Augusta Veneranda: Ecco il tuo porto turistico

Cantiere aperto per il Porto Xifonio

 

Un rendering del porto come verrà
Un rendering del porto come verrà

Siamo ad Augusta, dove sta nascendo il “Porto Xifonio”. In controtendenza, rispetto alla crisi e ad ogni pessimismo, c’è dunque chi crede nello sviluppo, partendo dal turismo e da quello nautico in particolare. E’ in costruzione infatti, dopo un iter burocratico ultra decennale, il nuovo porto turistico, in seguito alla concessione di utilizzo – per 60 anni – della Cala Madonna del Carmine, in quello che era un angolo morto del grande golfo – o porto naturale – a nord della penisola che ospita il Centro storico di Augusta e il Castello Federiciano, simbolo della Città: appunto il Golfo Xifonio. Si tratta di una struttura destinata al diretto incoming dal mare (yachting) e al servizio della città, per la presenza di impienti sportivi inclusa una piscina di tipo olimpico.

Il nome Xifonio è di chiara origine greca. Il castello cui accennavamo fu invece realizzato dal grande Federico II, detto Stupor Mundi, Imperatore del Sacro Romano Impero, il più famoso dei personaggi storici che abbiano amato e valorizzato la Sicilia, reduce allora, prima dal dominio prima bizantino, poi arabo e poi ancora Normanno. Federico II di Svevia, erede dei Normanni (lo era sua mamma Costanza che lo generò all’età di 40 anni dopo esser vissuta da suora), fondò la attuale città di Augusta esattamente nel 1232, laddove erano esistiti gli antichi insediamenti preistorici, poi abbandonati, di Megara Hyblaea: Augusta, appunto, dal nome e aggettivo attribuito a Federico, quale erede dell’impero fondato da Cesare Ottaviano Augusto. L’Imperatore, che da Palermo governava gran parte dell’Europa, dove rappresentava il potere politico nei confronti del Papa (che però ne era stato il tutore dopo la precoce morte dei genitori, Enrico VI e Costanza d’Altavilla) amò questo sito e la propria stessa iniziativa, nata dalla volontà di dare alloggio alle popolazioni di Centuripe e Montalbano Elicona, che egli stesso aveva raso al suolo perché colpevoli di tradimento. Chiamò per questa predilezione la città “Augusta Veneranda”.

La penisola di Augusta (isola per il taglio dell’istmo) separa due grandi golfi o porti naturali: è sul lato destro dell’isola con la città e il Castello che si trova il Porto Grande, di rilevanza militare e soprattutto mercantile (gassiere e petroliere): è il massimo d’Italia per tonnellaggio ed è salito da poco a livello Core nel piano Ten.T. (Trans European network transport) dell’Ue, cui apparteneva da prima, in Sicilia, il solo il porto di Palermo.

L’iter della concessione del Porto Turistico Xifonio è stato avviato dall’imprenditore augustano Alfio Fazio per la durata di ben 16 anni. Troppo lunga la gestazione, visto che è anche avvenuta in regime di conferenza dei servizi…

La firma è stata apposta il 23 gennaio 2015 presso l’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia alla presenza del dirigente generale del dipartimento Gaetano Gullo e dell’Ing. Felice Aiello per il Demanio Marittimo. Dall’altra parte la Società Porto Xiphonio Augusta in veste di concessionaria, rappresentata come amministratore Unico dallo stesso Alfio Fazio. Noto imprenditore augustano del settore marittimo (opere portuali) e già provvisto di vocazione turistica, come titolare ed autore del restauro dell’Hotel Palazzo Zuppello. Lo collabora il fratello Carlo.

