Ai 5Stelle il Guinness della contraddizione

Un traguardo per ogni stella fanno 5: di tutto e di più. Con loro il mondo sarà diverso…

I 5Stelle hanno ereditato o mutuato l’approccio ideologico alla vita e ai problemi caratteristico della sinistra. Siamo all’elemento più deteriore che si manifesti a tal proposito in Italia, risultato determinante per la crisi del socialismo nella Penisola, dove ha avuto una presenza massiccia e dove non  è dipeso soltanto dagli errori congeniti, quelli – cioè – che hanno causato la cosiddetta ….caduta del muro di Berlino. In sostanza l’implosione del socialismo reale oltre cortina. Ma anche altrove, non è che l’esperienza socialista sia andata meglio… Nella “macro” realtà noi imputiamo tutto ciò direttamente al marxismo, alla sua visione radicale del problema, alla concezione astratta della dialettica della storia e relative previsioni, all’instaurarsi della dittatura al posto della democrazia, al materialismo storico… Errori e peccati commessi ove più ove meno, ascrivibili – ripetiamo – a Marx. Il socialismo, invece, come dottrina e movimento che porti avanti politiche a sostegno del “sociale in genere” e del lavoro, nell’ambito dei 4 fattori della produzione (assieme, cioè a impresa, capitale e terra), svolge una funzione precisa, rappresenta un punto di vista nel contesto civile e ha ben diritto di godere della massima considerazione nel quadro politico.

I 5Stelle – anche se visti nella loro migliore espressione, quella ipoteticamente esente da errori di fatto e corruzione – si sono inoltrati a testa bassa nel solco del più errato approccio ai problemi: di fronte ad essi cercano la soluzione ideologica, la abbracciano e la perseguono indipendentemente dall’osservazione della realtà e, di conseguenza, dal sopravvenire di fatti nuovi. In quest’ ottica sono anche “quelli del NO“: al Ponte, alla Tav, alle Olimpiadi, ad uno Stadio (al passo con i tempi) di Roma. Ma non si fermano qui: in proposito sono peggiori della sinistra, che ha partorito la “decrescita felice”, un cambiamento della storia umana tale da mettere gli eredi di Adamo e di Abramo a testa sotto. L’uomo (l’umanità) ha sempre guardato avanti, ha sempre osato, sperimenta in anticipo sull’utilità effettiva. Così è giunto a pensare persino ad uscir fuori dal pianeta… Che cosa partorirebbero, invece, i 5Stelle se lasciati fare? Ma non avverrà… Infine, gli stati moderni oggi non hanno bisogno di spontaneità, di “naiveté” direbbero i francesi. Hanno bisogno di statisti, di tecnici, di cultura a 360 gradi, intendiamo dire anche “maturità culturale”. E’ tempo di uscire dalla “breve” era della cultura settoriale, specifica, che ignori il contesto. Servono uomini nuovi in questo senso, che sappiano usare con estrema saggezza il “giocattolo pericoloso e difficile” del mondo che c’è dietro l’angolo ed anche già adesso… Vi sembrano i 5Stelle le persone adatte?

I loro capi "un po' pericolosi": hanno fatto presto a mettersi giacca e cravatta
I capi un po’ pericolosi“: hanno fatto presto a mettersi giacca e cravatta, ma in due non si fanno ancora la barba e uno non si abbottona il colletto…

Si dovrebbe, per inciso, notare che questo movimento è nato assieme a quelli di Tsipras in Grecia e a quello di Podemos in Spagna. Mentre in parte tali “fenomeni” stanno già rientrando, in Italia i 5Stelle sono o sembrano ancora una “nova”. Dalla contemporaneità della nascita traiamo due osservazioni: da una parte tali movimenti, nelle loro somiglianze, cavalcano la sfiducia serpeggiante nei confronti dei partiti tradizionali e del modo usuale di far politica. Cambiare è stata la parola d’ordine, abusata, ma di un certo successo. Dall’altra parte, poiché nulla – o ben poco – nasce dal nulla, tali movimenti hanno certamente avuto il loro appoggio da dietro le quinte…

Le solite forze – vogliamo dire – i notabilati macro e micro, internazionali e relative filiazioni locali, hanno appoggiato tali movimenti da dietro le quinte. E neppure troppo di nascosto.

Frattanto i 5Stelle, se hanno fondato un regno è quello della

Ma a Palermo Orlando, col suo pienone di voti li ha messi subito fuori dai ballottaggi...
Orlando a Palermo: faccio tutto mi! Col suo pienone di voti, li ha messi fuori dai ballottaggi. Anche la  piena riconferma del velleitario sindaco del “traffico” ha, però, del misterioso…

contraddizione. Per ingraziarsi “tutti”, vecchio copione, dicono “cose di sinistra” certamente, ma anche “di destra”, sono socialisti e liberali, statalisti e liberisti, sono per il mercato e contro il consumismo. Ma poi lo negano. Insomma, riescono a contraddire anche le contraddizioni. Come tali non hanno precedenti nella storia. Se si voleva trovare un’originalità per assegnare loro un primato, in questo sono certamente da Guinness.

Scaramacai

Articoli correlati