Fra influenza e trombosi a Pasqua: chi si vaccina felice, chi ne muore e chi “…magnamo e bevemo, sciampagnamo che domani qualche santo provvederà!”

Vaccino drive-in: ore di coda. Ma c’è chi chiacchiera, chi fa amicizie e chi …si fidanza.
Ventiloterapia: quando, ai tempi del 'primo lockdown' faceva più morti del Covid (Corona virus disease, un modo inglese per dire influenza).
Ventiloterapia: quando, ai tempi del ‘primo lockdown’ faceva più morti del Covid (Corona virus disease, un modo inglese per dire influenza). Troppa ‘grazia’ per i polmoni di un anziano e un gas propellente venefico: si scoprì quando autorizzarono qualche autopsia: “intuba tu che intubo anch’io, io t’intubo vecchio mio…” Le castronerie, anche mortali, non sono iniziate da poco… Svelato un altro mistero: perché nel terzo mondo non c’è Covid? Perchè nessuno moltiplica il numero dei morti (veri o falsi) e tv e carta stampata non possono creare il ‘caso’. Lì, sia chiaro, non arriva la mano di chi ha ‘creato’ la pandemia: nella parte reale e nella gran montatura che se ne fa. Ancora Covid19? Ma siamo nel 22!

Ormai non c’è dubbio che Astra Zeneca sia a rischio di trombosi. Eppure da fonti qualificate ‘politiche e mediche’, hanno assicurato fino a poche ore fa che fosse assolutamente ‘un caso’, in linea con i valori statistici …usuali. Non è così, perché, subito dopo, ‘governi su governi’ hanno bloccato Astra Zeneca.

Frattanto la magagna è totale, perché Pfizer si autodefinisce un vaccino senza esserlo. Un vaccino è un vaccino, in base ai preziosi insegnamenti di Louis Pasteur (1822-1895). Pfizer si può definire un …inibitore della malattia: evita che insorga entrando nientemeno che nel Dna della persona. Figurati: Astra Zeneca produce immediati casi di trombosi (ictus) chi sa che cosa possa produrre a lungo termine un farmaco che ti entra nel Dna e che già si sa, sin dall’inizio, che possa indurre la sterilità.

Frattanto, ‘Speranza spera’ che l’Ema si pronunzi positivamente e salvi i vaccini…

Su AstraZeneca, dopo la scelta della Germania, e di vari altri Paesi, arriva lo stop anche in Italia. L’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha – infatti – deciso di estendere “in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema”, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale. Tale decisione, spiega un comunicato dell’agenzia: “è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei“. Complimenti: quanta personalità, Aifa!

L’Aifa a breve ‘promette’ frattanto …indicazioni per la seconda dose

In coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, l’Aifa – l’agenzia italiana – valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati “a seguito della vaccinazione”. Infine, l’Agenzia italiana del Farmaco “…renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”.

Ormai si parla di ‘blocco dei vaccini’. La decisione, sofferta, è stata presa dopo un colloquio tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza che, per tutto il corso di ieri, – lunedì 15 marzo – ha avuto colloqui con i ministri della Salute di Germania, Francia e Spagna

Intanto il leader della Lega Matteo Salvini torna ad attaccare la Ue: “AstraZeneca – è il suo concetto – altro fallimento dell’Europa. Non solo non arrivano i vaccini promessi, ma vengono sospesi quelli autorizzati. Ma che fanno a Bruxelles?”

L’Ema deve aspettare fino a giovedì? Fa bene il governo italiano a correre per una produzione nazionale, e a contattare altri Paesi: si corra per verificare l’affidabilità del vaccino Sputnik, si chieda aiuto a India e Israele“.

Frattanto si parla di giovedì per avere la decisione dell’Ema…

“Gli esperti – spiegano all’ente europeo – stanno esaminando tutti i dati disponibili e le circostanze cliniche che circondano casi specifici per determinare se il vaccino potrebbe aver contribuito. Altrimenti è ‘probabile’ che l’evento sia stato dovuto ad altre cause”

Il comitato per la sicurezza dell’Ema (Prac) esaminerà ulteriormente le informazioni oggi (martedì 6.3 n.d.r.). Ha convocato anche una riunione straordinaria giovedi’ 18 marzo per concludere le informazioni raccolte e qualsiasi ulteriore azione che potrebbe essere necessaria”.

