Grandi Yacht a Lipari con il Cristina O’ e non solo

Alle luci del Tramonto il famoso Cristina, oggi Cristina O’, passerà la notte a Marina Corta di Lipari.

Al largo di Marina Corta di Lipari fa bella mostra alla fonda il Christina O.. E’ lo yacht lungo 100 metri che fu di Aristotele Onassis e sul quale l’armatore greco, allora uno degli uomini più ricchi del mondo, ospitò prima la cantante lirica itali greca Maria Callas e poi Jacqueline Kennedy che aveva preso in moglie, ormai vedova del famoso primo marito, il presidente degli Stati Uniti Jhon Fritzegerald…

Acquistato 32 milioni di dollari da un nuovo armatore greco, viene utilizzato, adesso, per crociere di lusso… A bordo sono esposte ancora le foto originali degli anni d’oro della grossa imbarcazione e diversi oggetti d’epoca.

Varato nel 1943 come fregata della classe River in Canada, lo scafo venne poi trasformato in un qualcosa di simile ad albergo galleggiante, tutto al servizio del mitico armatore Onassis. Alla sua morte venne utilizzato per un po’dalla figlia Cristina dal cui nome era dedicato quella della nave… Poi questa, troppo costosa da gestire, passò al governo di Grecia, che l’abbandonò in cantiere… Finché, nel 1999, è stato acquistato da John Paul Papanicolaou, armatore in attività, che lo ha restaurato, riarmato, dandogli un nome più circostanziato, quello di Christina O’ , apportando una piccola variante che lo renne più “circostanziato”.

Adesso, il Cristina O’’ viene noleggato settimanalmente per circa 65 mila euro. Ai tempi del massimo suo splendore, il Cristina aveva bagni con rubinetti d’oro e maniglie d’avorio, un grande caminetto tempestato di pietre di valore, lavandini in lapislazzuli e un bagno di marmo: quello dell’armatore, con una vasca ispirata a quella del re Minosse.

Il mega yacht che fu di Aristotele Onassis, teatro di un pezzo di storia del ‘900, il “Christina O”, lungo 100 metri, fu teatro di celeberrime storie d’amore, come quella con Maria Callas prima e Jackie Kennedy poi. Vi furono ospiti italiani Pasolini e Oriana Fallaci.

La vendita per 32 milioni di dollari, è stata curata da Edmiston. Il vaporetto dove Onassis sposò Jacqueline Kennedy, ha ospitato regolarmente molti vip del cinema, della canzone, della politica e degli affari: Marilyn Monroe, Frank Sinatra, Greta Garbo, Grace Kelly, Eva Peron, John F. Kennedy e Winston Churchill…

L’attuale ristrutturazione integrale è datata 2001, con l’introduzione di servizi moderni che hanno migliorato ancora il notevole comfort, senza intaccare il fascino e l’opulenza delle origini… A bordo ci sono ancora molte foto e diversi oggetti dell’epoca gloriosa.

Le ampie superfici libere sul ponte, l’originale piscina con piastrelle a mosaico e il lussuoso bar, contribuiscono, inalterati, all’atmosfera dei tempi d’oro.

Varato come fregata della Marina del Canada, la nave venne poi trasformata in un mega panfilo ad uso personale dell’armatore greco Onassis, un personaggio dell’epopea del gran mondo degli anni del dopoguerra, per certi versi paradossalmente aperti al lusso e formalmente “spensierati” rispetto a quelli attuali….

Morto nel 1975, Onassis lasciò lo yacht prima alla figlia Cristina che presto lo passò al governo del suo paese, che lo trascurò fino ad abbandonarlo. Fu nel 1999 che John Paul Papanicolaou lo riaccuistò, restaurandolo e riarmandolo.

Attualmente di proprietà di un armatore greco, viene affittato settimanalmente tra i 45mila e i 65mila euro al giorno.

Quando era diventato uno dei simboli della potenza di Onassis, ai tempi di massimo splendore il Cristina aveva bagni con rubinetti d’oro e maniglie d’avorio, il gran caminetto tempestato di pietre preziose, lavandini in lapislazzuli e il bagno marmoreo, quello dell’armatore. Arredato con mobili originali Luigi XIV e quadri da museo, inclusi un Rubens, un El Greco, un Renoir. Gli sgabelli del bar davanti alla vetrata panoramica, dove il magnate amava offrire l’aperitivo, sono rivestiti in pelle di balena.

L’approdo “di casa” rappresentava un altro mito: l’isola di Skorpios. Piccola e selvaggia, ma assolutamente privata e riservata dal vecchio Ari, da molti anni, solo a se stesso con la famiglia ed ai suoi amici: John e Jackie Kennedy, Gianni Agnelli e signora, Ranieri e Grace Kelly. Ogni tanto “rubava la moglie” al suo ospite. Come avvenne prima con la conterranea irresistibile per lui Maria Callas (sposata Meneghini) con la quale conobbe il vero grane amore. Poi, com’è noto, quando sposò Jacqueline, dopo aver certamente corteggiato la signora Kennedy quando era lì con l’illustre marito morto a Dallas. Amava le belle donne e si faceva fotografare fra due.  Una grande “fortuna” la sua, valutata alla morte circa un bilione di dollari: il salto di qualità nella vita l’aveva fatto sposando la bella moglie Tina Livanos, figlia del più grande armatore del momento, con cui nacquero  figli, poi lasciata… Il figlio maschio morì presto e fu uno dei dolori di Cristina, sempre sfortunata, col complesso dell’aspetto fisico( si fece aggiustare il naso a 15 anni), ma desiderosa di partner belli e aitanti.

