Speciale #CANNES70 – (DAYS 10&11)

Deludenti le giornate finali dove si salva solo Joaquin Phoenix e la sua interpretazione in YOU WERE NEVER REALLY HEREYOU_REALLY

da Cannes Luigi Noera – Venerdì 26 e Sabato 27 Maggio – Foto per gentile concessione del Festival de Cannes

Nelle due giornate conclusive del Festival sono tre i titoli in concorso. Dalla Germania Fatih AKIN ha presentato AUS DEM NICHTS (IN THE FADE). Il regista è autore di Tschick (Goodbye Berlin) presentato ad Alice nella Città 2016, di origine turco vive ad Amburgo, e ci parla ancora della sua seconda patria. Se il lungometraggio precedente aveva una sua drammaturgia, nel film presentato a Cannes non c’è potenza di linguaggio, ma solo una mera esercitazione della conoscenza del mestiere di regia. Non è da meno François OZON che con AMANTE_DOUBLEL’AMANT DOUBLE prosegue dopo la presentazione a Venezia lo scorso settembre di Frantz, riflessione in B&N sulla drammatica Grande Guerra, con la doppiezza dell’animo umano in un thriller che stenta a decollare nella prima parte ed ha necessità di dialoghi esplicativi per rendere partecipe lo spettatore di quanto accade sulla scena.

Infine il festival si chiude in questa edizione ingombrante per la ordinarietà del linguaggio con il film dell’inglese  Lynne RAMSAY che presenta YOU WERE NEVER REALLY HERE. C’è il ritorno tanto atteso di uno degli attori preferiti John C. Reilly e l’attesissima interpretazione di Joaquin Phoenix. Questo in una performance ragionata a tavolino, ci racconta di un veterano di guerra eroinomane. Un supereroe che con un martello inchioda alle loro responsabilità i vari personaggi cattivi che incontra. Molte scene scioccanti però sono frutto della sua immaginazione distorta dall’uso delle droghe. L’ultima proiezione Fuori concorso è un gioellino con il quale ROMAN POLANSKI D'APRE'_POLANSKYomaggia il mondo della scrittua e del cinema. Si tratta del thriller D’APRÈS UNE HISTOIRE VRAIE [BASED ON A TRUE STORY]La selezione UN CERTAIN REGARD si conclude con un adattamento da Checov di Stephan KOMANDAREV POSOKI (DIRECTIONS) Basato su eventi reali, la sceneggiatura scritta a quattro mani da Simeone Ventsislavov e Stephan Komandarev intreccia sei storie di altrettanti tassisti in una libera interpretazione del racconto di Chekhov, Grief, con alti e bassi nella drammatugia.POSOKI

Ultimo giorno di proiezioni anche per QUINZANES DES REALISATEURS con il Film di chiusura: PATTI CAKE$ di Geremy Jasper alla sua Opera Prima.

Invece la 56ma SEMAINE DE LA CRITIQUE si è conclusa venerdì con la premiazione. Sabato sono stati assegnati i premi collaterali.

Per Cannes Classics suggeriamo il collage 1951-1999: A short history of short films presentato dal  Festival de Cannes. Il programma è curato da Christian Jeune e Jacques Kermabon. Spiegel van Holland (Miroirs de Hollande) da Bert Haanstra (1951, 10mn, The Netherlands) / La Seine a rencontré Paris di Joris Ivens (1958, 32mn, France) / Pas de deux by Norman McLaren (1968, 13mn, Canada) / Harpya by Raoul Servais (1979, 9mn, Belgium) / Peel by Jane Campion (1986, 9mn, Australia) / L’Interview by Xavier Giannoli (1998, 15mn, France) / When the Day Breaks by Amanda Forbis and Wendy Tilby (1999, 10mn, Canada) oltre a Lucía di Humberto Solas (1968, 2h40, Cuba)

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