La firma della concessione, avvenuta alla Regione, titolare del demanio marittimo isolano, è stato considerato l’ultimo “tassello” del mosaico e dopo altre immancabili incombenze burocratiche si è messo mano ai lavori, dopo l’inizio del pagamento del canone annuo. Si riunì con una certa “fatica” la Commissione straordinaria di vigilanza del Comune perché le funzioni del Sindaco, della giunta e del consiglio ad Augusta erano allora assolte da una commissione di tre persone con funzione di sindaco pro tempore. Si riunì, quindi, presenti due rappresentanti della Regione (Aiello e Coniglio), uno del Genio civile di Siracusa (Mannino) più il Comandante della Capitaneria di porto di Augusta Raffaele Macauda. Ciò per sottolineare l’ennesima complicazione, prima della cosiddetta “consegna dei lavori”, pur tacendo su alcuni particolari ed altre singole difficoltà formali… Per i lavori dovrebbero occorrere 4 anni o poco più.

La struttura, progettata dalla Sigma Ingegneria srl di Palermo, nasce con la doppia vocazione turistica e sportiva, aperto agli ospiti da lontano, ma anche alla città e zone limitrofe. Disporrà di una piscina di tipo olimpico e di altre attrezzature per l’agonismo e lo svago. Strategica è la posizione nell’ambito delle rotte diportistiche che trovano adesso nell’ordine i grandi porti non tutti vicinissimi – ma è già tanto – di Riposto (Porto dell’Etna), il nuovo nato Xifonio e poi Marina di Ragusa e Licata (Marina Cala del Sole). Un altro passo verso il raggiungimento dell’agognato “sistema” e della possibilità di “mettersi in rete”, considerando che in altri porti, come quelli di Messina, Catania, Siracusa, Marzamemi e poi Mazara e Marsala esistono da tempo possibilità offerte da approdi attrezzati con pontili provvisti di assistenza e comuni comfort.

Il porto Xifonio costerà 17 milioni di euro, coinvolgendo 80 mila metri quadri di cui 43 mila di specchio acqueo, banchine per 860 metri lineari più pontili galleggianti per 360 metri lineari. Saranno 291 i posti per barche da 8 a 20 metri. La diga foranea è lunga 406 metri, ma bisogna tener conto che si tratta di acque semi protette dal grande porto naturale. Il tutto in un angolo roccioso che non era mai stato utilizzato per alcuna finalità e versava in stato di semi abbandono. L’accordo con la regione prevede anche un intervento di reimpianto di posidonia e la sistemazione del degrado lungo la costa limitrofa. Una nuova presenza, insomma, quella del porto turistico che non potrà che rilanciare, sia turisticamente, sia economicamente Augusta, creare posti di lavoro e giovare al suo paesaggio.

Una grande verità di base è che lo steso Federico II esortò la Sicilia a ritenere che il suo più gran dono fosse la sua posizione nel Mediterraneo. L’Isola dovrebbe essere la Porta d’Europa ed Augusta l’approdo principale della grande marineria. Al porto naturale a sud non manca niente: fondali per il gigantismo navale ed esperienza, ma soprattutto la posizione per intercettare il passaggio nel corridoio “est – ovest” e del traffico euro mediterraneo, grazie alla crescita dell’est del mondo e al raddoppio del Canale di Suez.

Nulla manca invece al golfo Xifonio per divenire il polo di attenzione turistico augustano. La sua ampiezza consente sia la presenza del porto turistico sul lato destro che di attività di soggiorno balneare sul lato sinistro.

____________________________________

La ricettività nautica in Sicilia non è ancora quella che si vorrebbe. Mentre sulla costa tirrenica è al traguardo Capo d’Orlando e procede in qualche modo Sant’Agata di Militello, alle Eolie si lavora con difficoltà a Malfa di Salina e a Lipari si fa avanti un mega progetto, due grandi realtà, continuano a segnare il passo in triste attesa Balestrate e Castellammare. Il tutto pur essendo tali porti praticamente già esistenti…

Saremo vicini al “traguardo” quando i porti turistici siciliani faranno “sistema” e offriranno verso l’esterno, cioè verso l’utenza un’immagine complessiva di completezza ed efficienza…

Germano Scargiali

Articoli correlati