Se le cose andranno secondo i pronostici, i repubblicani avranno la maggioranza al Congresso. Anche se si aspettano i risultati definitivi delle elezioni di Midterm, i repubblicani, e in particolare Donald Trump, già festeggiano.
I democratici, infatti, stanno perdendo la maggioranza alla Camera e rischiano di perderla anche al Senato. Se ciò dovesse succedere il presidente, Joe Biden, ne uscirebbe notevolmente indebolito e non riuscirebbe più a fare approvare alcunché.
Da parte democratica si sta cercando di minimizzare il portato di tale loro sconfitta, ma è chiaro che la politica del presidente è stata bocciata dagli elettori e che l’onda rossa (il rosso è il colore dei repubblicani) non solo non si è fermata, ma continua ad avanzare.
Va detto, inoltre, che ai repubblicani va il voto ispanico (cioè degli immigrati), ad esempio, in Florida, nonché quello della “working class” che, teoricamente, dovrebbe propendere per i democratici, mentre il voto “radical chic” continua a prediligere i democratici. Ciascuno ne tragga le proprie conclusioni, ma a grandi linee non sembra che i democratici americani facciano una politica progressista o di sviluppo, come sono soliti affermare.
Certo, il voto americano guarda più ai problemi interni che a quelli esterni, ma non dimentichiamo che, riguardo al conflitto russo-ucraino, Trump si è sempre pronunziato per l’avvio di negoziati che portino alla pace tra i due paesi europei.
Aspettiamo, comunque, i risultati definitivi, per tracciarne il quadro complessivo.
