Elezioni Siciliane: siamo agli exit pol ma la par condicio è K.O.

Palazzo Riso illuminato a festa per Nello Musumeci e Giovanni Mammana: il centro destra ha tanta fiducia sul risultato. Nella foto da sx Germano Scargiali, Giovanni Mammana, Musumeci (ha voluto mostrare la nostra copertina che lo ritrae) e Benito Monsignore suo promoter

Musumeci e il centro destra vincono, ma i siciliani del no alla politica o non votano o si aggregano ai 5Stelle. La scelta continua a ricordare quella di molti anni fa per “L’uomo qualunque”, partito effimero che per alcuni anni impressionò alle urne nell’immediato dopoguerra….

Contro la destra si è scatenata l’immancabile campagna giudiziaria e giustizialista e il PD che la mette rapidamente in moto, perché ha in mano certe leve dell’ufficialità e dei media. L’operazione è da Guinnes della stupidità, perché non poteva che favorire ancor più i 5Stelle. Ad essi non nuocciono ancora le topiche di Roma e di Torino, i governi cittadini da Pancho Villa della Raggi e della Appendino. Se mandare “i soliti politici” al potere può essere un errore, mandare i 5Stelle è una follia. Come tenere a sindaco di Messina un sindaco con la t shirt No Ponte e l’aspetto di uno che per tirare avanti porta la spesa a domicilio. Il peggio è che la sua cultura, di base e politica in particolare, se ne discosta poco.

Il centro destra vince a dispetto del disprezzo della par condicio mantenuto dai Tg e, in particolare, dal Tg24. Per giorni hanno parlato solo il PD e secondariamente i 5Stelle, ma come se fossero la scimmia di Sabani. In effetti, come spiegavamo, lo sono… Non hanno alcuna esperienza politica e, per chi la conosce, ancor meno la prassi. Ma sanno fare anche di peggio…

La destra vince, ma vince ovunque: in Italia e all’estero. In contrasto con il “Progressismo” auto certificato dalla sinistra per se stessa, questo fenomeno viene etichettato come “populismo”. Ma gli inventori del populismo non furono loro? Illudendo, appunto, il popolo? E come lo illusero! Come lo illudono!

Comunque, se sono contenti così… Il mondo si rende conto coscientemente o istintivamente, o anche epidermicamente, che c’è qualcosa di marcio che si nasconde dietro i …finti socialismi. Essi nascondono finanzieri, monopolisti, boiardi e i notabilati periferici. Ditemi perché il candidato del PD in Sicilia era uno della “Palermo bene”, anzi benissimo. Uno che i palermitani un anno e mezzo fa non conoscevano e che all’improvviso diviene Magnifico (si fa per dire) rettore e – all’istante – vuol diventare presidente della Regione. Che cosa? Sì, abbiamo sentito bene…

E il marcio “sotto il tappeto” attraversa gli oceani… Il centro destra, qui troppo sicuro di vincere, ha fatto poco: non ha utilizzato adeguatamente, ad esempio, in fase dialettica due personaggi del calibro di Lagalla e Armao. Chi li ha ascoltati dal vivo sa bene che parlavano di numeri e dati, dimostrando l’estrema pochezza sia di una sinistra tecnicamente inconsistente, quasi inesistente, sia dei 5Stelle, che parlavano in tono quasi poetico solo di propositi e promesse. Non ci sono dubbi che la destra siciliana sia “troppo politica” e pecchi in genere di personalismi. Per questo gli uomini di autentico grande valore li ha tenuti sempre un po’ a bada, com’è cattiva regola storica in Italia da sempre…

Scorrono gli exit pol e la Tv non parla altro che del Pd, dei suoi problemi di “quello che succederà” dopo la nuova battuta d’arresto, non solo del Pd, ma del trasformismo renzista, del tentativo del giovane Matteo di innovare: non ne ha le capacità, né il carattere, né le phisique du roll…

Il Pd, conquistata la palma della stupidità, conquista quella dell’ingenuità: ma c’è o ci fa? Voleva ripetere – e lo ribadisce con gli occhi lucidi Faraone – l’operazione Orlando, portandola fuori dalla cerchia dei monti della Conca d’Oro. Si può mai non capire (sapere) perché Orlando a Palermo abbia la vittoria in tasca, mentre basta che lui stesso si sposti in Sicilia perché perda puntualmente? Alle ultime comunale, i cittadini di Orlando – con Palermo bloccata e invivibile da anni . non ne potevano più. Ma in città si vince con i voti in tasca: il Capoluogo è una città particolare… Il voto libero riguarda dolo una parte, pur grande, dei cittadini. Diremo velatamente che, se Zamparini si vanta di come sua moglie giri sicura per le strade, anche di notte, come in nessun altra grande città, ciò non avviene per la bontà dei malandrini di Ballarò, Capo, Borgo Vecchio, Borgo nuovo, Porta Nuova… Ma perché tutto ciò ha una precisa configurazione e fisionomia. E’ un fatto trasversale che travalica i tre principali ceti sociali e li percorre tutti… Lo stesso non avviene su scala regionale siciliana. Non che i giochi siano qui di natura angelica, ma non seguono – ripetiamo – quegli schemi, quai cartesiani, strettamente controllabili…

Ripetiamo che l’elemento più deteriore di questo risultato, se resterà quello che sembra in questa “abbastanza febbrile” serata di ” non spoglio”, è che i 5Stelle siano comunque, per fortuna isolati, il più votato dei partiti. Segno che la famosa mamma è sempre incinta anche nell’isola più grande e baricentrica del Mediterraneo in cui la “commixtio sanguinis” millenaria dovrebbe aver condotto ad un distillato di umanità. Adesso governare la Regione – che ne avrebbe tanto bisogno dopo ilo vuoto crocettiano, adesso il maggior bocciato – sarà difficile. Attendiamo domani.

Scaramacai

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