Un grande messaggio di speranza ai Funerali di Biagio Conte Una folla immensa si unisce in Cattedrale per l’ultimo saluto: Cattolici, Musulmani, Israeliti, Cristiani di varie confessioni, Indù

Il bene vero, l’amore disinteressato, è compreso da tutti. Quando ad assistere un uomo malato, nei suoi ultimi giorni di vita, è un popolo intero, vuol dire che qualcosa di grande, di straordinario è successo. La sua morte, la morte di Biagio Conte, non è una fine, è solo un inizio. Ciò è palpabile in cattedrale e fuori, sono in tanti ad avvertirlo.

Biagio, con la sua esistenza terrena, ha lasciato un segno indelebile. Non l’odio vince il mondo, ma l’amore.

Fratel Biagio, postosi sulle orme di Gesù Cristo, ha vissuto con semplicità, con umiltà, lottando per far vincere il bene ed è riuscito, senza mezzi, a coinvolgere nella sua opera tante persone, uomini e donne, che lo hanno seguito e coadiuvato.

Ai suoi funerali si è assistito a una grande partecipazione corale: il mondo della politica, tutte le classi sociali, le più varie etnie, gli appartenenti a varie confessioni religiose: cattolici, musulmani, israeliti, cristiani di varie chiese, indù…Biagio ha unito una città, ha indicato a tutti una via di pace e di collaborazione fraterna. Siamo certi che il suo messaggio non resterà inascoltato.

La Missione Speranza e Carità continuerà la sua attività: ha salvato tanti emarginati dalla fame, dal freddo, dal bisogno, ma soprattutto dal male, che è soprattutto tristezza, solitudine, paura.

In fondo, ci ha dimostrato che fare il bene non è difficile, basta seguire l’esempio di Gesù e dei santi. Sì, dei santi.

Molti ora gridano: “Biagio santo subito”. Certo, giustamente, ma ci sembra anche l’occasione di ricordare l’opera dei numerosissimi santi della Chiesa cattolica, santi e sante, che hanno compiuto tante opere straordinarie, non solo prodigi e miracoli, in cui alcuni non vogliono credere, ma anche interventi fondamentali per salvare esseri umani o migliorarne l’esistenza.

Si critichino pure gli errori o le mancanze degli uomini di Chiesa, quando è giusto farlo, ma non si dimentichino neppure le grandi opere di carità compiute da tanti missionari in tutto il mondo.

Missionari sì, perché anche Biagio Conte lo era, un missionario laico, e come sono tali anche tanti altri, uomini e donne, laici o consacrati, che seguono gli insegnamenti di Gesù.

Non si nascondano le opere di misericordia, anzi le si lodino, sarà la strada migliore per sconfiggere i tanti mali della società, mafia compresa.

foto di Angelo Modesto

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