Oh che bel castello l’Utveggio ma Palermo non lo utilizza

Il Castello Utveggio e Palermo: le due “realtà” si ammirano l’un l’altra. Qui da un elicottero se ne ha un’immagine insolita e anch’essa molto suggestiva: tutta bellezza più immaginata che vissuta: Palermo è anche una sequela di sogni inespressi.

ll Castello Utveggio venne costruito dal 1928 al 1933 ed è attualmente proprietà della Regione Siciliana. A volerlo fu la famiglia Utveggio per adibirlo a lussuoso albergo. Il progetto venne affidato allo Arch. Giovan Battista Santangelo.

Come struttura alberghiera l’Utveggio entrò in crisi negli anni antecedenti la Seconda Guerra Mondiale, per poi venire del tutto abbandonata. Nel dopoguerra, quando l’Utveggio era stato già danneggiato perché destinato a “quartier generale”, circolò anche l’idea che, in quegli anni difficili, le luci illuminate di un luogo di lusso su Palermo che, distrutta dalle bombe, versava in grandi difficoltà socio economiche, sarebbe stata un’offesa alla povertà di tanta gente… Opinioni che si ripeterono similari all’arrivo degli yacht alla Cala. Discutibili, ovviamente, anche perché il lusso di qualcuno rende puntualmente ai molti e speso giova al decoro del tutto… 

L'Utveggio dovrebbe tornare ad essere una delle attrattive cittadine con una destinazione sia culturale che mondana: niente di tutto questo. E c'è chi sogna da anni una funicolare per il santuario con fermata presso il Castello. Altri sogni...
L’Utveggio dovrebbe tornare ad essere una delle attrattive cittadine con una destinazione sia culturale, sia mondana: niente di tutto questo. E c’è chi sogna e progetta da anni una funicolare per il santuario con fermata presso il Castello. Altri sogni e progetti d’una Palermo di pura fantasia…

Fu negli anni Ottanta che il Castello passò in proprietà della Regione, che lo restaurò e vi ospitò il Cerisdi, una scuola di formazione nel campo economico e manageriale che determinò il ritorno all vita per un palazzo che, in cima ad un cocuzzolo a sé del Monte Pellegrino, contribuisce certamente a caratterizzarlo. Il Cerisdi, in pratica, privatizzò il palazzo, che rimase accessibile solo a chi veniva coinvolto dall’attività della scuola e quella di convegnistica. Oggi difficilmente la sua costruzione verrebbe consentita, tantomeno ad un privato. In realtà il “cocuzzolo” nasconde alla vista della Città un piccolo altipiano occupato da una pineta dove i palermitani compiono gite appena “fuoriporta”….

Il Castello Utveggiosi caratterizza per il colore rosa e per le merlature tutt’intorno alla parte superiore. Attualmente, il castello viene concesso all’occasione. Di sera vi si svolgono serate estive e defilé di moda. L’interno è visitabile solamente durante convegni o manifestazioni.

Il castello Utveggio è definibile come un imponente palazzo in stile liberty tendente al neogotico e arieggia, certamente, ad un castello. Con il suop originale colore rosa pallido è qualcosa di originale e “diverso” dalle regole, come è lecito attendersi a Palermo, una città dalle tante “sorprese”…

Posto sul ben noto Monte Pellegrino, il promontorio incantato fra il mare e Palermo di cui determina il panorama cittadino, inquadrandola sullo sfondo di un proscenio che la fa bella. Così l’Utveggio diventa parte integrante e caratterizzante del “più bel promontorio del mondo” come W, Goethe definì il “monte” (Viaggio in Italia) a 346 mt sul livello del mare contro i 609 del tutto, con vista sulla città.

Il “Castello”non ha mai avuto una funzione militare, né era stato – evidentemente – costruito per questo. Infatti la costruzione dell’edificio iniziò nel 1028, venne ultimato nel 1933 e inaugurato l’anno dopo. Il progetto dell’architetto Giovan Battista Santangelo, docente nella Facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo, fu eseguto su un ordinativo del Cavaliere Michele Utveggio. Questi aveva acquistato nel 1927 i terreni dal Comune di Palermo e finanziò l’intera opera, inclusa la strada di collegamento e il sistema di approvvigionamento idrico.

L’edificio venne subito adibito ad albergo di lusso, col nome di Grand Hotel Utveggio. L’invidiabile vista sul golfo di Palermo e sull’intera città ne avrebbe dovuto garantire il successo e consntito di emulare l’hotel Villa Igiea costruito sul mare…

L’impresa costruttrice, di proprietà dello stesso cavaliere Utveggio, era all’epoca fra le più moderne e attrezzate dell’intera regione, tanto che riuscì a terminare la difficile opera in soli 5 anni.

Nonostante le lecite aspettative, l’idea imprenditoriale non ebbe successo, anche sel’offerta per l’epoca fosse estremamente competitiva. Dopo poche stagioni in affari, già alla vigilia della seconda guerra mondiale l’attività era in declino. Si tentò allora di aprirvi un casinò, ma senza successo.

La guerra e l’utilizzo della zona da parte delle truppe fasciste inizialmente, e di quelle alleate in un secondo tempo, decretarono la decadenza e la chiusura definitiva dell’impianto, che restò per molti anni abbandonato ed anche preda dei vandali…

La torretta belvedere sotto il'Utveggio è proprio quella di un castello: era meta contiinua di palermitani e turisti...
La torretta belvedere sotto il’Utveggio è proprio quella di un castello: era meta contiinua di palermitani e turisti…

Il merito di acquistarlo e restaurarlo, nel 1984  spetta ad un ente con personalità giuridica destinato alla realizzazione di una scuola manageriale: il Cerisdi, centro di alta formazione non più operante. In questa occasione vennero aggiornati gli interni in stile originale e furono adeguati gli impianti idrici, elettrici e informatici..

Non manca – com’è una regola a Palermo – una storia cupa e di mistero , che stona col sole splendente e l’azzurro del cielo contro i quali si stagliano di solito il Mionte e il Castello. Nel corso di una testimonianza resa al processo Borsellino quater  un brigadiere addetto al distaccamento della Forestale di Palermo-Falde depose: “abbiamo sentito via radio che il torrettista della postazione monte Pellegrino ci ha comunicato che vedeva del fumo provenire dalla zona di via D’Amelio”.

Questo resta uno dei tanti interrogativi del caso e del processo, che è fra i più discussi e gravi della storia cittadina e di quella nazionale: la torretta è sotto il Castello. Le testimonianze del processo hanno, però, escluso che l’edificio – come si adombrava – fosse in uso ai servizi segreti.

Oggi Palermo attende ancora la valorizzazione del suo “amato Castello Utveggio”. Mille i propositi e i progetti, ma come tanti “beni” in Sicilia, per non concederli a qualcuno non vanno a nessuno. E la Sicilia langue…

Un tempo l’Utveggio era meta di gite e vi si portavano i turisti, perché dalla suggestiva torretta, spostata in basso in direzione della città e del Golfo che si conclude con il caratteristico Capo Zafferano, la vista è fra le più belle che Palermo offra dall’alto.

(Storia sintetica ricostruita e commentata da Germano Scargiali)

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