Covid 19: L’Italia ‘sa tutto’ e finalmente stanzia aiuti in denaro

“Chiamate Bertolaso!” Presa dallo sconforto la sinistra perde l’ultimo lembo d’orgoglio. Campioni di manicheismo, adesso – invece – bussano alla porta della destra per trovare il coraggio di prendere provvedimenti. La sinistra aveva ‘deposto’ Bertolaso con ignominia, reo di fatti del tutto ‘privati’. Scelto un tempo da Renzi era, però, colpevole – in concreto – d’essere gradito anche a Berlusconi. Guido Bertolaso (Roma, 20 marzo 1950) è un funzionario e medico italiano, dal 2001 al 2010 direttore del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal 2008 al 2010 sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Emergenza rifiuti in Campania nel IV Governo Berlusconi. Ha ricoperto inoltre l’incarico di commissario straordinario per le seguenti emergenze: Terremoto dell’Aquila, Crisi dei rifiuti in Campania, vulcani nelle Eolie, aree marittime di Lampedusa, bonifica del relitto della Haven, rischio bionucleare, Mondiali di ciclismo di Varese del 2008, presidenza del G8 de L’Aquila del 2009, area archeologica romana, prevenzione da rischi SARS, frana a Cavallerizzo (frazione di Cerzeto, CS), dal 2005 al 2010, Commissario delegato per l’Emergenza incendi boschivi dal 2007 al 2010. Alla intempestiva ‘chiamata’, Bertolaso, però,ha risposto ‘picche’. E’ troppo impegnato nei nuovi ruoli che svolge in Africa. (G.S.)

Il Covid 19 ad una svolta nella penisola? Tutte le epidemie hanno da sempre un inizio, un epicentro ma anche una fine.

Ha Ragione Macron a temere. Perché ‘il tutto’ in Francia deve ancora iniziare e già siamo alle prime avvisaglie…

L’Italia fa i primi annunzi positivi di un regresso dei tamponi positivi, dei ricoveri, dei decessi… . Nel  Sud, non a caso meno colpito, splende già il sole. La primavera dovrebbe bloccare il’corona’…

La Protezione civile ha diramato un bollettino legato ai casi di coronavirus in Italia. I contagi complessivi dall’inizio dell’epidemia sono adesso 10.149, dei quali 1.004 sono guariti e 631 sono deceduti. Rispetto a ieri, i contagi sono aumentati di 529 persone; i guariti sono cresciuti di 280 unità; i deceduti di 168 persone.

 

Conte, finalmente, mette mano al portafogli. Per questo la sinistra al governo ha chiesto una mano alla destra, mentre si recava anche a ‘Canossa’ per chiedere aiuto al vituperato Bertolaso, il quale ha risposto ‘picche’.

Il Consiglio dei ministri ha, dunque, approvato la richiesta al Parlamento di ulteriore scostamento dal deficit rispetto ai 7,5 miliardi contenuti nel documento già all’esame delle Camere. Via libera dunque ad uno stanziamento di 25 miliardi. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa.

Si profitta ‘dell’aiuto’ fornito all’Italia da Bruxelles:”…spendete pure un po’dei vostri soldi“. Questa esattamente …la sostanza. …Ma che bella quest’Europa!

Venerdì, comunque, arriverà il nuovo decreto con le misure a sostegno di famiglie e imprese con una dotazione di ben 12 miliardi di euro. E’ quanto annunciato dal ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

“Il Consiglio dei ministri – ha spiegato Gualtieri – ha approvato l’integrazione alla relazione già inviata al Parlamento portando la richiesta di scostamento a 20 miliardi in termini di indebitamento che corrispondono a 25 miliardi di maggiore stanziamento. Andranno in parte nel primo decreto che contiamo di approvare probabilmente venerdì che dovrebbe avere a disposizione 12 miliardi. Gli altri vanno a riserva per possibili interventi da realizzare anche in un quadro europeo”.

Gualtieri ha anche ‘promesso’ che gli aiuti saranno diretti sia ai lavoratori dipendenti, sia agli autonomi. …Miracolo?

Anche la Borsa di Milano sembra aver ‘gradito’ l’immissione di denaro fresco su piazza e sembra decisa a risalire.

Un effetto positivo del tutto inatteso da parte del ‘fenomeno Covid 19’ viene dal fronte dei migranti. Sembra che, incredibilmente, gli scafisti, ‘impavidi’ contro l’abbordaggio delle motovedette, che – semmai – li soccorrono, hanno invece paura del virus… 

Da settimane in Italia non sbarca più nessuno. Le Ong in quarantena per coronavirus tolgono agli scafisti l’opportunità di scaricare immigrati in Italia. E, probabilmente, gli stessi clandestini non vogliono pagare per andare in una zona che i media internazionali definiscono ‘infetta’. Adesso pare che anche ‘gli albanesi’ siano in fuga dall’Italia: “…meglio pane e cipolla vivi, che panini da McDonalds’ rischiando la morte con il Covid 19!”

Da ciò due insegnamenti

Primo: non fuggono per disperazione. Secondo: basterebbe una propaganda ben orchestrata, che mettesse paura a migranti e scafisti, per non farli neppure …partire.

Testi raccolti da Aldo Brandini (Roma)

Nota

Chiusura temporanea per Coronavirus di vari stabilimenti industriali, vedi Fiat, o meglio FCA, Fiat Chrysler Automobiles…

Anche gli stabilimenti di Fiat Chrysler Automobiles si preparano a chiudere in presenza dell’emergenza coronavirus su tutto il territorio italiano. La casa automobilistica ha annunciato in una nota mattutina che “intensificherà le azioni di contrasto alla diffusione del virus Covid 19 nell’ambito delle disposizioni emanate negli ultimi giorni dal Governo italiano”.

