Centrodestra: amministrative sugli scudi. Ridimensionati i 5Stelle stroncato il Pd

Cateno De Luca festeggia la vittoria elettorale a Messina in compagnia dei suoi assessori e collaboratori.

Esattamente come avevamo previsto, la destra vince sul tutto il fronte: la sinistra vede le streghe, le vede lo zoccolo duro “quelli della curva sud”. La sinistra perde ovunque e …ammutolisce. La prova della polarizzazione dei media si legge oggi proprio perché non si legge: si legge dal silenzio tombale….

E’ la quiete dopo la tempesta… Ed altro non potrebbe essere. Settantatré anni di demagogia e”vero” populismo sembrano scrivere con le proprie stesse mani la parola fine in Italia. Eppure è stato questo il “paese” più a sinistra, più a rischio comunismo del mondo libero…

Vanno indietro i pentastellati.  Vanno indietro i tardo comunisti che vengono quasi cancellati. Questo è il dictat inconfutabile dopo gli attesi ballottaggi, che hanno suggellato il successo del centrodestra già intravisto al primo turno…

Da dove iniziare se non dalla Toscana, piazzaforte del comunismo italiano e regione con la massima densità massonica, probabilmente non a caso… Gli elettori hanno evidentemente capito l’antifona e, da uomini liberi, votano ormai in massa per la libertà… Succede a Pisa, Massa e Siena, tre capoluoghi di provincia, tre storiche roccaforti rosse…

Com’è andata in sintesi: quasi ovunque la destra ha sconfitto la sinistra e i 5Stelle, ma in certi casi sono stati questi ultimi a dare il colpo di grazia al PD. La sinistra estrema non esiste… A Siena a dare una mano – sia pure ufficiosa –  al centrodestra ufficiale sono stati i votanti di Casa Pound che si presentavano per la prima volta, portando il Generale dei paracadutisti in pensione Sergio Fucito: non eclatante la cifra di voti di Casa Pound, ma decisiva per eleggere il sindaco che è andato al Comune…

Ad Imperia, la destra è stata sconfitta ma da …Scajola! L’ex ministro si è presentato da solo con una lista civica e i suoi elettori gli hanno dato ragione a dispetto di tutto e di tutti…

Solo ad Ancona, riesce al Pd il gioco facile di confermare una propria giunta. Al ballottaggio va il centrodestra,scompaioni i 5Stelle.

Ma forse avremmo dovuto iniziare da Cateno De Luca, che a Messina ha cancellato dalla scena politica il “sindaco macchietta” Accorinti. De Luca, giunto alla notorietà con i colori di Forza Italia,è – secondo le regole uno dei più inquisiti ed assolti d’Italia:16 o 18 volte,non ricordiamo bene… Adesso potrà “non dire noal Ponte sullo stretto,  ma dire no alla barzelletta del porto di Tremestieri, voragine di milioni di euro per il suo ripetuto insabbiarsi e per il crollo continuo della diga foranea. Il vulcanico Cateno De Luca, noto per le sue poteste e le polemiche contro la demagogia culturale di sinistra, ha vinto nettamente e poggerà su una maggioranza sicura…

Significativo a Ragusa, città dell’alternanza: va al ballottaggio il cinque stelle e prende una batosta da un uomo di Giorgia Meloni,un altro della serie di Nello Musumeci: è Giuseppe Cassì che cancella il 5Stelle Andrea Tringali, cui non riesce neppure il gioco facile di farsi rieleggere…

La sinistra perde dunque anche a livello amministrativo, che era stato la sua roccaforte. Perde nelle regioni a più alto contenuto ideologico,confermando i risultati delle politiche in Italia e all’estero.

Non riesce e già vacilla l’espediente di sostituire la sinistra con il qualunquismo dei 5Stelle: un modo perché – dal punto di vista massonico – tutto cambiasse per non cambiare nulla. Parafrasiamo, ovviamente, Tomasi di Lampedusa, ma è esattamente così che si sarebbe voluto…

Il vero “cambiamento”, tanto auspicato, quello opportuno e possibile può venire solo da destra, in Italia e nel mondo: una destra liberal, liberista e libertaria che riconosce il diritto di parola a tutti e vorrebbe – ma non è facile – riconoscere di diritto di esprimere le proprie capacità all’individuo, la possibilità ai piccoli di crescere, come già stava avvenendo con l’esplodere dell’età moderna prima, contemporanea dopo, della rivoluzione industriale e del boom: periodi non a caso contestati per i difetti e i limiti che ogni fenomeno, ogni evento, ogni fatto umano porta irrimediabilmente con sé…

La sclerosi del materialismo storico marxista sopravvive a se stessa, figlia peggiore dello statalismo hegeliano, dell’errore platonico di vedere tutta la storia al presente, conoscendone anche la fine, chiara perché chiaro ne fu l’inizio o – in ogni caso -immutabile. Un cosmo e un pianeta che l’umanità potrebbe esclusivamente guastare. Vana la ricerca strenua che la storia dimostra da parte degli umani di lottare contro il male in ogni sua forma (peccato, errore, ignoranza, malattia, catastrofe) e  il suo sogno più alto: quello di infliggere ad esso sconfitte sempre più grandi e decisive, se non quella totale…

E il socialismo? Avrà un ruolo se saprà essere una dottrina politica ,quindi, rinnegare il marxismo filosofico e capire l’errore di Platone ed Hegel, ma anche i gravi limiti dell’illuminismo e l’identità nei motivi degli eccessi che lo accomuna a quelli del fascismo, come alla  distinzione netta e inconciliabile rispetto al messaggio, assolutamente morale e apolitico, dell’Uomo-Gesù dei Vangeli.

Germano Scargiali

 

NOTA: E’ ovvio che la giunta regionale di Musumeci e il Governo Nazionale con Salvini ne risultino alquanto rafforzati, perché è ovvio che il loro modo di governare, tutt’altro che sconcertare gli italiani – come sosterrebbe la vetero cultura della sinistra – trova rispondenza nella maggioranza. E questa, in democrazia, deve governare!

 

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