Disoccupazione? Ci credo poco! Qual’è il vero problema?

Le vie cittadine sono le sedi più tipiche e adatte alle poteste dei disoccupati. Ma il lavoro non si “crea”: è conseguenza del buon funzionamento dell’economia e quindi delle imprese.Una società che criminalizza l’utile d’azienda coltiva la disoccupazione.

La disoccupazione è già un problema antico. Il fenomeno sorse in conseguenza dell’urbanesimo, prima del quale, la maggior parte dei “pochi uomini” che popolavano la terra, vivevano nelle campagne, con quello che l’agricoltura forniva. Il possesso della tera era la misura della ricchezza.

L’urbanesimo, da una parte, tolse la fame dalle campagne retrograde e legate alle “buone annate“, assicurando una vita più comoda e più possibilità d’impiego, dall’altra “mise in fila” i lavoratori davanti alla porta di fabbriche, imprese, grandi organizzazioni commerciali…

Impiegato disoccupato e barbone.La strada è quella: l'economia moderna - con l'accentramento della produzione - produce il fenomeno della disoccupazione
Impiegato disoccupato e barbone. La strada è quella: l’economia moderna – con l’accentramento della produzione – produce il fenomeno della disoccupazione

Il successo e l’insuccesso delle imprese, quello complessivo del “mercato”, gli sbalzi della finanza decisero il destino a breve scadenza di masse di lavoratori e di famiglie. Tuttavia il “trend” si è rivelato. alla lunga, puntualmente positivo: nel mondo tecnologico si mangia bene, cibo assortito come mai nel passato, si gode di mezzi personali di trasporto, che attribuiscono all’individuo una liberà di movimento sorprendente. Anche i meno ricchi dispongono di elettrodomestici, riscaldamento casalingo etc. Né l’automazione ed oggi l’elettronica conducono, alla lunga, verso maggiore disoccupazione e, quindi, povertà: è solo un effetto “frizionale”. Perché, poi, l’aumento complessivo della “ricchezza ” prodotta genera un miglioramento generalizzato del tenore di vita.

Ciò ha reso cinici molti personaggi, anche intelligenti. Li chiamano economisti con la pancia piena… Per esempio Harry Truman si lasciò sfuggire questa espressione “È recessione quando il tuo vicino perde il lavoro, è depressione quando lo perdi tu”. Già,il problema esiste e non bisogna sottovalutarlo, né irridere verso di esso.

Il "popolo delle partite Iva" non è meno in pericolo. Bine addirittura perseguitato dal fisco. Aiutarlo con prestiti e finanziamenti, sarebbe , invece, basilare per risanare l'economia.
Il “popolo delle partite Iva” non è meno in pericolo. Viene addirittura perseguitato dal fisco. Aiutarlo con prestiti e finanziamenti, sarebbe invece basilare per risanare l’economia.

Occorre, però, mantenere la fiducia nel futuro, in cui la scienza e la tecnica soccorreranno sempre meglio i bisogni umani, come è avvenuto nella storia e come, in modo esponenziale, avviene da un paio di secoli a questa parte, ma soprattutto è avvenuto nel ‘900 e sta avvenendo nel 2000. Che cosa vedrà il secolo XXI°, questo tanto atteso secolo del 2000. dopo che l’uomo ha raggiunto lo spazio siderale ed è andato a sperimentare la chimica e la fisica anche in assenza di gravità? Ma questo non è che un esempio…

Guardiamoci, dunque, dagli ipocondriaci, i pessimisti della storia, che vedono, invece, nel futuro un nuovo medio evo causato dall’assottigliarsi delle risorse esimili emerite panzane: è ovvio che,se ce ne fosse bisogno, l’uso di sostanze sintetiche e il ricorso agli OGM risolverebbe il problema. Ma non sarà neppure indispensabile. (G. Scargiali)

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Parliamo – adesso –  di offerte di lavoro. Un imprenditore trevigiano cerca dei lavoratori anche se non sono preparati per quel genere di lavoro che andranno a svolgere, perché li sottoporrà a corsi di formazione per svolgere quel lavoro.

Le offerte di lavoro ci sono, solo che bisogna accettare qualunque opportunità, perché molti “posti” diventeranno da lavori a tempo determinato anche a tempo indeterminato. Con le agenzie di lavoro si fanno anche corsi di formazione e di apprendimento.

In Lombardia con le agenzie di lavoro riconosciute dal ministero, In tutta Italia si cercano 10 ingegneri di produzione che vanno alla grande sul mercato.

Dagli ingegneri passiamo poi alla ricerca da parte di aziende di operai sia con assunzione a tempo determinato sia a tempo indeterminato con corsi di formazione, per questi tipi di lavoro.

La rivista Panorama, in diversi settori delle aziende ha fatto una inchiesta che è divisa in due articoli: nel primo si parla  delle professioni che rischiano di più cioè che spariranno, e nel secondo  articolo dei posti di lavoro che  aumenteranno.

Alcuni lavori che riguardano il digitale, la salute e il benessere, la cura delle persone, sono in aumento. Sono molto ricercati i fabbri, i saldatori che …non si trovano più. Il centralinista, il panettiere, chi vende i dischi, il traduttore sono lavori che spariranno e noi possedendo gli smart phone in tasca abbiamo dei lavori tra le mani quali il traduttore per esempio. Con l’avvento del digitale tanti lavori non ci saranno più.

Stiamo diventando una società di anziani e quindi occorrono tante badanti, e tanti infermieri. Il video, però’, non ha ammazzato la radio, questa è una digressione per coloro che amano la radio. Ciò che appartiene al passato è facile che sopravviva, magari rinnovato nel presente e nel futuro…

Marisa Mauro

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