Secondo l’Ema, comunque, i benefici del vaccino AstraZeneca superano sempre i rischi…

Il concetto è generico in medicina: ogni farmaco ha i suoi effetti collaterali, ma i benefici di cui tu hai bisogno li surclassano…

Il fronte europeo è costellato di dubbi quanto di preoccupazioni

In Francia Emmanuel Macron ha annunciato personalmente la sospensione della somministrazione del vaccino AstraZeneca fino a domani, in attesa del parere dell’Ema. Macron ha detto che “la decisione (di sospendere il vaccino AstraZeneca n.d.r.)  è stata presa in conformità con la nostra politica europea”.

“Conosciamo – ha affermato il ministro della Salute tedesco Jens Spahn, annunciando che la Germania ha sospeso l’uso di AstraZeneca temporaneamente – la portata di questa decisione che non è stata presa a cuor leggero. Ma è una decisione fattuale e non politica. È una decisione presa per pura cautela”.

“Per mantenere la fiducia nel vaccino – continua Spahn – dobbiamo dare ai nostri esperti il tempo di verificare i nuovi casi e …sgomberare il campo da eventuali rischi”.

“Deve essere chiaro – ha concluso con spirito – che anche non vaccinare comporta dei rischi”.

Anche la Spagna ha deciso ieri sera di sospendere a scopo precauzionale le vaccinazioni con AstraZeneca per 15 giorni.

L’esecutivo europeo aveva firmato con AstraZeneca un contratto (il primo di una lunga serie di accordi con le case farmaceutiche) che prevede la fornitura ai Paesi Ue di 400 milioni di dosi.

Il sito dell’Aifa, frattanto, è stato preso d’assalto dopo la decisione del blocco dei vaccini di Astrazeneca ed è rimasto a lungo irraggiungibile. Ecco il messaggio che sta arrivando a chi doveva vaccinarsi nelle prossime ore.

 

 

Mentre s’infiamma la polemica su Astrazeneca, il commissario straordinario per l’emergenza generale Francesco Paolo Figliuolo (già stimato generale in missioni di pace in Afghanistan) ha firmato una nuova ordinanza che dispone che “le dosi di vaccino eventualmente residue a fine giornata, qualora non conservabili, siano eccezionalmente somministrate, per ottimizzarne l’impiego evitando sprechi, in favore di soggetti comunque disponibili al momento“. Naturalmente secondo l’ordine di priorità individuato dal piano vaccinale.

Su 2.196.000 dosi di vaccino Astrazeneca consegnate in Italia ne sono state somministrate 1.093.800 milioni – in base ai dati pubblicati dal governo, il 49,8% di quelle arrivate nel nostro paese. Le prime dosi del siero dell’azienda anglo-svedese sono state somministrate in Italia l’11 febbraio: quel giorno furono fatte 2.919 inoculazioni, mentre il picco al momento è stato raggiunto venerdì scorso, con 64.684 dosi.

Città semivuote, posti di controllo delle forze dell’ordine, poca gente per le strade, serrande dei negozi chiusi, nelle case impazzano Dad e smart working. Il primo giorno dell’Italia bicolore (Sardegna bianca a parte) sembra un flashback del lockdown duro 2020. Intanto l’Ema conferma la ‘ottima efficacia contro le nuove varianti’ dei vaccini a Rna messaggero, cioè quelli prodotti da Pfizer-Biontech, Moderna, e di quello di Johnson&Johnson.

C’è – insomma – anche chi è felice: nella quasi bellicosa atmosfera del Covid-19 (che non partirà mai soldato, crescendo a 20, 21, 22…) c’è chi si è vaccinato e si sente sicuro – anche se non lo è e anche se dovrà rispettare i divieti come …tutti gli altri – c’è chi fa la fila per la vaccinazione, anche drive-in.

In fondo, nella società del benessere strisciante, del miracolo economico, dei pensionati e dei nulla facenti cronici stipendiati in qualche modo (non tutti sono i disoccupati e i danneggiati), anche il vaccino, come la mascherina, sono un passatempo, un diversivo: ne parlano, lo racconteranno… Non tutti hanno avventure da raccontare… Nelle attese, nelle code, è nata qualche amicizia, persino qualche amore e qualche …matrimonio. Si sa, tutti i salmi possono finire ‘in Gloria’. Gli italiani sono maestri e si apprestano alla Pasqua. In ogni caso: “magnamo e bevemo, sciampagnamo che domani quarche santo provvederà! Non son pochi, non son pochi…

Scaramacai

 

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