Per Floyd contro Trump e Cristoforo Colombo?

Qualcuno non vuole Colombo a Minneapolis (mpovimenti antifà e antirazzisti). Ma che cosa c’entra chi ha ‘scoperto l’America’? Sarebbe stato meglio non scoprirla?

A volte la cronaca esonda nell’assurdo. Tanto più in America, dove abbondano, nelle più svariate direzioni, leamericanate.  Nell’ambito delle proteste – generiche, ma accanite e smaccatamente ‘anti Trump’ – per la morte di George Floyd, è stata abbattuta in piena notte la statua di Cristoforo Colombo a Minneapolis. Quantomeno ‘bizzarre’ queste proteste contro il razzismo, perché enfatizzate a chiare finalità elettorali, per la drammatica morte dell’afroamericano avvenuta per mano di un poliziotto il 25 maggio scorso ma per concause legate alla già compromessa salute fisica del ‘malcapitato’…

Ci sarebbe da chiedersi: “ma che cosa c’entra Colombo? Non ha solo dato una mano al mondo dimostrando …una realtà preziosa?” Ma tant’è… E’ noto che la statua del grande navigatore sia stata spesso presa di mira: forse qualcuno vorrebbe che il mondo fosse ancora considerato piatto e limitato all’Eurafrasia?

Si tratta, comunque, dell’ennesimo quanto stolido atto vandalico nei confronti di un monumento dedicato al navigatore italiano: a Boston, a Richmond, a San Francisco e in altre città le numerose statue di Colombo sono state anche altre volte prese di mira dalla furia iconoclasta di teppisti afroamericani e antifa’ (anti-fascist political activist movement in the United States, ndr).

Paint and protest graffiti covers the Jefferson Davis Memorial in Richmond, Va., Sunday, June 7, 2020, following a week of unrest in the U.S. against police brutality and racism in policing. Jefferson Davis was the president of the Confederate States of America during the Civil War. (AP Photo/J. Scott Applewhite)
Se la prendono anche contro il Jefferson Davis Memorial a Richmond, (Sunday, June 7, 2020), il tutto ‘against police brutality and racism in policing’. Davis fu presidente degliUsa durante la Civil War. (AP Photo/J. Scott Applewhite)

Basta, però, osservare chi fisicamente tiri la corda e chi esulti per comprendere il perché di questo odio: odiano l’ordine naturale delle cose a cui ritengono – però – di non appartenere. Sono sentiomnti di invidia sociale purtroppo non rari in tutt la società ‘civile’…

Joe Biden (candidato democratico in pectore per le elezioni presidenziali del 2020), soprannominato da Trump come ‘l’addormentato Biden, si è espresso in una vera e propria enormità: ha dichiarato che “i militari interverranno se Trump non riconoscerà la propria sconfitta”. Ma che cosa c’entra l’incidente di Floyd, non raro nella stori a americana, con D. Trump? E’ sempre un omicidio, chiaramente preterintenzionale da parte di un militare che – pur sbagliando – faceva il proprio mestiere alle prese con un fuorilegge recidivo. O no? Il poliziotto lavorava, il ‘malandrino’, noto e schedato, vendeva droga e compiva pubbliche violenze. O no?

In ogni caso Trump l’aveva incitato? Non pare…

Tradotta, però, la performance verbale di Biden (in un momento di veglia?) può preannunciare che i Dem faranno brogli spaventosi e delle più svariate tipologie. I Trumpiani ovviamente non ci staranno: ci sarà, dunque, una guerra civile a novembre? Donald Trump,colsuo decisionismo sovranista, con la sua avversione contro la mafia di Washngoton, è certamente considerato un pericolo da ‘molti’. Che conta seha pacificto le due Coree, se tratta pacificamnete conlo storico ‘nemico’ russo? (Anzi, i dem lo accusano di connivenza con l’amico Putin). Potrebbero esserci ripercussioni anche in Italia? Forse…

Aldo Brandini

(Da Roma)

Nota

Forse sarebbe opportuno ricordare a coloro che si esibiscono per protesta in queste ‘performance stradali’ che la tratta degli scjhiavi vedeva protagonisti anzituttogli stessi neri d’Africa. Erano loro stessi che ‘catturavano’ gli schiavi per il ‘mercato americano’, strappandoli alle loro famiglie. Un triste momento della storia di cui il mondo civile cerca di cancellare il ricordo.

Articoli correlati