TERREMOTO NEL CENTRO ITALIA: aggiornamento ore 8.00 26 agosto

sismografo-2-8di Luigi Noera – 26 agosto. Dopo due giornate convulse contro il tempo per recuperare chi è rimasto sotto le macerie, il bilancio delle vittime continua purtroppo come prevedibile ad aumentare, ma anche le scosse susseguitesi non danno tregua alle popolazioni del reatino e maceratese così duramente colpite. E’ di poche ore fa l’ultimo bollettino del INGV che conferma quanto il fenomeno della dissipazione dell’energia non sia ancora terminato e così reciata: “Alle ore 8.00 del 26 agosto sono stati localizzati complessivamente circa 928 eventi: 100 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 10 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0. Dalle 16.00 di ieri (ora dell’ultimo aggiornamento) gli eventi di magnitudo maggiore di 3.0 sono quelli riportati nella tabella sottostante; il più forte è quello delle ore 06.28 italiane di magnitudo ML 4.8 a 3 km da Amatrice (RI).”

Eventi sismici localizzati dalle ore 03:36 alle ore 08.00 italiane del 26 agosto tra le province di Rieti, Perugia, rieti_26ago_ore_08Ascoli Piceno, L’Aquila e Teramo. La stella bianca è il terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto alle 03.36 del 24 agosto. (copyright INGV)

Come si vede l’area interessata da queste ulteriori scosse, che è bene precisare sono tutte inferiori alla prima di magnitudo 6.0 delle ore 3,36 della notte del 24 agosto, interessano un ampia zona da Nord a Sud dell’evento distruttivo principale.

A questa mattina le vittime superano complessivamente le 250, ma le persone salvate sono oltre 200 e si dispera per eventuali corpi sepolti sotto le macerie dell’Hotel Roma di Amatrice con i suoi 40 posti letto che per alcuni è diventato un simbolo. E’ una strage se si pensa che solo ad Amatrice le vittime sono più di 200 su una popolazione residente di meno di 3000 anime. E’ vero pure che tra le vittime ci sono villeggianti, purtroppo anche seconde e terze generazioni di chi nel dopoguerra era partito per migliorare la proprio condizione nella Capitale ma aveva lasciato le proprie radici in queste belle terre, ma anche tremolanti. Amatrice come gli altri Classificazione_sismica_Italia_2014_pdfcentri colpiti è classificata dal punto di vista sismico di prima categoria che in termini pratici è la più pericolosa. Allora se il corso principale si è sbriciolato come si vede dalle foto aeree pubblicate dai media con tetti rimasti intatti che si sono adagiati sulle murature polverizzate questo significa che gli abitanti di Amatrice vivevano inconsapevolmente sotto una bomba ad orologeria. Eppure in questi anni del terzo millennio la normativa italiana sulle costruzioni in zona sismica ha subito una accelerazione ed un progresso radicale facendo proprie sia le luttuose recenti esperienze nazionali che quelle di paesi come l’America ed il Giappone in termini di criteri progettuali molto stringenti. E’ doveroso quindi che la Procura abbia aperto un fascicolo riguardo al caso eclatante della scuola di Amatrice ristrutturata solamente qualche anno fa. Ma condividiamo anche il contenuto di alcuni articoli di testate giornalistiche estere che parlano di una Italia dove la Bellezza è fragile. Questa fragilità è però dovuta all’incuria delle istituzioni che sono preposte al bene comune. Purtroppo per alcuni nostri politici è più conveniente intervenire nell’emergenza che porre in atto precauzioni preventive. In queste ore i proclami di buoni propositi sono tanti da tutte le istituzioni e ci si augura che sia veramente così intanto come in ogni tragedia gli italiani debbono curarsi l’ennesima ferita dovuta all’incuria della cattiva politica che purtroppo come un cancro è ormai permeata nel tessuto sociale. Il rovescio della medaglia questa volta positiva è lo straordinario fenomeno di solidarietà da tutte le parti d’Italia unita nel dolore.

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