A partire da oggi, spiega il Lingotto, “tutti i principali stabilimenti italiani del Gruppo saranno coinvolti in interventi straordinari che arriveranno anche, in alcuni casi, alla chiusura temporanea di singoli impianti per mettere in atto tutte le misure possibili per minimizzare il rischio di contagio tra i lavoratori. In particolare, saranno ridotte le produzioni giornaliere con un minor addensamento di personale nelle principali aree di lavoro”

Risulta che:

Pomigliano si fermerà tra oggi – mercoledì 11 marzo – e venerdì 13 marzo. Melfi e la Sevel di Val di Sangro si fermeranno da domani (giovedì 12) a sabato 14. Cassino prevede lo stop giovedì 12 e venerdì 13 marzo. 

La casa automobilistica assicura che “in ogni stabilimento saranno inoltre fatti interventi specifici di igienizzazione delle aree di lavoro ed in particolare delle aree comuni di relax, degli spogliatoi e dei servizi igienici. Le azioni di igienizzazione dei singoli locali proseguiranno anche successivamente a questo primo intervento straordinario”. 

Lunedì la produzione riprenderà in tutti gli stabilimenti. Si cercherà di ridurre la velocità della produzione e il numero di persone occupate sulle linee. Le mense saranno dotate di posate monouso e i dipendenti si siederanno mantenendo una distanza di sicurezza mentre consumano i pasti. La casa automobilistica assicura che “in ogni stabilimento saranno inoltre fatti interventi specifici di igienizzazione delle aree di lavoro ed in particolare delle aree comuni di relax, degli spogliatoi e dei servizi igienici. Le azioni di igienizzazione dei singoli locali proseguiranno anche successivamente a questo primo intervento straordinario”.

Ricorda ancora la Fca che trattasi di misure che arrivano a valle di un percorso di prevenzione avviato già nei giorni scorsi: “Tra le principali azioni, la facilitazione del lavoro a distanza per gli impiegati e l’applicazione di rigidi controlli e misure di sicurezza nelle mense e agli accessi di tutti i siti del Gruppo”.
Nostra riflessione
Occorrono le cattive notizie per sapere quelle buone. Mentre ciò che circola in giro sono spesso menzogne. In particolare improntate al disfattismo e al pessimismo…
Così avvenne per sapere che l’acciaieria di Taranto era la massima in Europa e forniva le lamiere per tutte le automobili tedesche. Così è stato per la crisi della bauxite in Sardegna: si seppe che l’Italia è la massima produttrice di estrusi di alluminio del Continente…
Vedete, adesso, che non è vero quanto si dice in giro? Che, cioè, la Fiat ca ha ‘espatriato’, che non dà lavoro, che il Lingotto è una spelonca etc. La FCA (Fiat Chrysler Automobiles) dà lavoro al Nord ed anche al Sud.
(G. Scargiali)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sono 877 i malati in terapia intensiva, 144 in più rispetto a ieri.

 

 

Le 168 nuove vittime «non sono decessi da coronavirus ma si tratta di persone morte che tra le diverse patologie avevano anche il coronavirus». Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa. Quanto alle fasce d’eta delle vittime, il 2% è nella fascia tra 50 e 59 anni, l’8% tra 60-69, il 32% tra 70-79, il 45% tra 80-89 e il 14% oltre i 90 anni.

 

Coronavirus, Borrelli: «Oggi 168 decessi e 280 guariti»

 

I dati regione per regione. Ad oggi, in Italia sono stati 10.149 i casi totali, mentre sono 8.514 le persone che al momento risultano positive al virus. È quanto emerge del dal monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale diffuso alle 18 presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, dove proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 4.427 in Lombardia, 1.417 in Emilia-Romagna, 783 in Veneto, 436 in Piemonte, 381 nelle Marche, 260 in Toscana, 99 nel Lazio, 126 in Campania, 128 in Liguria, 110 in Friuli Venezia Giulia, 60 in Sicilia, 55 in Puglia, 50 nella Provincia autonoma di Trento, 37 in Abruzzo, 37 in Umbria, 15 in Molise, 20 in Sardegna, 17 in Valle d’Aosta, 11 in Calabria, 38 nella Provincia autonoma di Bolzano e 7 in Basilicata. Sono 1004 le persone guarite. I deceduti sono 631, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sono 877 i malati in terapia intensiva, 144 in più rispetto a ieri.

 

 

Le 168 nuove vittime «non sono decessi da coronavirus ma si tratta di persone morte che tra le diverse patologie avevano anche il coronavirus». Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa. Quanto alle fasce d’eta delle vittime, il 2% è nella fascia tra 50 e 59 anni, l’8% tra 60-69, il 32% tra 70-79, il 45% tra 80-89 e il 14% oltre i 90 anni.

 

Coronavirus, Borrelli: «Oggi 168 decessi e 280 guariti»

 

I dati regione per regione. Ad oggi, in Italia sono stati 10.149 i casi totali, mentre sono 8.514 le persone che al momento risultano positive al virus. È quanto emerge del dal monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale diffuso alle 18 presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, dove proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 4.427 in Lombardia, 1.417 in Emilia-Romagna, 783 in Veneto, 436 in Piemonte, 381 nelle Marche, 260 in Toscana, 99 nel Lazio, 126 in Campania, 128 in Liguria, 110 in Friuli Venezia Giulia, 60 in Sicilia, 55 in Puglia, 50 nella Provincia autonoma di Trento, 37 in Abruzzo, 37 in Umbria, 15 in Molise, 20 in Sardegna, 17 in Valle d’Aosta, 11 in Calabria, 38 nella Provincia autonoma di Bolzano e 7 in Basilicata. Sono 1004 le persone guarite. I deceduti sono 631, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

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