espone al rischio di questa malattia. Inoltre le persone giovani e sane sono a minor rischio, ma questo non vuol dire che il rischio sia 0…”

La dottoressa si è espressa anche a proposito della vitamina C.

“No – precisa la Villa – non ha benefici effetti. Questa è una delle bufale girate in questo periodo. Deriva dal fatto che alte dosi di vitamina C in vena siano state utilizzate, in modo sperimentale, per il trattamento delle forme gravi. Ma i consigli che stanno girando, anche su whatsapp, di prendere alte dosi per la prevenzione della malattia non sono fondati. Alte dosi di vitamina C possono, invece, provocare calcoli renali, ma soprattutto posso sfatare l’idea che siccome si prende la vitiamina si è più protetti”.

Buonsenso e cultura, quindi, ben di più che le leggi catenaccio‘, anche se l’Italia non è la sola ad imporre con la forza misure in buona parte inutili e mal poste. Il ‘potere’ del resto è stolido e categorico più o meno dappertutto. Prime fra tutte quelle simili alla chiusura dei giardini pubblici e soprattutto dei lungomare. Una passeggiata al sole, specie respirando la brezza di mare cha a Palermo è, comunque, dappertutto,  fa – al contrario-molto bene e – come abbiamo detto – è da considerare profilattica.

 

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