Fermare la violenza? Si può, ma occorrerebbe la forza necessaria per arrestare un fiume in piena


Assistiamo quasi impotenti al verificarsi di continui episodi di violenza. Ci vogliamo chiedere da dove scaturisce tale fenomeno e scoprirne le cause?

Riteniamo che, se lo si vuole combattere realmente con i fatti e non con le chiacchiere, occorre, innanzi tutto, conoscerne l’origine, cioè essere in grado di individuarla e riconoscerla.

Indubbiamente, la violenza dilagante è collegata allo sviluppo sempre crescente della criminalità, che ha preso negli anni un potere sempre crescente, potere che le deriva dal denaro accumulato e dalle protezioni di cui riesce a godere in vari ambienti, non solo in Italia, ma anche all’estero.

Dire, però, che a farla crescere siano solo le masse di stranieri che si riversano in Italia è riduttivo perché, in verità, a favorire tali immigrazioni forzate sono gruppi criminali ben strutturati, di varie nazionalità e con agganci in vari paesi europei, in particolare in Italia perché – a quanto risulta dalle stesse dichiarazioni di alcuni malavitosi – “la tratta di esseri umani rende più dello spaccio”.    

L’attuale governo di centrodestra vorrebbe limitare gli sbarchi e favorire, semmai, un’immigrazione legale e controllata.

Tale politica è realmente fattibile? Diamo atto che alcuni passi del governo, in questa direzione, siano stati apprezzabili, come, ad esempio, i frequenti incontri con i vertici dei paesi nordafricani al fine di trovare soluzioni al problema, ma un vero cambio di passo, purtroppo, ancora non si intravede. Occorrerebbe, infatti, un lavoro in sinergia con gli altri stati europei, ma la Ue, come sempre, nicchia o mette veti, non sembra interessata allo sviluppo dei paesi che ne fanno parte e, soprattutto, di quelli mediterranei.

Ci siamo mai chiesti quanto ci costa la criminalità dilagante e come mai vengano, invece, messi, tanti vincoli a chi vuole avviare e condurre un’attività onesta? La semplificazione burocratica non renderebbe forse più facile l’accesso a una qualche attività lavorativa?

Che i due fenomeni siano collegati?

La criminalità, per la società, ha enormi costi economici e sociali, costituendo, inoltre, un freno allo sviluppo, ma al deep state la soluzione del problema interessa realmente?

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