Eolie, Egadi, Pelage: Christian Del Bono di Federalberghi plaude a Musumeci

Faraglioni fra Lipari e Vulcano. Sullo sfondo la baia di Ponente a Vulcano.

Gli apprezzamenti nei confronti del nuovo governo Musumeci non tardano a farsi sentire… Gli operatori turistici degli arcipelaghi che circondano la Sicilia plaudono alla prima delibera della giunta Musumeci: l’approvazione del ddl che aggiunge la competenza alle Isole Minori all’Assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica.

Christian Del Bono (Federalberghi) titolare anche a Lipari del Carasco Hotel sul mare di Marina Corta
Christian Del Bono (Federalberghi) titolare anche a Lipari del Carasco Hotel sulla riva di Marina Corta.

“Riteniamo importante sottolineare il gesto politico e sostanziale del Presidente Musumeci che, dando seguito a quanto anticipato nel corso della campagna elettorale, dimostra un’attenzione particolare verso le complessità che attraversano le isole minori” ha dichiarato Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Minori della Sicilia.

Le isole minori siciliane – oltre ad ospitare 2 siti Unesco, 3 aree marine protette, 10 riserve naturali orientate, 1 parco nazionale ed essere inserite nella rete Natura 2000 con numerose Zone a Protezione Speciale e Siti di Importanza Comunitaria, diversi musei anche di rilevanza internazionale – presentano un fragile ecosistema economico, sociale ed ambientale che se non adeguatamente gestito rischia, nel medio-lungo periodo, di deteriorarsi a discapito dei propri abitanti, dell’economia delle località a queste prospicienti e delle migliaia di visitatori che ogni anno decidono di esplorarle.

“Auspichiamo – ha concluso Del Bono, che nel mese scorso ha condotto la sottoscrizione di un importante accordo tra Ancim e Federalberghi Isole Minori – che il coordinamento dell’Ancim (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori)  Sicilia in collaborazione con le componenti private voglia cogliere la preziosa occasione per raccordarsi quanto prima in modo proficuo con l’Assessore Bernadette Grasso sulle numerose e urgenti tematiche che interessano lo sviluppo delle isole minori.

(Testo impaginato su notizie da fonte diretta Federalberghi Isole Minori)

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Christian del Bono, attivo rappresentante dell’interesse turistico dei pregiati arcipelaghi siciliani,  nel corso dell’era Crocetta si era – come molti di noi – reso più “silenzioso” sui problemi particolari da risolvere. Vani erano gli sforzi di migliorare le cose e regnava un riconoscibile scoraggiamento. Vediamo questo immediato comunicato come un auspicio che la legislatura in corso, sotto la guida di Nello Musumeci, da noi sostenuto a viso aperto, possa tirar fuori tutta la Sicilia da quel penoso impasse in cui è vissuta con Crocetta ed anche con Lombardo.

Si era temuto in questi anni che le Eolie potessero perdere la qualifica di patrimonio di “Patrimonio dell’umanità”. Il Prof.Gianni Puglisi, massimo esponente dell’Unesco in Italia, ha assicurato personalmente a chi scrive queste righe che trattatasi di un timore infondato.

La grande area marina, parzialmente protetta dalla diga del Pignataro davanti a Marina Lunga a Lipari in un momento invernale in cui di più si teme l'arrivo di venti da Est verso i quali il porto è scoperto.
La grande area marina, parzialmente protetta dalla diga del Pignataro (e dalla sporgenza di Sottomonastero) davanti a Marina Lunga a Lipari in un momento invernale in cui di più si teme l’arrivo di venti da Est, verso i quali il porto è scoperto. In estate il porto si riempie di yacht, ma è sempre insicuro. Durante le “maestralate”  resta il miglior rifugio delle Isole, assieme al piccolo porto di Santa Marina (Salina).

Piuttosto le Eolie sono assolutamente carenti di approdi destinati al Turismo nautico, pur essendo una meta prediletta dallo yachting nazionale e internazionale. Soprattutto Lipari, che dispone di grandi aree marine in giro per l’Isola, ma già fra Marina corta, Sottomonastero, Marina lunga e il molo Pignataro sono stati approntati molti progetti. Nessuno, però, pur nelle sue varianti, è stato avviato verso la realizzazione. Eppure i bassi fondali lungo la costa liparota – una vera eccezione all Eolie – sarebbero una ulteriore qualità in più per la più grande delle “Sette sorelle eoliane”. Lipari è già la porta dell’arcipelago ed ancor più lo diverrebbe se ospitasse il grande yachting che utilizzerebbe il suo porto (già lo fa) come preciso punto di riferimento dell’intero “gettonatissimo” specchio marino che spazia da Alicudi a Stromboli.

Finora il solo vero porto turistico alle Eolie è il porticciolo di Santa Marina a Salina. Poca cosa. Si lavora, frattanto, a Malfa fra molte difficoltà logistiche e burocratiche, ma il sindaco Clara Rametta – imprenditrice turistica – appare “lì” decisa a completare l’opera su cui hanno trascorso l’intera vita un paio i sindaci prima di lei. A livello nazionale e mondiale, la presenza di un porto turistico giova alle presenze alberghiere…

(Germano Scargiali)

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