Forse la scelta migliore  di Cristina fu la prima, quando, animo inquieto sposò il quarantottenne americano Joseph Bolquere. Eccola finalmente felice Un vero uomo che l'amò. Fu lei, però, a parlare di "scelta affrettata" e, dopo qualche anno a congedarlo...
Forse la scelta migliore di Cristina fu la prima, quando, animo inquieto sposò il quarantottenne americano Joseph Bolquere. Eccola finalmente felice Un vero uomo che l’amò. Fu lei, però, a parlare di “scelta affrettata” e, dopo qualche anno a congedarlo…

Ebbe momenti di felicità, ma tutto precipitava: morì in Argentina quando non aveva ancora 38 anni – ma era da alcuni anni la sola erede dell’immensa fortuna, amministrata da una fondazione abbastanza a lei fedele –  con una boccetta di anfetamine accanto. Il suicidio l’aveva già tentato, ma quella morte, nonostante indagini e autopsia (ordinate in Argentina), fu registrata come naturale (infarto). Sul Cristina, amava sedere su una “sedia regista” sul ponte sorseggiando acqua e anice (Ouzo) e cercando qualcosa dietro l’orizzonte….

Il Cristina O’ attualmente dispone di 18 cabine che hanno altrettanti nomi di isole greche, dotate di un letto matrimoniale o due letti singoli. Le camere possono ospitare fino a 36 passeggeri. La suite padronale che fu di Onassis, rivestita di stucchi veneziani, misura 75 mq. Svariate aree comuni interne ed esterne sono collegate tra loro da scale a chiocciola, ma di raggio comodo.

La sala da pranzo è capace di ben a 40 persone, con tavoli rifiniti a mano, tovaglie di merletto veneziano e pavimento in marmo incassato.

Sul ponte poppiero è situata la piscina all’aperto con pavimentazione in mosaico, che premendo un pulsante può essere trasformata in pista da ballo, mentre il ponte panoramico ha una piattaforma per l’appontaggio di un elicottero. In occasione di cerimonie, gli spazi interni possono ospitare circa 100 invitati, che possono arrivare a 250 sfruttando gli spazi esterni.

Nella rada di Lipari ha fatto bella mostra alla fonda il Christina O’, il mega yacht di 100 metri, che fu di Aristotele Onassis. A bordo un gruppo di multimilionari americani. Acquistato per 32 milioni di dollari da un armatore greco, è utilizzato come “nave da crociera”. A bordo ci sono ancora molte foto e diversi oggetti d’epoca. Nato come fregata in Canada, venne poi trasformato in uno splendido albergo galleggiante al servizio dell’armatore greco. Onassis lo lasciò al governo del suo paese, che lo fece cadere in declino, ma nel 1999 fu acquistato da John Paul Papanicolaou, cui si deve il restauro e il nome “Christina O“, in onore della figlia del precedente proprietario. Viene affittato settimanalmente anche 65mila euro. Costruito nel 1943 come fregata della Classe River per la Marina del Canada, una volta diventato uno dei simboli della potenza di Onassis, ai tempi di massimo splendore aveva bagni con rubinetti d’oro e maniglie d’avorio, un caminetto extralarge tempestato di pietre preziose, lavandini in lapislazzulo e un bagno di marmo, quello dell’armatore, con una vasca ispirata a quella del mitico Minosse, re di Creta.

Dionea. 12 ospiti più 9 di equipaggio.
Dionea: 12 ospiti più 9 di equipaggio.

Grandi yacht sempre di casa, dunque, a Marina Corta, dove il jet-set non esita, come a Panaria e Stromboli, a fare capolino, sapendo di non destare più attenzioni del desiderato dalla gente e dai …passanti. Sempre nelle stesse acque del Cristina O’, davanti a Marina Corta, si è ancorato nelle scorse settimane anche lo yacht “Suakin“, di 37 metri, costruito nel 1997 dal cantiere navale Hakvoort a Monnickendam (Paesi Bassi). Vripack Yachting International è il responsabile del progetto tecnicamente avanzato…

Ammirato anche lo yacht Dionea appena di più piccole dimensioni. Qualcosa, insomma,di più economico. Si fa, ovviamente, per dire… Ma, nel corso del tempo non si contano i grandi personaggi che hanno gettato l’ancora o hanno accostato alle Eolie, da Montezemolo a Fabrizio Frizzi, da Antonello Venditti allo stilista Cavalli, andando a braccio sull’ala degli innumerevoli ricordi dei “liparoti”…

Gesse

Articoli correlati