E se governassero bene? Mia lacrimata speme!

Figurati che faccio il corazziere!

La speranza è l’ultima a morire, non è mai detta l’ultima parola e non dite che “gallina vecchia fa buon brodo” perché i vecchi detti contengono una sicura dose di saggezza…

E se questi governassero bene? Già: una cosa l’ho sempre pensata. Se Accorinti è riuscito a restare sindaco di Messina, vestito da guardamacchine abusivo con le più stravaganti scritte sul petto della sua t-shirt, vuol dire che fare il sindaco non è poi tanto difficile e che in tanti erano stati sempre così menefreghisti, imbroglioni e imbrogliati che anche un “guarda macchine” poteva fare il politico, il sindaco e persino meglio. Certo:”…fare Roma più bella e più grande che pria”, diceva il Nerone di Petrolini…

Certamente stiamo esagerando, fino a dire il contrario di quel che pensiamo ed abbiamo sempre detto:”non tutti i politici sono gli ultimi della classe, non tutti vivono derubando lo stato e il popolo italiano…”

La verità è che è vero tutto e il contrario di tutto. E questa è una regola generale quando si parla di fatti e fenomeni umani…

Questi” cui allude il titolo sono (ovviamente) i politici (mah) del nuovo governo italiano. Ha ragione, in partenza, Maria Stella Gelmini: dritta come se avesse inghiottito il solito bastone, la “cavalla da tiro” del cavaliere (ma brutta non è, nonostante il parere delle donne) tuona: “Quando la smetterete di fare campagna elettorale e comincerete a governare?”

Ma anche i buoni propositi non guastanoDi Maio proclama che vuole cancellare il triste  ricordo degli studi di settore, uno dei più grandi freni a chi comincia una libera professione, ma anche di chi vuol iniziare una qualsivoglia attività autonoma (la beata auto occupazione) entrando – bontà sua – nel perseguitatissimo “popolo delle partite Iva”. Di più: “basta contrapposizione fra datore di lavoro (el sor parùn da li beli braghi bianchi) e dipendenti (i lavoratori, the workers, les  ouvriers…),ma comunanza d’intenti e di interessi:la buona salute delle aziende. Che questa sia davvero la destra?

Ma saranno capaci di  fare“, oltre che di proclamare come in campagna elettorale? Certo: perché il vero problema non è il “voglio farlo“, il ponte dell’asino è: “come farò?” Già! Infine, la domanda è: “ma tu lo sai come si fa?

Questo sì che sarebbe un cambiamento (oddio,l’abbiamo detto anche noi…) epocale. Sì, perché miriadi di personaggi del passato ci hanno provato:principale e, impiegati e operai tutti insieme appassionatamente… Poi,magari, un mondo senza moneta, dove ognuno faccia il suo, con amore e disciplina e al supermarket non c’è la cassa. Ma la speranza è l’ultima a morire, dicevamo, non è mai detta l’ultima parola. Ma,ripensandoci, se gallina vecchia fa buon brodo, che brodo farà la gallina nuova?

Il momento è magico. E’ l’ora della verità. Già si è visto, nel corso della”genesi” recente di questo governo, nell’esclusione del solito Berlusca, che un bel puparo sta nascosto da qualche parte, neanche fosse il siculo maestro Cuticchio… Ha costretto il buon Sergio Mattarella a fare cose che non avrebbe mai fatto: agire da”non homo”, lui che – come abbiamo scritto –  è il più uomo dei presidenti della Repubblica dopo Luigi Einaudi… Finalmente un “wise man”… Ma a che serve se non lo fanno comandare? Peggio:…e questo lo fa con l’aria del prepotente?

Perché di tutto quello che hanno detto Di Maio, Salvini, ma persino Conte, che ben poco conta, la “ciliegina” è l’apertura alla Russia. Che dico? a Vladimir Putin! E’ ciò che noi giornalmente predichiamo, è ciò che è nei fatti per cui non val la pena di aspettare il domani. Già, se gallina vecchia fa buon brodo, perché far domani ciò che si potrebbe fare oggi? E se …tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino, è molto più vera questa: “chi ha tempo non aspetti tempo“. Putin è già padrone del Mediterraneo e, avvezzi a stare sotto il gioco di qualcuno, perché non scendere subito dalla Saratoga, e “con due bracciate due” farsi tirare a bordo della portaerei russa che incrocia in buona compagnia nel Mare Nostrum (?). Oppure dalla Corazzata Potemkin N.100? Non è uno scandalo, non ci si sporcano le mani, i rubli”non olent”, semmai gli “euri” di cui èincerta anche la grammatica. E, in tempo di globalizzazione, da soli non si va da nessuna parte…

Ma riusciranno i nostri eroi a fare la metà di quello che promettono e, forse, persino, si ripromettono di fare? Già, perché il mondo ha le sue leggi non scritte e non sempre sono come le vorremmo: tutti da bimbi vorremmo essere Ivanhoe o Richard Lionhearted o, magari, Alessandro,oppure Napoleone, ma solo la sera dopo Austerlitz…

Per converso, meno di destra, è il giustizialismo – tipico sinistrorso, è sorretto da …una cosa o è giusta o è sbagliata o si fa o non si fa, tertiun non datur – sfoderato in questi giorni: “convertiremo il mondo, lo voglia o no!”

Il capo del governo Giuseppe Conte ha preso la parola per tutti: “Daspo ai corrotti!“. Non sa neppure, l’avvocato che, se gallina vecchia fa sempre buon brodo – lo confermiamo ancora – …Dio ci salvi dai moralisti? Conte ha fatto l’atteso marchiano errore politico di dare del corrotto a tutti: “Tutti siete in conflitto d’interessi!“, non accorgendosi che, se gallina vecchia fa buon brodo, mal comune mezzo gaudio, ha finito per salvare nientemeno che Lui! E chi è Lui? Come chi è? Non ricorda com’era il mondo quando c’era lui, caro lei?  Non temete: ogni rifermento a Benito è tardivo, è puramente casuale… Lui è Silvio caro lei! Già, il conflitto d’interessi fattosi uomo! “Et interexis conflictus homo factus est”…

Insomma, se è vero che “spes ultima dea” è anche vero che chi di speranza vive disperato muore

Scaramacai

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